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# 313 - Il crollo
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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab ott 06, 2012 8:05 pm 
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Savelic ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Su chi/cosa sia realmente Falsa-Nell ho delle informazioni di prima mano. Me l’ha date lei stessa, in esclusiva. [...]

quando Jeff riporta un po’ di fatti accaduti, lui sostiene di non conoscere nessuna Nell, né la falsa né l’alter-ego sdoppiato di Fanny (p. 67). Poi però riprendendo il discorso sulle discese nelle fogne ci viene fatta vedere una vignetta in cui la bionda Falsa-Nell compare come com(p)are di esplorazioni (p. 76.vi).
Forse è la commessa della tipografa con-altro-nome che Jeff stesso ha rimorchiato, e che per farsi bello ha trascinato giù al bujo per mostrargli il “mostro” [...].



2) P. 76: La vignetta in cui compare la falsa Nell non è un ricordo, la si potrebbe definire una sorta di deduzione immaginativa di Dylan. Jeff durante la spiegazione non fa che ripetere "immagina che... accada XYZ", quindi è una sorta di ricostruzione dei fatti, ma non necessariamente... suffragata dai fatti.


Tra i le varie frullerie che mi passano per la testa ci avevo pensato pure io :g: .
Ma non credo sia possibile: è troppo forzosa come spiegazione, anche per le conseguenze radicali che comporta...se applicata su larga scala.
Su questa solfa tutte le vignette smussate di ogni storia - quelle che presentano i ricordi - dovrebbero essere messe in discussione come projezione mentale di chi ascolta il racconto immaginandolo in termini figurativi...e non di chi la racconta :dito: .

In questo caso nessuna avrebbe più alcun valore, da report. Pura fantasia campata in aria da chi presta un orecchio a campa in aria le proprie raffigurazioni di fumi squinternati.
Come se il mio salumeriere mi parla del calo del Parma, ed io m'immagino che senza Giovinco e con Amauri sarà una stagione dura :o .

Non a caso, per quanto scorretta, è una tecnica molto usata a livello di narrativa, nei romanzi.
Ma non è quello che qui (NON-)intendeva Paola, a livello fumettistico. Puro refuso, (alla) rinfuso e diffuso...come altri nella storia, forse per qualche equivoco tra lei e Freghieri nell'individuazione dei personaggi :roll: .

E comunque la sfigheria di Jeff è tale - uno che si fuma la prima canna alla sua festa di laurea ! :cry: - che magari pensa di portarsi una tipa immaginaria nel tunnel per
presentarle l'amico-blob e fare colpo. Di testa, vuota...anzi svuotata :tc:

ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab ott 06, 2012 8:13 pm 
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Trattandosi di Crollo, potrebbe evincere al crollo degli zebedei di fronte a tale gangliforme massa di c.....e !
Comunque la si veda, battute a parte, certo appare singolare che per comprendere l'intreccio ( non il significato che è ben diverso ) di una storia a fumetti occorra scrivere un libro di spiegazioni.

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Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab ott 06, 2012 8:49 pm 
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dogares ha scritto:
Trattandosi di Crollo, potrebbe evincere al crollo degli zebedei di fronte a tale gangliforme massa di c.....e !
Comunque la si veda, battute a parte, certo appare singolare che per comprendere l'intreccio ( non il significato che è ben diverso ) di una storia a fumetti occorra scrivere un libro di spiegazioni.

Enfatti, l'abbiamo detto:questa non è una storia criptica, ma confusa...che rischia di finire nella cripta per tutto l'impegno necessario per raccapezzarla, di traverso :?

dogares ha scritto:
Trattandosi di Crollo, potrebbe evincere al crollo degli zebedei di fronte a tale gangliforme massa di c.....e !


