Cravenroad7

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# 313 - Il crollo
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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 7:48 pm 
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Craven ha scritto:
Una storia NON cervellotica non necessariamente deve essere senza SPESSORE.
le due cose non viaggiano sempre insieme Eva.

Per me una cosa equivale all'altra.
Difatti una storia senza spessore non è mai cervellotica.
E no Ezekiel, non mi riferisco a chi non è piaciuta la storia, i gusti sono gusti, mi riferisco esattamente a chi ha detto in sintesi "non mi è piaciuta perchè è difficile". Le storielle leggere però quando le fanno vengono accolte con un "non mi è piaciuta perché è leggera, dov'è il bel Dylan intricato di un tempo? Quando succedevano tantissime cose, come in Memorie dall'invisibile? (NON sto paragonando i due albi ndr)". Preferisco una Sciarada (o, come si chiama quella degli elementi? Mi viene in mente Il quinto elemento :D) ad un Giudizio del corvo, ad esempio. Ma sono gusti miei.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 8:32 pm 
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@dogares:
nessuno sul forum elogia la barbato a prescindere non so come fartelo capire. è un'autrice che si aspetta al varco per quello di buono che ha fatto su dd fino ad oggi, questo si, ma nessuno si mette i paraocchi quando vede il suo nome nel tamburino. ha fatto storie non riuscite anche lei. che abbia salvato dylan dog anni fa con la sua entrata in scena è innegabile. che abbia scritto molte storie di qualità è innegabile. che sia una spanna sopra come scrittrice alla stra grande maggioranza degli sceneggiatori dylaniati di oggi è innegabile. è anche innegabile che il suo dylan dog spesso si discosti molto dall'originale ma preferisco una storia bella con il personaggio un po' scentrato che una brutta con il personaggio più a fuoco.
tornando alla storia del mese non capisco cosa non sia chiaro o sbagliato, veramente.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 9:24 pm 
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CONTIENE SPOILER


Ho potuto leggere in modo frammentario e un po' frettoloso e ci sono dei passaggi della trama che mi sono rimasti indigesti. Siccome nei prossimi giorni difficilmente avrò tempo per rileggere tutto da capo, faccio una sintesi di ciò che ho capito (PURAMENTE A LIVELLO DI TRAMA). Se qualcuno vuole accorrere in mio aiuto rispondendo ai dubbi e/o confermando il resto della sintesi, lo ringrazio in anticipo. :D


Un gruppo di neolaureati scova questa creatura originatasi dalla negatività umana assorbita mediante un nodo di Hartmann posto all' altezza di un passaggio pedonale a Piccadilly.
La creatura affina i propri gusti e, stanca di una vita passata ad assorbire negatività, inizia a papparsi i sentimenti positivi degli scienziati, che lo custodiscono in uno scantinato impedendogli di uscire grazie alla luce di alcune lampade al mercurio.
Mentre i ragazzi vengono sempre più svuotati dal mostro, quest' ultimo inizia a progettare di occuparne uno dei corpi per poter maturare definitivamente a forma umana e completa.
La prescelta è e Fanny che, resa sempre più malvagia dal mostro, per salvarsi decide di offrirgli il suo fidanzato Dylan, sapendo di quanto questo possa essere appetibile per le voglie del blob. Questo suo intento è condiviso, o almeno credo, da tutti gli scienziati che tuttavia sono momentaneamente in grado di autocontrollarsi a sufficienza per non metterlo in atto, compresa Fanny che trova uno stratagemma con Dylan: finchè lei continuerà a farsi chiamare Nell, vorrà dire che il mostro non se l' è ancora ciucciata del tutto e quindi Dylan può fidarsi di lei.
A questo punto Nell/Fanny dice: "Ma il giorno che qualcun altro ti dovesse chiamare al posto mio, significherà che avremo perso il controllo, e per me sarà finita" (frase il cui senso mi è poco chiaro) e subito dopo aggiunge che c' è un piano (messo a punto dalla parte di cervello ancora lucida dei ragazzi): vogliono mettere delle cariche esplosive, usare Dylan come esca per far entrare il mostro nelle gallerie da cui proviene (non riesco ad immaginare con quale dinamica nè perchè serva Dylan per questo) e far saltare delle cariche preventivamente piazzate per sigillare definitivamente il mostro in quelle viscere.
Non ho capito perchè non mettere subito in atto il piano anzichè aspettare rischiando la dipartita di Fanny o di qualcun altro.
Fatto sta che Hector, uno dei ragazzi, viene prosciugato dal blob e da questo posseduto: attraverso Hector, il blob attira tutti nello scantinato del magazzino (compreso Dylan che ci si reca nonostante Hector gli abbia nominato Nell, nome che Hector non dovrebbe conoscere data la segretezza dello stratagemma di Fanny e Dylan) e fa saltare le cariche che sono state spostate in modo da imprigionare tutti, compreso Dylan al cui corpo ambisce.
Arriviamo ora al punto in cui i ragazzi si sono ormai ripresi dall' effetto del mercurio sprigionatosi dalle lampade dopo il boom: hanno recuperato la memoria e si sono resi conto che serve un' esca per portare il mostro dentro alla galleria e farla finita. Si sacrifica il coreano e Dylan spara alle cariche rimaste (quelle non spostate da Hector-blob) per imprigionare il mostro una volta per tutte.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 9:43 pm 
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il mio albo è diverso. :D

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 9:44 pm 
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Ho toppato così alla grande? :D

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 9:59 pm 
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Nyarlathotep ha scritto:
CONTIENE SPOILER

Un gruppo di neolaureati scova questa creatura originatasi dalla negatività umana assorbita mediante un nodo di Hartmann posto all' altezza di un passaggio pedonale a Piccadilly.


