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# 313 - Il crollo
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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 12:12 pm 
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Iscritto il: ven nov 04, 2011 5:48 pm
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Località: Catania
Io difatti ho detto il contrario: una storia senza spessore non è mai cervellotica.
Hai esempi da portare?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 12:29 pm 
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Iscritto il: mar nov 15, 2011 5:38 pm
Messaggi: 429
Località: genova
.....Ho notato che molti ,come me , hanno scritto di aver interrotto la lettura piu' volte...Questo vorra' dire qualcosa ..no??? Secondo me un buon albo,anche se complicato dovrebbe tener letteralmente incollato il lettore....ricordo che lessi il 307 tuttto d'un fiato mentre stavo cucinando...ma questo e' un altro discorso,questione di gusti forse. Ad ogni modo ritengo che il 313 sia oggettivamente noioso e che costringa ad una seconda lettura piu' per cercare di trovare un senso alle parti incomprensibili piuttosto che per il piacere di farlo..

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Mr.Wilson


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 1:19 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
Messaggi: 530
Eva_Luna ha scritto:
Io difatti ho detto il contrario: una storia senza spessore non è mai cervellotica.
Hai esempi da portare?


Non sono d'accordo. Lo spessore e l'utilizzo di materia cerebrale sono due cose diverse, quasi opposte, perché si riferiscono a componenti diverse del mezzo narrativo: il primo riguarda la costruzione psicologica e le domande di senso che lascia in eredità al lettore, la seconda va di pari passo con la costruzione tecnica della storia.
In generale, giudizi riduzionistici come "X non è mai Y" valgono solo nelle scienze esatte, mentre in ambito artistico è sempre in agguato il controesempio.

Un esempio extra-barbatiano può essere l'ultimo speciale: la costruzione è complessa, mette molta carne al fuoco, alla fine non ero sicuro di aver afferrato tutti i passaggi... ma una volta che chiudi l'albo la storia muore lì. Non offre spunti di riflessione, interrogativi, non scuote, non buca le pagine.

Ma gli esempi non mancano neanche in casa Barbato: oltre a questo albo [che ha l'aggravante dell'anonimato psicologico dei personaggi] mi viene in mente anche Phobia.
Ma anche Sciarada, albo che ho amato e che può vantare un cast di "attori" davvero notevole e caratterizzato, alla fin fine ha la struttura di un thriller classico, neanche troppo originale [la ricerca di un assassino che si avvale di una mente deviata e geniale... non ricorda nulla?].
Ma il discorso si può allargare alla maggior parte del genere thriller: la costruzione è cervellotica per sviare il fruitore, ma spesso e volentieri il succo è "vari omicidi-->trova l'assassino".

Al contrario, gli esempi di storie cervellotiche E dotate di spessore in casa Barbato possono essere Il prezzo della morte [piuttosto cervellotica, lascia al lettore un senso di angoscia e disperazione in riferimento al disagio che può ammantare certe esistenze, distorce e rovescia i luoghi comuni del thriller] o Requiem per un mostro [cervellotica, fa riflettere sui rapporti miti&leggende/economia e multinazionali, volontà di credere/sua monetizzazione e molto altro].