Già detto. Usando il termine "gonadi", per metafora borsistica :g: :

memmedesimoancoranavortakenunzenepuopiù ha scritto:

Non è stata una storia epocale per il rialzo delle quotazioni dylaniesche, ma non credo neanche abbia causato un crollo di braccia tale da far precipitare verticalmente le Borse (gonadiche) negli abissi dell’inconfidenza


A me più che scendere ogni tanto giravano. Uno in senso orario e l'altro antiorario, mentre si scordavano a cosa erano attaccati. Colpa pure qui del mercurio volatile?
E la lira s'impenna... :D

ALOHA FOR SATURDAY NIGHT

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 12:40 am 
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wolkoff ha scritto:
Savelic ha scritto:
2) P. 76: La vignetta in cui compare la falsa Nell non è un ricordo, la si potrebbe definire una sorta di deduzione immaginativa di Dylan. Jeff durante la spiegazione non fa che ripetere "immagina che... accada XYZ", quindi è una sorta di ricostruzione dei fatti, ma non necessariamente... suffragata dai fatti.


Tra i le varie frullerie che mi passano per la testa ci avevo pensato pure io :g: .
Ma non credo sia possibile: è troppo forzosa come spiegazione, anche per le conseguenze radicali che comporta...se applicata su larga scala.
Su questa solfa tutte le vignette smussate di ogni storia - quelle che presentano i ricordi - dovrebbero essere messe in discussione come projezione mentale di chi ascolta il racconto immaginandolo in termini figurativi...e non di chi la racconta :dito: .

In questo caso nessuna avrebbe più alcun valore, da report. Pura fantasia campata in aria da chi presta un orecchio a campa in aria le proprie raffigurazioni di fumi squinternati [...].

Non a caso, per quanto scorretta, è una tecnica molto usata a livello di narrativa, nei romanzi.
Ma non è quello che qui (NON-)intendeva Paola, a livello fumettistico [...].
Beh, perché, tutta la spiegazione sui nodi di Hartmann con le vignette smussate ti sembra una successione di ricordi? Si tratta semplicemente di una digressione dei fatti rispetto allo svolgimento in tempo reale della storia.

Inoltre non può esserci un processo (o un giudizio) alle (sulle) intenzioni dell'autrice perché nessuno oltre lei e forse il disegnatore le conosce.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 1:16 am 
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[...]



Wè, non faccio a tempo a tornare a casa ed eccoci tornare su pag 76. Massenesce?


Savelic ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Savelic ha scritto:
2) P. 76: La vignetta in cui compare la falsa Nell non è un ricordo, la si potrebbe definire una sorta di deduzione immaginativa di Dylan. Jeff durante la spiegazione non fa che ripetere "immagina che... accada XYZ", quindi è una sorta di ricostruzione dei fatti, ma non necessariamente... suffragata dai fatti.


Tra i le varie frullerie che mi passano per la testa ci avevo pensato pure io :g: .
Ma non credo sia possibile: è troppo forzosa come spiegazione, anche per le conseguenze radicali che comporta...se applicata su larga scala.
Su questa solfa tutte le vignette smussate di ogni storia - quelle che presentano i ricordi - dovrebbero essere messe in discussione come projezione mentale di chi ascolta il racconto immaginandolo in termini figurativi...e non di chi la racconta :dito: .

In questo caso nessuna avrebbe più alcun valore, da report. Pura fantasia campata in aria da chi presta un orecchio a campa in aria le proprie raffigurazioni di fumi squinternati [...].

Non a caso, per quanto scorretta, è una tecnica molto usata a livello di narrativa, nei romanzi.
Ma non è quello che qui (NON-)intendeva Paola, a livello fumettistico [...].


Beh, perché, tutta la spiegazione sui nodi di Hartmann con le vignette smussate ti sembra una successione di ricordi? Si tratta semplicemente di una digressione dei fatti rispetto allo svolgimento in tempo reale della storia.

Inoltre non può esserci un processo (o un giudizio) alle (sulle) intenzioni dell'autrice perché nessuno oltre lei e forse il disegnatore le conosce
.



Sì, in un certo senso è una digressione nella narrazione, ma non è impersonale. Nel senso che c'è sempre uno/a che la racconta/espleta, e perciò appartiene al suo immaginario figurativo, diciamo, da cui è trasmessa prendendo corpo&voce, per quanto possa sembrare neutralmente "storica" o "generalista".

Di certo non è un prodotto dell'immaginazione/deduzione di Dylan, perchè compare Piccadilly (p. 74.v e 76.i) quasi subito in primo piano...ma Dylan NON sa ANCORA che è quello il luogo chiave, tant'è che dopo è costretto a chiedere dove sia questo "hot-spot" (p. 77.i) allo stesso Jeff...che SOLO ALLORA pronuncia il nome della famosa piazza :g: .