La tua recensione mi ha riportato in mente durante la lettura un dubbio sul come abbiano gli studenti trasportato il blob da piccadilly stazionario da anni ,al loro luogo di studio.
Come hanno fatto? Quale e' stata la esca ?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 10:03 pm 
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Per carità, non è una recensione: per fare una recensione devo prima capire la trama. :D

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 10:40 pm 
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Io trovo che l'albo sia sovrabbondante di informazioni da dare, e che per di più, rivelandole in modo non lineare tramite l'espediente della perdita di memoria che man mano ritorna a spizzichi e bocconi, renda la narrazione seppur affascinante molto frammentaria e confusionaria. Il che rende l'albo interessante, ma non eccelso.
Però penso che nel mare magnum di informazioni molte cose possano essere, con qualche difficoltà capite, o perchè sono scritte (tipo l'inversione del nodo), o perchè ci si può arrivare con un piccolo sforzo di fantasia (tipo il fatto che sia il 'buono' rimasto in jeff a farlo comportare come si comporta, prima di bollare tutto come una gigantesca incongruenza, anche se sono sicuro che qua e là qualche incongruenza, più o meno grande, andando a scavare ci sia (ma si trova pure in Asimov che è lo scrittore più pignolo della galassia, a ben cercare).
E per me eva alcune cose, su un piano puramente narrativo, le ha capite meglio di altri, una volta tanto sono d'accordo con lei... poi magari che si possa non trovare soddisfacenti o non gradevoli tali spiegazioni o il modo con cui vengono fornite ovviamente è un opinione, e ognuno ha le sue.
Per esempio (in aggiunta a quelli fatti da lei), il ricordo di Xabaras potrebbe essere rimasto a livello inconscio e tornare in mente a Dylan quando è svenuto, anche se da sveglio non lo ricorda... o, nel ventennale, si può ricondurre il fatto che steve obbedisca a xabaras e gli zombie no al fatto che steve sia intelligente e in grado di riconoscere xabaras prima e dopo la trasformazione, mentre gli zombie stupidi si lascino guidare solo dall'istinto e che quindi non riconoscano il loro creatore una volta zombiezzato, anzichè a un errore della barbato.
Magari può essere considerato un errore dare certe spiegazioni per scontato, e in certi casi lo è (per esempio nel cimitero dei freaks avrebbe dovuto spiegare meglio le dinamiche dei delitti, imho), però son dell'opinione che certe cose possano anche essere lasciate all'intuizione del lettore senza sovraccaricare il lettore di spiegazioni inutili (tipo le due pagine con la storia del galeone scomparso nel santuario... anche se sono sicuro che quella sia una delle scene di mano non sua).

Tornando alla storia in questione, imho, ci sono elementi di interesse che la elevano sopra tante storie mediocri scritte tanto per tirare a campare, altro che 'peggiore storia di sempre', come ha detto qualcuno, però in fase di sceneggiatura ci sarebbe dovuto essere uno sforzo maggiore nel rendere la narrazione più adatta al formato (90 e dispari pagine) che la ospita, in modo da gestire al meglio i ritmi delle narrazione. per esempio, la storia della nonna poteva anche essere interessante e dare spessore al personaggio, però buttata in mezzo così, durante lo scontro finale, finisce per essere un anticlimax tremendo, e per dare un tono sdolcinato alla conclusione della vicenda. Come minimo doveva essere anticipato di una decina di pagine, e magari preannunciato in qualche modo, per poi essere solo accennato nel finale, a dare la chiave di lettura delle azioni di jeff... altrimenti era meglio eliminarla e bon.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 10:52 pm 
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Località: Chieti
the Imp ha scritto:
SPOILER
[...]tipo il fatto che sia il 'buono' rimasto in jeff a farlo comportare come si comporta[...]

