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# 313 - Il crollo
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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 12:55 pm 
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paola, e torna sul forum...

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 12:59 pm 
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Esatto, è oniricamente e claustrofobicamente perfetto. Sviste come la morte di Xarabas e il colore delle lampade (ho letto gli altri commenti, si vede?) non riescono minimamente ad intaccare il mio voto.
Due note: a me sinceramente fa ridere sentir definire una cosa "non plausibile" in Dylan Dog (mi riferisco alla spiegazione dei nodi, che al 75% ha dato fastidio perché non credibile): mi state dicendo quindi che per voi è PLAUSIBILE uccidere zombie, mettersi in contatto con i morti, essere rapiti dagli alieni, prendere una pistola al volo ovunque? Ma che chiave di lettura è scusatemi? Se volete realismo leggete Bukowsky non Dylan Dog.
Nota numero due: a quanto emerge, la pecca che proprio non si riesce a perdonare a questa storia è quella di essere difficile, complicata, e cervellotica. Quindi deduco avreste preferito una storia senza spessore.
Beh, ad ognuno il suo, Barbato & Freghieri coppia dell'anno!


Ultima modifica di Eva_Luna il mer ott 03, 2012 1:02 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 1:01 pm 
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Comunque credo che molto dipenda dai gusti...

Io ho votato ottimo, perchè le storie che preferisco sono proprio quelle in cui all'inizio non si capisce nulla...in cui la verità pare ingarbugliata ed indecifrabile e alla fine tutto si dipana...
Cioè...il cercare di capire chi fosse o non fosse Nell...il dubbio sul fatto che Dylan fosse o meno a conoscenza dell'esistenza del blob...l'ambiguità di Fanny voluta o non voluta....sono tutti piccoli grattacapi che mi hanno fatto davvero godere la lettura...
Posso capire che molti preferiscono altri generi di intrecci..
Non che questo albo sia priva di difetti (devo ammettere che l'obiezione di Ezekiel non fa una grinza) però a me ha preso dalla prima all'ultima pagina..

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 1:11 pm 
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Eva: senza se e senza ma.
Mah.
Due: dire che una storia non è plausibile non vuol dire che debba esserlo il mondo di Dylan Dog. Se vedo Dylan che spara in testa ad uno zombie è plausibile, se vedo una creatura che fino a poche vignette prima parlava come una b-creatura di fantascienza anni 50 ordire una trama degna della mente di Moriarty, mi pare implausibile. Posso constatarlo ? Si.
Il ricordo di Xabaras è una pecca enorme, altro che dettaglio, sopratutto in ragione del fatto che la storia l'ha scritta la Barbato stessa, quindi dovrebbe rammentare ciò che aveva fatto pubblicare tempo prima. Altro elemento inverosimile è il cambiamento delle facoltà della creatura incontrando i ragazzi studiosi. Erano tutti puri di spirito ? Assurdo. Per plausibile intendo anche un corretto svolgersi degli eventi e non una serie infinita di flashback e di ghirigori narrativi che riempiono la minestra sino alla nausea. Se per spessore parli di tutto questo, ammetto di preferire svolgimenti più lineari ( anche se mi piaceva Storia di Nessuno, che è il solo must qui...) a tale svolgimento, a certe opere omnie di cervellotica stesura. Ma del resto, leggendo fumetti da soli 30 anni, è chiaro che non sono in grado di capire un'opera di spessore. Me ne farò una ragione.
Che la storia sia claustrofobica è vero, che sia un capolavoro assoluto da must d'epoca, ce ne corre, almeno per me. Quindi usando il MIO metro di giudizio e i miei gusti, ho espresso un'opinione ( fra l'altro nemmeno negativa ) sul numero 313.
Che Barbato/Freghieri sia una coppia grandiosa, può esser vero per Necropolis, per Il Santuario un po meno...
Non ho leso la maestà della Barbato, assunta a torto o a ragione, al empireo della intoccabile. ( e non parlo di te ma di una larga fetta di persone che la elogiano anche di fronte al disastro. )

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Ultima modifica di dogamy il mer ott 03, 2012 1:17 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 1:16 pm 
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ma intoccabile da chi?.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 1:19 pm 
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Da chi la difende ignorando una storia farraginosa, sconclusionata eppure di certo spessore.
Da chi le perdona certi stravolgimenti agghiaccianti del personaggio ( mi sovviene l'incredibile Anime Prigioniere ) a discapito dello spirito critico e della logica.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 1:26 pm 
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Non credo la Barbato sia considerata intoccabile, nemmeno qua dentro...dove ho sempre notato molti utenti che non apprezzano il suo modo di trattare Dylan e ci può stare...
Ovviamente essendo un'autrice che ha scritto grandi cose per Dylan Dog si è sempre beccata più elogi che critiche...
Non penso insomma, ci siano utenti che a prescindere gridino al capolavoro.

