Cravenroad7

Dai che hai capito benissimo...Intendo che se un albo mi diverte e nulla più, come certe uscite precedenti, lo posso rileggere per ritrovare quel divertimento semplice.
Se mi appassiona, come Memorie dall'Invisibile, per catturarne le mille sfaccettature.
Se ho riletto questo ( ed è stata una volta soltanto...) è perché mi ero persa in una miriade di cose incasinate e anche abbastanza ridicole ( ad esempio la "purezza" di spirito dei ragazzi studiosi, mera strizzata di...occhi al mondo giovanile cui PB fa ovvio e ormai palese riferimento...oppure il fatto che Fanny/Nell appaia priva di emozioni e di pietà, eppure piagnucoli ogni 3x2, o che Jeff sia il solo, non si capisce come, a manifestare amore ed interesse pur essendo stato assorbito dalla creatura...) e cercavo, inutilmente, di metterle a fuoco. Senza benzina.

E Rimatt smettila di far il bastian contrario !!

Attento Rimatt, in giro c'è l'anti-barbatiano Greenday che vigila sotto mentite spoglie.

Avanti Triss, leggi e scendo in campo! Vedrai che ti schiererai con me!

Bella copertina, la storia invece è noiosettae mi pare che il finale sia un po' 'rimediato' come a dire 'oh cavolo, siamo già a pagina 90, sbrighiamoci a concludere questa storia in qualche modo'.

Un 4 e mezzo può bastare!

Mmhhh allora procediamo con ordine...

Dalla Barbato mi aspettavo di più.

Copertina favolosa : VOTO 8
Soggetto è di per se buono, con idee interessanti e trovate buone, e altre meno (la storia dei nodi di Hartman non mi ha convinto) : VOTO 7
passiamo alla Sceneggiatura la vera pecca dell'albo per me: si va man mano complicandosi fino a confondere il lettore, con una serie di capovolgimenti continui, fino al finale, che ho apprezzato. Sicuramente lo leggero una seconda volta in questi giorni.
Sceneggiatura : VOTO 6,5

Una cosa che mi infastidisce, elemento comune di DyD da alcuni anni, è che la storia non inizia dal principio, con la classica introduzione, poi il cliente che si rivolge a Dylan, seguita all'indagine, ma parte praticamente dalle ultime battute della storia.
Questo può essere una tattica buona per alcuni albi, ma non si può sfruttarla con quasi tutti!!

Comunque VOTO totale: 7

per me nasconde una cosa assurda, che è diverso.
nasconde il fatto che un gruppo di squinternati si rapporta con un blob strisciante, assolutamente ridicolo

d'accordissimo

Strano albo.
Enigmatico, a tratti affascinante e sicuramente innovativo nell'approccio, difetta però di costruzione nella suspense, di caratterizzazione psicologica nei personaggi e di adeguati climax.

Fondamentalmente, è un albo che non lavora sull'emotività, bensì sul coinvolgimento intellettuale.
Per vari aspetti, ha una struttura molto più "alla Martin Mystère" che non "alla Dylan Dog".

S
P
O
I
L
E
R

Gli albi migliori del BVZM, è notorio, non puntano su emozioni forti o su personaggi psicologicamente caratterizzati, ma sulla stimolazione intellettuale.
Le storie di Dylan, invece, fanno leva su emozioni "pure", talora melodrammatiche. Del resto il personaggio è un concentrato di emozioni primarie e di nevrosi (in senso buono ) e vive in un mondo dove l'irrazionale è dato per scontato, perlomeno dal lettore.

Si tratta di due metodi di fare fumetto completamente diversi e poco compatibili.
Di sicuro l'approccio "alla Martin Mystère" piace poco ai lettori di Dyd. Non a caso i commenti che lodano certi aspetti di questa storia esaltano SOPRATTUTTO gli aspetti puramente emotivi (Dylan sotto le macerie che fatica a liberarsi... il relazionarsi con Fanny...), dettagli che in realtà hanno importanza assolutamente secondaria dal punto di vista dell'economia narrativa.