SPOILER
Questo non è un grosso mistero, non viene detto esplicitamente da Jeff stesso?
Io non ho ben capito soprattutto la storia del piano in cui Dylan doveva fare l' esca: perchè sarebbe dovuto scattare solo quando Fanny fosse stata spacciata? Perchè non subito?
Non so, c' èqualcosa che mi sfugge... ma per dire se sia per motivi di poca chiarezza dei testi devo prima rileggere.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 2:25 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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a questo punto sono assolutamente certa di non averci capito niente. quindi il mio giudizio è sospeso. me ne rammarico. è evidente che tale lacuna la strega la colmerà, ma potrebbe portare anche ad effetti irreparabili. credo sia la prima volta che non capisco quasi niente di un numero di DyD...
A questo punto credo non sia più un fumetto per me, per la mia capacità intellettiva.
Sigh !
Vedremo con 314, non inteso come p greco ma come numero dell'albo.
se perdura, lascio. di fatto non ne ho indovinata una in sta tornata....

ah, prima che qlc tiri fuori il dom perignon dal frigo, vi dico subito che stavo scherzando.

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Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 10:33 am 
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Votato ACCETTABILE.

Buoni i disegni di Freghieri che parte benissimo con delle ottime tavole ma con il passare delle pagine ho notato un appiattimento per non parlare della fisionomia dei personaggi: un'uguaglianza tale che creato confusione.
Ottima la raffigurazione del blob.

La prima parte della storia é interessante, ben congeniata ed il mystero é accattivante ma da metà albo in poi subentra la confusione che mi ha portato più volte ad interrompere la lettura (la cosa per me é assai penalizzante).
Credo che la confusione derivi sia dai personaggi tutti uguali ma soprattutto da come vengono date le informazioni relative al mystero (memorie che vanno e vengano come il segnale della televisione durante un temporalone).
Di positivo trovo il mystero (non vedo il lato negativo di una storia più mysteriosa che horror) e la sensazione di paura che avvolge l'albo (anche se all'inizio la claustrofobia poteva essere raffigurata meglio).
Di negativo, e mi ripeto, la pesantezza della lettura della seconda parte dell'albo che IMO doveva essere un pò più lineare e meno intricata.
Ultima considerazione: al contrario di molti a cui la spiegazione "razionale" non é andata molto a genio a discapito di una paura che avrebbe dovuto essere e/o rimanere a livello psicologico, ebbene a me la cosa non é dispiaciuta.
Ultimissima considerazione: per quanto quest'albo abbia sicuramente dei difetti, é scritto sicuramente molto meglio rispetto ad alcuni usciti negli ultimi tempi.
Nell'arte dello scrivere deve essere compresa anche la tecnica dello scrivere.

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Il Sindaco !

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 10:40 am 
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E' comunque vero che si deve alle storie ed alla freschezza narrativa della Barbato l'attuale (ancora buono) successo commerciale della testata, ma la storia del mese è contorta e priva di linearità narrativa.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 11:18 am 
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Difficoltà compresive più o meno personali a parte, la storia direi che merita la sufficienza.
Senza dubbio si poteva gestire meglio a livello di chiarezza, ma l' idea della struttura è affascinante. Il cuore della storia viene preso alla larga (a partire dal titolo) ed emerge poco a poco dall' oscura situazione iniziale con buona capacità di tenere alta la tensione e l' inquietante alone di mistero.
Certe accelerazioni squilibrano un po' e certi flash-back non sono perfettamente integrati, IMO, ma non mancano passaggi di gran classe.
Neanche la spiegazione dei nodi di Hartmann mi è dispiaciuta e il concetto alla base della creatura è suggestivo, sebbene nella caratterizzazione grafica ci si potesse sforzare di più (il blob, per quanto efficace e ben disegnato, è troppo già visto).
A proposito di disegni, Freghieri sfodera una grande prestazione (ad esempio riuscendo a rendere scorrevoli le sequenze iniziali di liberazione fra le macerie, che erano molto difficili da affrontare sul piano grafico dinamico) e si vede che stavolta, al contrario di altre, non ha tirato via ma ha fatto fruttare a buoni livelli i suoi punti di forza.
Se a tutto ciò fosse stata unita la capacità di svolgere la trama in modo più nitido pur in questa struttura complessa, il voto sarebbe stato molto più alto. Ma, anche se non nego che qualche difficoltà interpretativa sia dipesa da me e da una lettura forzatamente un po' troppo frettolosa, alcuni passaggi farraginosi o difficilmente digeribili ci sono. L' emblema di ciò è l' inserimento della superfluissima bionda che dice di chiamarsi Nell, utilizzata con l' intenzione di infittire il mistero ma capace solo di confondere inutilmente le idee del lettore.

Non mi sembra che stiamo parlando di un albo pensato per avere quel tipo di complessità e molteplicità che richieda delle riletture (ad esempio per scorgere nuove sfumature o nuove chiavi interpretative), anzi direi che si tratta di una "semplice" storia horror di intrattenimento; quindi la mancanza di chiarezza a primo acchito lamentata da molti è per me da ritenersi un difetto.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 11:33 am 
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secondo me le storie leggere leggere degli ultimi anni vi hanno plagiato il cervello...ed ecco che dite contorto e non intricato.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: gio ott 04, 2012 11:52 am 
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Eva_Luna ha scritto:
Per me una cosa equivale all'altra.
Difatti una storia senza spessore non è mai cervellotica.


A parte che non condivido, ma ci sono storie non cervellotiche che hanno mooolto spessore.

non è una proprietà transitiva

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