Personalmente "Il giardino delle illusioni" è una storia che passerei ore a insultare :D ...una delle peggiori cose mai lette...eppure c'è chi l'ha definita capolavoro sul topic stesso..

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 1:31 pm 
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Iscritto il: ven nov 04, 2011 5:48 pm
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Ma cosa c'entra puri di spirito? Ma chi l'ha detto? Ma dove viene fuori sta boiata? In ogni individuo c'è una parte di bene e una parte di male, la creatura risucchiava tutto il bene. C'è qualcosa di così complicato?
Continua a sfuggire il senso per cui uno zombie è plausibile (accertato che non esiste), e i nodi invece non sono plausibili (neanche è accertato questo, quindi sono più plausibili degli zombie...).
Una storia poi può essere composta anche da vari espedienti narrativi, non deve per forza scorrere in linea retta cronologicamente e logicamente: mai visto Vanilla Sky? O Fight Club? Mai letto libri che partono dal finale? Non sai che ti sei persa. Personalmente li reputo i più belli e meritevoli, perché non è da tutti pensare fuori dagli schemi. Poi, santo cielo, c'è gente a cui piace Tre metri sopra il cielo, il mondo è vario e non premia quasi mai la bravura, chi sono io per giudicare?
Non sono una mente eccelsa, ma non ci ho trovato niente di difficile, complicato, "farraginoso e sconclusionato". Mi chiedo, se reputi questa storia con questi epiteti, come giudichi una storia come ad esempio "La quinta stagione"...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 1:52 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Dogares, se mi citi some esempio negativo del lavoro della Barbato lo strepitoso Anime prigioniere c'è qualcosa che non va! 8-) Lì c'è la miglior caratterizzazione del personaggio degli ultimi anni - diciamo da Medda in poi -, se quello è uno stravolgimento allora il finale del Divoratore di ossa cos'è? Eppure quello ti era piaciuto! :cry:

Comunque la Barbato non è intoccabile, anzi, è un'autrice che spacca molto e che ha tanti fan quanti detrattori. In passato non mi è sempre piaciuta, ma la Paola più recente, quella "gualdonizzata", non sbaglia un colpo (per quelli che sono i miei gusti, naturalmente).

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 2:00 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
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Dico la mia. Parto dicendo che ho votato buono.
La riflessione fondamentale che faccio è questa: ultimamente lamentavo un estrema linearità nelle storie e un'eccessiva pochezza di contenuti. Nelle storie dei bei tempi succedevano un sacco di cose, l'albo era denso di avvenimenti o aveva intrecci particolari. Questo albo ha il pregio di avere un intreccio ingarbugliato, in cui la vicenda si svela poco a poco, in cui i personaggi scoprono un po' alla volta se possono fidarsi o meno anche di loro stessi. A me non ha annoiato, però, come dice David, è sopratutto un fatto di gusti, e aggiungo che ci vuole una predisposizione a quel tipo di storia: quante volte ci è capitato di non apprezzare una determinata storia perchè magari non eravamo dell'umore adatto?

I disegni sono molto buoni, anche se non mi è troppo piaciuta la rappresentazione del mostro come il classico blob.

Una parte che mi ha fatto storcere il naso è stata il ''Fallo per mia nonna'', imo evitabile.

Spoiler!
Cmq sul fatto dei puri di spirito, semplicemente il mostro aveva sempre attinto al nodo di hartmann, finchè non ha avuto un contatto diretto con delle persone, senza il filtro del nodo, che gli passava solo il male, e ha potuto prendersi anche altro, fino a volere tutto(ricordi, istinti, ecc).

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 2:05 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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Eva_Luna ha scritto:
Esatto, è oniricamente e claustrofobicamente perfetto.

Mi spieghersti che intendi con oniricamente perfetto?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 2:06 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Risposte varie:
A chi elogia a prescindere o tende a giustificare in toto la Barbato come scrittrice di Dylan Dog, porto un solo esempio:
a pag.59 del numero 242 da lei scritto, fa dire a Xabaras " Voi ( Zombie ) non mi potete obbedire, né divorare...ora sono uno di voi ", ma poi a pag.66 dello stesso numero fa dire a Steve/Zombie " Io non disobbedirò mai al dottore ( Xabaras ) "
Quindi fa dire due cose assolutamente in contrasto fra loro a due personaggi nella stessa storia.