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 1:35 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Ok superata una leggera fase di depressione nocturna, che mi ha fatto scrivere dom perignon invece che Krug, parte la nuova fase della Strega 2 la vendetta.
Orbene, dire che un albo come Il Giudizio del Corvo non sia cerebrale, è un'analisi che non mi trova d'accordo.
Anzi, rispetto a questo, quel numero pone interrogativi, fa pensare, crea quesiti. Questo, a parte il dipanarsi della trama, molto meno. Necropolis, sommo esempio barbatiano di come si scrive DyD, ne poneva almeno altri dieci a fine lettura, altro che favole.
Non di meno, termine orrendo che giuro di utilizzare al minimo, tutte le varie spiegazio alle mie osservazioni verso certi elementi emersi nella storia e nelle storie della Barbato, acuiscono la mia idea che le sia tutto bonariamente spiegato e consentito ( non parlo dell'auto di Paperino, parlo di altre storie....) cosa che da una parte mi aggrada, dall'altra mi stordisce.
I gradi di Tenente Colonnello DyD la Barbato se li è meritoriamente guadagnati sul campo, e mi trova d'accordo il dire che per questo motivo ella merita seconde, terze, quarte occasioni. Right, come direbbe l'amore londinese mio, ma sia almeno concesso il beneficio del dubbio anche ad altri.
Nello specifico, il numero di targa DonaldDuckiano, è fallace nel suo tentativo di essere opera a tasselli di complessa e rawensburghiana costruzione. Se alla fine si aprono piccole falle, il puzzle non regge.
Le falle sono, ad esempio, l'intelligenza della creatura e la consistenza reale di Nell, che in puzzle ambizioso e perfetto come quello che la paoletta nostra aveva fra le corde, stridono eccome.
Fu come l'uso di Kim nel ventennale. Pupa di spessore anatomico di ottima fattura, ma assolutamente impalpabile per gli avvenimenti a svolgere.
Eppure, essendo la faccenda nelle manine argute della Barbato, i dipanarsi degli eventi è avvincente, benché contorto, cosa che contribuisce a salvarlo in affannoso corner.
La verbosità eccessiva lo appesantisce, tanto che a volte occorre aprire la finestra e prender aria, come per certe immersioni tirate troppo per le lunghe.
Il concetto che l'esser cervellotici porti in se spessore narrativo, annega nel semplice esempio:
"Si sta come d'autunno, sugli alberi, le foglie. " di Ungaretti.
Concetti espressi in poche righe, senza ottocentotrentamila dialoghi scassa zebedei ( che nel caso mio, fanno inutile opera di amarcord ). So già che mi rammenterà la differenza fra la poesia e il fumetto e fra il fumetto e la poesia.
Oltre al mio non eccelso curriculum scolastico. Ma era mero esempio o pietra filosofale, di paragone.
Ah, il dialogo interiors della blobbosa massa cancerosa di emozioni, vedendo Dylan a pag.57, mi pone seri dubbi sulla mia capacità di lettura nel senso che non comprendo cosa la creatura pensi pur possedendo, lo si evince dal piano alla Macchiavelli da essa ordito, acume a iosa.
Prosit.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 1:53 pm 
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Iscritto il: dom set 16, 2012 12:28 pm
Messaggi: 277
Mah... secondo me questa storia è sì cervellotica, ma non così tanto da gridare all'incomprensione; ammetto di non aver capito tutto ad una prima lettura, ma in generale la trama la si può riassumere senza fare troppi giri; che poi alcuni nessi non siano chiarissimi sin da subito è evidente, ma il discorso, "il filo" che parte dal principio fino alla fine c'è, e non è nemmeno troppo complesso; se prendiamo alcune storie allora possiamo dire di trovarci di fronte a dei puzzles dove molto viene lasciato all'interpretazione del lettore, con delle trame che spesso ti obbligano a riflettere.
Si potrebbero citare dei numeri storici a questo proposito; storie in cui lo svolgimento della narrazione è più lineare, ma in cui il contenuto risulta complesso, con varie sfaccettature. Nel Crollo invece, il messaggio, il "senso", come volete chiamarlo, è abbastanza chiaro.
Almeno credo. Se poi ho sbagliato tutto ditemelo :D


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 2:12 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 12:49 pm
Messaggi: 128
Ah che voglia di una sana piacevolmente avvincente chiaverottata tipo "fantasmi"...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 4:44 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8739
Località: Eternia
Bob Cooper ha scritto:
Non ne parlate più di quest'albo...fatelo per il bene di Dylan Dog...

tu non hai diritto di parola, non li leggi gli albi.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 4:53 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11094
Cita:
E' comunque vero che si deve alle storie ed alla freschezza narrativa della Barbato l'attuale (ancora buono) successo commerciale della testata, ma la storia del mese è contorta e priva di linearità narrativa.

Non vi è alcuna prova che l'attuale successo commerciale si debba alla Barbato. Anzi, i dati di vendita degli albi usciti diversi mesi or sono, dimostrano che i lettori comprano il brand Dylan Dog senza fare alcuna distinzione tra gli autori e quando sono stufi smettono di acquistare la testata tutta (e dietro questo comportamento c'è una logica di fondo: Dylan Dog è un personaggio simbolico; nella mente del lettore medio, infatti, non esiste il Dylan di Marzano, quello di Di Gregorio ecc., ma solo Dylan Dog).
La selezione che molti qui sul forum attuano mese dopo mese non è affatto un comportamento diffuso, ma riguarda soltanto quei lettori più attenti che conoscono i nomi degli autori e che, quindi, sanno operare delle scelte. Nella maggioranza dei casi, ai lettori non importa nulla di chi scriva cosa.
Cita:
Ah che voglia di una sana piacevolmente avvincente chiaverottata tipo "fantasmi"...