D'altra parte, anche dal punto di vista intellettuale i difetti non mancano: è davvero troppo verbosa e le esposizioni in maniera piatta, con troppo infodumping, la rendono fastidiosamente simile a un compitino.
Inoltre ha brutti scivoloni nel melodramma (ingrediente diverso: è come aggiungere la rucola a una torta di mele!!!), tipo quando il coreano ricorda la povera nonna morta, così di punto in bianco...
Ci sono difetti anche nel meccanismo intellettuale. In troppi hanno notato che non si capisce bene chi sia Nell (non l'ho capito nemmeno io... ) perchè la cosa non sia un difetto. Evidentemente la Barbato ha perso un po' il filo a un certo punto, tra colpi di scena, contro-colpi-di-scena, rivelazioni improvvise e capriole narrative.

Nel complesso, un albo non privo di interesse, a modo suo originale, ma con tre problemi seri:

- le storie alla Martin Mystère non vanno bene per Dylan Dog. Soprattutto, non vanno bene a molti lettori di Dylan Dog.

- il melodramma in una storia che punta sul coinvolgimento intellettuale non arricchisce le atmosfere, anzi le danneggia

- in una storia intellettuale il meccanismo deve funzionare come un orologio, come un'equazione con tutti i numeri al posto giusto. Non è questo il caso.

Le do comunque un 6 e mezzo, perchè l'originalità nell'approccio resta e merita di essere premiata.

Freghieri sbriga il compito con la consueta efficienza, però la tendenza a disegnare quasi tutti i personaggi con facce più o meno uguali (e abbastanza anonime) è un po' una seccatura.

Votato Ottimo e a quanto pare sono il primo.

Inizio dicendo che non considero degli incompetenti chi stronca questa storia e tantomeno considero me stesso un luminare che ha colto dettagli che voi non vedete (sembra un concetto ovvio ma qua dentro mai dare nulla per scontato )

Mi è piaciuta un sacco...uno svolgimento che a me ha preso subito e che mi ha fatto terminare la lettura in mezzora (cosa non da poco dal momento che i dialoghi sono tanti e lunghi). Sembra tutto ingarbugliato all'inizio mentre alla fine i pezzi del puzzle entrano tutti al loro posto.

SPOILER

Ho apprezzato notevolmente lo stratagemma ideato da Fanny e Dylan nel "creare" Nell...seconda identità della mora nota soltanto ai due che, qualora fosse "scomparsa", avrebbe significato il raggiungimento di quel fatidico punto di non ritorno nell'assorbimento dei ricordi da parte del mostro (ammetto di aver dovuto rileggere la spiegazione due volte per coglierlo). Così come mi è piaciuto questo intreccio già di suo ingarbugliato, reso ancora più "sporco" dalla perdita di memoria dei protagonisti (trovata davvero ottima).
Non mi pare siano rimasti punti non spiegati...il mostro tramite Hector ha gettato nella trappola Dylan e tutti gli altri...spostando le cariche esplosive e ha provocato il crollo in modo da prima possedere tutti e infine poter raggiungere il suo corpo prescelto: Dylan Dog appunto.

FINE SPOILER

Se proprio devo trovare un difetto, beh, quel "Fallo per mia nonna" nella scena finale mi ha fatto sorridere...e non era il caso

Non siamo al livello di capolavoro certamente ma di ottima storia IMO si tratta.

Mi è persino piaciuto Freghieri qui che, dopo Necropolis, disegna un'altra storia della Barbato in versione claustrofobia.