Eva: non mi far dire cose che non ho detto. Mai detto che i nodi Hartman siano più implausibili degli zombie. Ho solo detto che avrei preferito una soluzione narrativa diversa, e questo per una mera preferenza personale. Tutto qui. Del resto anche Savelic ha fatto notare come questo espediente sia stato già utilizzato per lo speciale DyD-MM e che riproporlo è in se accettabile, ma lo si poteva evitare facilmente con altri espedienti che, ad una brava come Paola, certo non mancano.
La mia osservazione non è una boiata. Devi spiegarmi tu perché la creatura che ha sempre assorbito il male, per quanto ne sia satura, venendo in contatto con i protagonisti ne colga solo il bene. Non poteva farlo anche da tutti gli altri come aveva sempre fatto all'inverso, nei secoli precedenti ? Ho visto Fight Club, non ho visto Vanilla Sky, ho visto Memento, quindi so cosa stai affermando. Non ho visto Tre metri sopra il cielo, ma ho visto diverse cose nella mia vita a livello filmico.
Sempre osservando che fra un film, un fumetto ed un libro, esistono differenze narrative e di presentazione degli avvenimenti che sono enormi. Ritengo di poter esprimere un parere liberamente e, mi sia anche consentito dirlo, anche con una certa cognizione di causa.
Non parlo della altrui capacità cerebrale, ma dire che questo numero è scorrevole e ben strutturato è una forzatura.
Non lo dico nemmeno di Storia di Nessuno, che ho capito alla prima lettura, ad esempio.
La quinta stagione è come i quadri di Matisse o di Picasso...va interpretata per quel che è, ma è VOLUTAMENTE surreale, mentre questa non è stata, IMO, concepita per esserlo ma ugualmente è pesantissima e sopratutto lenta. Non ci vengono mostrate che parole e ricostruzioni, cosa che alla lunga stufa, almeno me. Se i protagonisti stavano perdendo del tutto la loro umanità, perché Fanny piange ogni tre x due ? Per attirare Dylan in trappola ? Ok...per me è un po poco come spiegazione. E' più umana perché ha perso la memoria ? Ma perdere la memoria che c'entra con l'essere bastardi o meno ?
Com'è che la creatura passa da una serie di pensieri appena articolati, a una complessità di piano da mente eccelsa ?
Jeff non pare affatto regredito a livello emotivo, anzi sacrificandosi per gli altri mostra un'umanità che la cosa non pare affatto aver intaccato...come mai ? E poi il suo intervento è un enorme espediente spiegone per dire tutto e servirlo su un vassoio d'argento. Pelo nell'uovo ?
No. Spiegazioni che una come Paola non può lasciarsi dietro, vista la sua indubbia bravura.
Rimatt: ti rispetto lo sai. Sei molto competente e certo ne sai più di me di fumetti. Ma vedere DyD che indaga sul fantasma di una ragazzina che viene morsa alla caviglia da un cagnolino fantasma....passo.
DyD sarà lui al 100% ma vedere che arrossisce come una ragazzina davanti ad un ragazzo ( so il perché... ) o che dice mamma ad una sconosciuta, è per me, un pugno nello stomaco. L'intero numero è un bel regalo alle tematiche adolescenziali che Paola ha abbracciato, e questo con DyD c'entra poco o nulla.
Lo stravolgimento de Il divoratore di Ossa, era grave nella scena finale, ma per tutto lo svolgimento della storia, Dylan era Dylan e non una ragazzina piagnucolosa e in preda alle paturnie ormonali come, forse, lo intende la Barbato.
Del resto, come intenda Dylan la paoletta nostra, lo evinco anche dal numero 200, da molti odiato e da me invece apprezzato e molto: un santarellino che è pronto a farsi sparare in testa per il figlio, sconosciuto, di Bloch.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 2:28 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 12:49 pm
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In "Storia di nessuno" c'era la straordinaria rappresentazione di quell'oscuro labirinto che è la mente umana, la compiuta descrizione di uno splendido, toccante personaggio, il tutto all'interno di una struttura narrativa che soltanto un autore geniale può imbastire....Erano tempi gloriosi ed irripetibili.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 3:09 pm 
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Savelic ha scritto:
Eva_Luna ha scritto:
Esatto, è oniricamente e claustrofobicamente perfetto.