Oddio, di chiaverottate ne abbiamo avute abbastanza. Semmai, dateci più Medda e Barbato.
Cita:
Non ne parlate più di quest'albo...fatelo per il bene di Dylan Dog...

Il bene di DD non dipende da *questo* albo. Ma se la pensi così potresti cominciare a tacere tu per primo visto che ti preoccupa tanto persino il fatto che gli utenti siano stimolati - nel bene o nel male - a discuterne.

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
http://luogosegreto.myblog.it/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 4:57 pm 
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Iscritto il: ven ott 15, 2010 4:50 pm
Messaggi: 2643
Località: Venaria Reale (To)
Triss ha scritto:
Oddio, di chiaverottate ne abbiamo avute abbastanza. Semmai, dateci più Medda e Barbato.


Le chiaverottate non sono MAI abbastanza!!! 8-) :D

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"Ci sono piu' cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognino i tuoi sistemi filosofici"


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 5:00 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 5:36 pm
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diglielo David!! :)

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 5:05 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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David.Brown ha scritto:
Triss ha scritto:
Oddio, di chiaverottate ne abbiamo avute abbastanza. Semmai, dateci più Medda e Barbato.


Le chiaverottate non sono MAI abbastanza!!! 8-) :D

Ok, allora dateci anche Chiaverotti, ma possibilmente sul Maxi o qualche altra testata parallela (magari creata ad hoc)! :D

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 10:16 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6992
Località: Inverary 2.0
Triss ha scritto:
David.Brown ha scritto:
Triss ha scritto:
Oddio, di chiaverottate ne abbiamo avute abbastanza. Semmai, dateci più Medda e Barbato.


Le chiaverottate non sono MAI abbastanza!!! 8-) :D

Ok, allora dateci anche Chiaverotti, ma possibilmente sul Maxi o qualche altra testata parallela (magari creata ad hoc)! :D


Come sarebbe stà storia :?:
Perchè Claudio dovrebbe essere confinato sulle serie extra, al pari di un esordiente testabile e/o guest star in vena di camei?
E' così piena la serie regolare di presenze imprescindibili, da non potersi fare strada sgomitando con certi talenti "indiscutibili" di recente corso...davanti a cui sfigurerebbe afflitto?
Poeretto, gli tremano già i polsi al cospetto di certi nomi. Comenò :roll:

Certo...se si tratta del Chiave del Compagno di Scuola o quello di ManaShrek a colori...un po' lo posso capire l'ostracismo deviante :cry:

E comunque, mi associo allo sloganismo "Più Medda, più Barbato" per tutti.
A cui aggiungerei "Più Enna, più Recchioni, più Ambrosini" per tutti.
Gente che sa scrivere, di mestiere. Non compilastorie :? .
Ma da quell'orecchio la SBN nun ce sente, ed anzi fa di tutto per dirottarli altrove.
Con un sit-in di indignados in Via Buonarroti forse cambierebbe qualcosa. Per il traffico?

ALOHA


apropò: neuro-review forthcoming...per quel che serve...

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 11:28 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
Messaggi: 1815
Non riesco proprio a decifrarla.
Di primo acchito non la collocherei nella banda grigia della «mediocrità», che per me è altra cosa. Però non riesco ancora a elaborare un giudizio compiuto e consapevole.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: ven ott 05, 2012 12:40 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11094
wolkoff ha scritto:
Come sarebbe stà storia :?:
Perchè Claudio dovrebbe essere confinato sulle serie extra, al pari di un esordiente testabile e/o guest star in vena di camei?
E' così piena la serie regolare di presenze imprescindibili, da non potersi fare strada sgomitando con certi talenti "indiscutibili" di recente corso...davanti a cui sfigurerebbe afflitto?
Poeretto, gli tremano già i polsi al cospetto di certi nomi. Comenò :roll:

Certo...se si tratta del Chiave del Compagno di Scuola o quello di ManaShrek a colori...un po' lo posso capire l'ostracismo deviante :cry:

Beh, sì, insomma, non proprio! La lista è troppo lunga! :D :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: ven ott 05, 2012 9:19 am 
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Iscritto il: lun apr 23, 2007 1:18 pm
Messaggi: 10477
Località: Giuliano Teatino (Chieti)
Chiaverotti é impegnato sulla sua nuova serie e quindi lo vedo difficile un suo rientro in pianta stabile su Dylan Dog.

_________________
Il Sindaco !

#siamotuttihater


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