Ergo, in quelle vignette non c'è nulla del sacco immaginario di Dylan, e quindi quella Falsa-Nell esploratrice raffigurata in p.76.vi (di cui Jeff non sa ancora una mazzallegra, caschetto biondo compreso) è una SVISTA/ERRORE bello che sonante a sonagli scampanellanti :3 DLIN :3 DLON

Sulle "intenzioni" dell'autrice....qui non si fa nessun processo praeter-intenzionale al suo encefalogramma complesso, non disponendo dei referti ufficiali..come dei carteggi tra lei e Freghieri :o .
Intendevo che qualcosa è stato sfasato nella loro intesa da partnership, viste le sviste grafiche individuate entro le convenzioni fumettistiche :roll: .
Non se la intendevano come dovuto, tutto qui.
Ed abbiamo anche qualche prova sottintesa, su carta, non elucubrazioni.
Intesi :?:

ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 9:53 am 
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Ho riletto l'analisi di Wolkoff tre volte... e ci ho capito ben poco.

Certo che quando la chiosa è persino più ostica da capire del testo di partenza, vuol dire che la storia ha SERI problemi.

_________________
Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 11:17 am 
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wolkoff ha scritto:
Savelic ha scritto:
Beh, perché, tutta la spiegazione sui nodi di Hartmann con le vignette smussate ti sembra una successione di ricordi? Si tratta semplicemente di una digressione dei fatti rispetto allo svolgimento in tempo reale della storia.

Inoltre non può esserci un processo (o un giudizio) alle (sulle) intenzioni dell'autrice perché nessuno oltre lei e forse il disegnatore le conosce.


Sì, in un certo senso è una digressione nella narrazione, ma non è impersonale. Nel senso che c'è sempre uno/a che la racconta/espleta, e perciò appartiene al suo immaginario figurativo, diciamo, da cui è trasmessa prendendo corpo&voce, per quanto possa sembrare neutralmente "storica" o "generalista".

Di certo non è un prodotto dell'immaginazione/deduzione di Dylan, perchè compare Piccadilly (p. 74.v e 76.i) quasi subito in primo piano...ma Dylan NON sa ANCORA che è quello il luogo chiave, tant'è che dopo è costretto a chiedere dove sia questo "hot-spot" (p. 77.i) allo stesso Jeff...che SOLO ALLORA pronuncia il nome della famosa piazza :g: .

Ergo, in quelle vignette non c'è nulla del sacco immaginario di Dylan, e quindi quella Falsa-Nell esploratrice raffigurata in p.76.vi (di cui Jeff non sa ancora una mazzallegra, caschetto biondo compreso) è una SVISTA/ERRORE bello che sonante a sonagli scampanellanti :3 DLIN :3 DLON

Sulle "intenzioni" dell'autrice....qui non si fa nessun processo praeter-intenzionale al suo encefalogramma complesso, non disponendo dei referti ufficiali..come dei carteggi tra lei e Freghieri :o .
Intendevo che qualcosa è stato sfasato nella loro intesa da partnership, viste le sviste grafiche individuate entro le convenzioni fumettistiche :roll: .
Non se la intendevano come dovuto, tutto qui.
Ed abbiamo anche qualche prova sottintesa, su carta, non elucubrazioni.
Intesi :?:


Sono d'accordo sulla prima parte, vale a dire che per quanto possa trattarsi di una digressione non è comunque impersonale. Il fatto è che le immagini appaiate alla spiegazione di Jeff non appartengono né a Jeff né a Dylan, non sono ricordi o se vuoi immaginazioni/deduzioni né dell'uno né dell'altro, sono soltanto funzionali allo svolgimento della storia, qualcosa di messo a disposizione del lettore da parte degli autori per indirizzare la lettura in un certo senso (si parla dei nodi e per economia viene mostrato il luogo in cui il nodo inverso crea il blob londinese, vale a dire Piccadilly; inoltre nell'ultima vignetta di p. 76 viene mostrata la Nell fasulla perché fino ad allora doveva essere retto e protratto il gioco sulla sua agnizione). Non ci vedo necessariamente una svista o un errore nell'averla raffigurata in quel contesto.