Mi spieghersti che intendi con oniricamente perfetto?

I flashback. Emergono a poco a poco come ricordi di un sogno, e sono confusi e a flash come appunto i sogni. Dubiti di tutti i personaggi e non riesci a capire quale sia la vera realtà. Ecco cosa intendo.
Dogares ora leggo la tua risposta e aggiorno questo commento.

"non mi far dire cose che non ho detto. Mai detto che i nodi Hartman siano più implausibili degli zombie. Ho solo detto che avrei preferito una soluzione narrativa diversa, e questo per una mera preferenza personale." Avevo capito male io, sorry.

" Devi spiegarmi tu perché la creatura che ha sempre assorbito il male, per quanto ne sia satura, venendo in contatto con i protagonisti ne colga solo il bene." Ha risposto raffa: Cmq sul fatto dei puri di spirito, semplicemente il mostro aveva sempre attinto al nodo di hartmann, finchè non ha avuto un contatto diretto con delle persone, senza il filtro del nodo, che gli passava solo il male, e ha potuto prendersi anche altro, fino a volere tutto(ricordi, istinti, ecc).
Io aggiungo: quarta vignetta di pagina 77.

"Sempre osservando che fra un film, un fumetto ed un libro, esistono differenze narrative e di presentazione degli avvenimenti che sono enormi. Ritengo di poter esprimere un parere liberamente e, mi sia anche consentito dirlo, anche con una certa cognizione di causa. Non parlo della altrui capacità cerebrale, ma dire che questo numero è scorrevole e ben strutturato è una forzatura." Ho fatto esempi di film o libri perché non leggo altri fumetti, quindi non avrei potuto portare paragoni. E se a me (e ad altri) invece è parso scorrevolissimo e ben strutturato, che si fa?

"ma è VOLUTAMENTE surreale, mentre questa non è stata, IMO, concepita per esserlo ma ugualmente è pesantissima e sopratutto lenta." Per me non è vero. E' stata concepita come onirica, quindi...

"Se i protagonisti stavano perdendo del tutto la loro umanità, perché Fanny piange ogni tre x due ? Per attirare Dylan in trappola ? Ok...per me è un po poco come spiegazione. E' più umana perché ha perso la memoria ? Ma perdere la memoria che c'entra con l'essere bastardi o meno ?" Mia interpretazione: non è più o meno umana, ha semplicemente perso la memoria, è confusa, si è ritrovata sotterrata da macerie e non sa il perché; l'unica cosa che sente a pelle è una sensazione di pericolo, di orrore. Ecco perché le lacrime quando parla delle lampade (avendo poi noi scoperto in seguito a cosa servivano).

"Jeff non pare affatto regredito a livello emotivo, anzi sacrificandosi per gli altri mostra un'umanità che la cosa non pare affatto aver intaccato...come mai ?" Ultima vignetta di pagina 91.

"E poi il suo intervento è un enorme espediente spiegone per dire tutto e servirlo su un vassoio d'argento. Pelo nell'uovo?" Non ci vedo nulla di male nell'introdurre un personaggio esterno che dà spiegazioni. Era la funzione di altri personaggi fissi (Madame Trelkovsky, Lord Wells), ed è successo altre centinaia di volte: ci vuole l'elemento che fornisce struttura ad un racconto.


Ultima modifica di Eva_Luna il mer ott 03, 2012 3:19 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: mer ott 03, 2012 3:16 pm 
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Riletto.
E con mio stupore posso garantire che la seconda lettura è tutt'altro che pesante, come invece temevo.
Anzi, si apprezza a pieno ogni sfumatura sfuggita alla prima volta, rimasta intrappolata nel garbuglio narrativo sempre estremamente affascinante della Barbato, che anche quando toppa riesce comunque a lasciare forti tracce delle sue emozioni.
Non sarà intoccabile, ma almeno rendiamo merito all'autrice che ha tenuto a galla la testata negli anni bui.
Il mio voto (come avevo pronosticato) è lievitato ad un buon 7 e mezzo, anche grazie ad un Freghieri ad ogni visione sempre più stratosferico (pag. 49 da sola vale tutto l'albo)
Non mi soffermo oltre sui vari particolari e sulla plausibilità di questo o di quel passaggio; personalmente sono più spiccio nelle valutazioni, o una cosa mi piace o non mi piace, stare a vedere se un passaggio può essere plausibile o meno, specie in un fumetto, mi pare una cosa eccessiva, se non addirittura ridicola.

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