Voto 8

Appena letto.
Mah...è una storia estremamente complicata nel suo svolgersi, difficile da capire a pieno in tutti i suoi risvolti ad una prima lettura.
Sicuramente ci si aspetta sempre molto da una scrittrice di prima grandezza come la Barbato; il suo stile qua c'è tutto, la sua carica emotiva, quasi emozionale. Però questa eccessiva confusione nel mettere sul tavolo le carte che propone non giova sul giudizio che viene da dare arrivati a pagina 98.
A tratti questa difficoltà nello stare dietro alla storia si tramuta in noia nella lettura, e questo è per me il male peggiore di un albo a fumetti: se una storia è il massimo della banalità, o ricopia pari pari un film o un libro, o ha altri difetti simili, ma scorre liscia come l'olio, magari anche divertendo, per me è sempre enormemente migliore di una storia originale se non addirittura geniale, ma pesante come un macigno.
Non starò a soffermarmi sulle varie analisi della sceneggiatura (chi è tizio qui, chi è caio là, ecc.), mi limito a dire che nonostante i suoi evidenti difetti, non mi sento di giudicarla così negativamente come in un primo flash verrebbe da fare; credo che per dare un voto ben pensato servirebbe una seconda lettura, ma mi ci piglia male a riprende l'albo dall'inizio!
Sono indeciso fra un accettabile abbondante o un buono scarso....boh, prima rileggo poi voterò (poi è capace che dopo la rilettura alzerò il tiro e gli darò anche di più)

Sui disegni, parto dicendo che adoro Freghieri, soprattutto quando appare ispirato come in questo caso; l'ho trovato superbo!
E mi ha sorpreso non poco anche la copertina vista dal vivo: non gli davo mezza lira, e invece vista tra le mani credo sia una delle migliori dell'anno.

Allora dovevi votare buono e non ottimo.

Comunque l'ho riletta e parzialmente rivalutata. Un accettabile lo può meritare perchè per quasi 2/3 funziona, per l'ambientazione e per l'essere raccontata in modo non banale.

8+!!!

Questa utente mi regala spesso agganci nuovi per sviluppare le mie idee. Il che non so se sia bene o male.
Cmq grazie a lei, la Strega ha capito che il modello strutturale di questo episodio, ricalca a pieno il nuovo corso della Barbato.
Storie urlate più che raccontate, atte a ghermire una fascia non dico immatura, visto l'intreccio e la profondità di linguaggio ( anche troppo...)ma da blockbuster, di taglio cinematografico piuttosto che fumettistico.
E' come l'Alien di Cameron rispetto a quello di Scott.
Questo di Alien ha i corridoi socchiusi e la tentacolarità del Blob anni 60.
Stop.

In molti hanno già espresso quello che penso anch'io, ma giusto per chiarire



Perciò

SOGGETTO 6,5
SCENEGGIATURA 5,5
DISEGNI 6,5
COPERTINA 9

Finita la prima lettura. Concordo appieno, appena si spiegava che quest'essere assorbiva energie negative e poi quelle positive mi è subito venuto in mente il secondo film dei Ghostbuster con quella melma che prima assorbe energie dalla maleducazione dei newyorkesi e che poi viene sfruttata dagli acchiappafantasmi invertendone l'effetto. Mentre appena viste le vignette con gli uomini avvolti in questo involucro, come in copertina, mi è saltato subito in mente il cartone Dragon Ball (che seguivo da ragazzino) negli episodi in cui Majin Bu assorbe le persone che rimangono nella sua pancia in questi grandi ovuli.
Purtroppo l'albo non mi è piaciuto particolarmente, la concatenazione di eventi invece di filar liscia l'ho trovata molto scattosa, quasi imposta dalla Barbato, nel senso che poteva essere raccontato tutto in modo più lineare senza forzare l'ingresso di altri personaggi nella storia o senza forzare il ricordo post-amnesia.
Il finale poi mi ha lasciato molto a desiderare e mi è mancata la nota ironica del buon vecchio Groucho.
I disegni, voto 8,5 come sempre sopra il livello dell'albo.