Sul discorso Barbato/Freghieri continuo a dissentire: tu ritieni che ci sia stato un gap comunicativo fra i due, ma in mancanza di prove certe chi ti dice che gli errori disegnati non appaiano già in quanto tali nei testi della sceneggiatura? Neanche Barbato è divinamente infallibile o esente dal commettere qualche grossolanità (come fra l'altro già fatto notare per altri punti di questa stessa storia: il ricordo di Xabaras, il colore delle lampade, etc.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 1:26 pm 
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Savelic ha scritto:
Sono d'accordo sulla prima parte, vale a dire che per quanto possa trattarsi di una digressione non è comunque impersonale. Il fatto è che le immagini appaiate alla spiegazione di Jeff non appartengono né a Jeff né a Dylan, non sono ricordi o se vuoi immaginazioni/deduzioni né dell'uno né dell'altro....


Fino a qualche post fa sostenevi che erano deduzioni figurative di Dylan...
La goccia consuma la roccia, piano, piano. E l'infradicia :) .


Savelic ha scritto:
Sul discorso Barbato/Freghieri continuo a dissentire: tu ritieni che ci sia stato un gap comunicativo fra i due, ma in mancanza di prove certe chi ti dice che gli errori disegnati non appaiano già in quanto tali nei testi della sceneggiatura? Neanche Barbato è divinamente infallibile...



Non ho mai detto che gli errori/sviste siano solo opera di Freghieri, né che Paola sia guru-escamente infallibile/infallabile :roll:
In una partnership le responsabilità vanno condivise, se non raddoppiate.
Per esempio, se Paola ha sbagliato qualche dettaglio nelle presenze della cricca di giovincelli, è anche vero che Freghieri non gliel'ha fatto notare rimediando, a vignetta completata.
L'imperfezione appartiene a chiunque, di umana fattura. E lo sa anche il nostrocaroBlob. :3

Cyber Dylan ha scritto:
Ho riletto l'analisi di Wolkoff tre volte... e ci ho capito ben poco.

Certo che quando la chiosa è persino più ostica da capire del testo di partenza, vuol dire che la storia ha SERI problemi.


A quale analisi ti riferisci?
A quella della fatidica (mandove?) pag 76?
A quella della figura di Falsa-Nell?
A quella generale della storia?
O a quella della mia uroscopia dopo una doccia al Jack Daniels?

Non farmi chiosare oltre: dì il punto incasinante - per te - e veniamone fuori tra uomini d'onore. E portati un testimone :g: .

Una spiegazione non si nega a nessuno.
Anche se fosse l'ultima, per lui. :tc:

ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 1:52 pm 
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wolkoff ha scritto:
Savelic ha scritto:
Sono d'accordo sulla prima parte, vale a dire che per quanto possa trattarsi di una digressione non è comunque impersonale. Il fatto è che le immagini appaiate alla spiegazione di Jeff non appartengono né a Jeff né a Dylan, non sono ricordi o se vuoi immaginazioni/deduzioni né dell'uno né dell'altro....


Fino a qualche post fa sostenevi che erano deduzioni figurative di Dylan...
La goccia consuma la roccia, piano, piano. E l'infradicia :) .


Savelic ha scritto:
Sul discorso Barbato/Freghieri continuo a dissentire: tu ritieni che ci sia stato un gap comunicativo fra i due, ma in mancanza di prove certe chi ti dice che gli errori disegnati non appaiano già in quanto tali nei testi della sceneggiatura? Neanche Barbato è divinamente infallibile...



Non ho mai detto che gli errori/sviste siano solo opera di Freghieri, né che Paola sia guru-escamente infallibile/infallabile :roll:
In una partnership le responsabilità vanno condivise, se non raddoppiate.
Per esempio, se Paola ha sbagliato qualche dettaglio nelle presenze della cricca di giovincelli, è anche vero che Freghieri non gliel'ha fatto notare rimediando, a vignetta completata.
L'imperfezione appartiene a chiunque, di umana fattura. E lo sa anche il nostrocaroBlob. :3


1) Sì, ho modificato il mio punto di vista in seguito a una tua giusta argomentazione, così come tu hai retroceduto rispetto al ritenere che si trattasse di ricordi di Jeff (in merito alla faccenda delle vignette stondate). C'è qualcosa di male? Le teorie non sono mica monolitiche, vanno aggiornate in modo che possano render conto in modo più esaustivo del maggior numero possibile di fatti.

2) Ahahahahah, ma figurati se Freghieri avrebbe fatto notare una cosa del genere a Barbato, nel caso in cui l'errore fosse stato nella sceneggiatura! Le sceneggiature non arrivano al disegnatore da tavola 1 a tavola 94, in ordine cronologico e tutte intere, quindi nel tirare giù le vignette si possono raffigurare cose che nemmeno si riesce a capire che significato abbiano nel bilancio complessivo della storia. Di certo poi non ci si formalizza sul personaggio in più o in meno. Errori come questi sono comunissimi, ovviamente possono urtare la pedanteria di certi lettori, ma gli autori se la ridono beatamente di cose tanto triviali.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 2:23 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Neanch'io sono mono-litico; mi accontento di essere mono-fallico...e non nel senso di commettere un solo errore :D
Però credo di avere più di una testa di pietra (litos)...da sbattere. E di farmi liquidamente permeabile quando serve. Se poi c'è da assorbire liquidi, tanto meglio...se cash.

Probabilmente hai ragione sul tipo di collaborazione che si mette in atto tra autori di testi/disegni, ma questo riduce tutto ad un processo automatizzato allle spalle/spese del lettore, non rispettato più di tanto, e preso alla boccalona in quanto essere bendato/-abile :mad: .

Senza per questo esser "pedante", come etichetti tu con una certa scuffia. Spero impersonale.
Che poi "pedante nelle trivialità", è un concetto molto strampalato.
Quasi pedante, come osservazione :|

ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 4:45 pm 
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Iscritto il: mar gen 31, 2012 9:11 am
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il soggetto è contorto,sarà che preferisco le trame lineari,senza intrecci che mirano perlopiù a destrutturare il racconto,ma è questione di gusti. Freghieri numero uno,disegni davvero realistici e perfetti,unica pecca il "blob" che mi è sembrato un pò scontato. copertina nella norma,ne ho viste di migliori ;)
MA GROUCHO DOV'E'?? ormai è diventato un personaggio di secondo piano,non se lo cagano più gli autori! uffa!

tutto sommato comunque ho messo buono,è un buon numero,non lo rileggerei come i GRANDI Zed e Il Male (che rileggo da oramai 12 anni) nè lo consiglierei,ma agli appassionati piacerà.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: dom ott 07, 2012 5:31 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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kodos ha scritto:
MA GROUCHO DOV'E'?? ormai è diventato un personaggio di secondo piano,non se lo cagano più gli autori! uffa!

Groucho è in vacanza, non lo sapevi? :g: :D :wink:
Scherzi a parte. È vero, Groucho compare sempre meno; non come lo splatter che ormai è (quasi) scomparso, ma comunque troppo poco.
Non vorrei che anche l'ironia demenziale del baffone abbia fatto il suo tempo.

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
http://luogosegreto.myblog.it/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: lun ott 08, 2012 2:34 am 
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Iscritto il: ven nov 04, 2011 5:48 pm
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Ma Groucho si è visto un pò. Dove sono Lord Wells e Madame Trelkovsky????!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: lun ott 08, 2012 2:54 pm 
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Iscritto il: sab mar 31, 2012 2:26 pm
Messaggi: 554
Eva_Luna ha scritto:
Dove sono Lord Wells e Madame Trelkovsky????!!!!

Va beh, ma Wells e Trelkovsky sono due macchioline della serie; Groucho è la spalla principale di Dylan, ci dovrebbe essere in tutte le storie!

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«Io non mi considero qualcosa di particolare: io mi considero unico.»
(Max Stirner)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: lun ott 08, 2012 2:57 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
L'assenza di Groucho delle storie, è anche lo specchio della mancanza di abilità tecnica di certi autori nel gestire il personaggio più difficile di DyD.

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