Cravenroad7

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# 313 - Il crollo
Insufficiente (1-4) 22%  22%  [ 25 ]
Mediocre (5) 22%  22%  [ 25 ]
Accettabile (6) 27%  27%  [ 31 ]
Buono (7-8) 25%  25%  [ 29 ]
Ottimo (9-10) 4%  4%  [ 5 ]
Voti totali : 115
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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 12:28 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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L'albo mi è piaciuto. Un attimo di meno Freghieri più che altro con i volti fuori campo che a me danno l'impressione di essere facce sfigurate....

Ho votato 8/9 (più 8 che 9).

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Traccia il percorso delle tue banconote su http://www.eurobilltracker.com/?referer=163018 e scopri dove sono state o dove finiranno!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 2:00 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Regal ha scritto:
Purtroppo, cercare una qualunque forma di continuity in DyD, è diventato impossibile e controproducente. Meglio non farsi tante domande...
Tra l'altro, ho come l'impressione che alcuni autori, soprattutto Gualdoni, leggano queste pagine, perchè guarda caso ogni volta che qualcuno di noi scrive qualche parere su alcuni difetti, circa 6 numeri dopo troviamo riferimenti e strizzatine d'occhio negli albi a questi difetti. L'effetto purtroppo non è quello desiderato, perchè si crea solo un pasticcio inutile, e l'esempio più lampante è proprio questo di Xabaras: rispondendo alle nostre critiche ("DD non è più quello di prima", "non c'è continuity"...) stanno inserendo sempre più citazioni e rimandi ai vecchi albi, cadendo però in un autocitazionismo troppo evidenti, buttato li gratuitamente, e soprattutto confuso.



La continuity o scegli di impostarla, oppure la lasci stare, essendo un'arma a doppio taglio: tanto ti da se l'azzecchi, in termine di consensi, tanto ti toglie se la canni. DyD non è un fumetto basato su questo, invero ( è come se ogni numero fosse a se stante...) il problema è che quando questo genere di espediente narrativo viene utilizzato, lo si fa a capocchia.

PS. Grazie Svelic anche per la spiegazione. In effetti penso tu abbia ragione, ma a quel punto, dimmi che c'entrava Nell 2 nell'economia della storia.
Regal ottima deduzione. Davvero. Però, anche tu, dimmi sinceramente...se sta cosa l'avesse fatta il buon gualdo o Marzano, oggi saremmo qui a cavargli la pelle...

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" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 2:11 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Ah giusto, goffissima quella specie di splash page dei ricordi dolorosi! :? (e giusta l'osservazione di dogares su Xabaras).


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 2:16 pm 
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Iscritto il: mar ago 30, 2011 8:46 pm
Messaggi: 638
Località: inferno ,uno dei tanti possibili (torino)
esprimo il mio giudizio senza aver letto quello degli altri (come sempre) per non esserne condizionato.
albo mediocre ,troppo verboso a tratti persino noioso.
meglio la barbato del maxi e direi decisamente.

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26 09 2011. ciao sergio.

ci sono state storie fantastiche , alcuni capolavori e poi..memorie dall' invisibile

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 2:30 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
Messaggi: 464
dogares ha scritto:
Regal ha scritto:
Purtroppo, cercare una qualunque forma di continuity in DyD, è diventato impossibile e controproducente. Meglio non farsi tante domande...
Tra l'altro, ho come l'impressione che alcuni autori, soprattutto Gualdoni, leggano queste pagine, perchè guarda caso ogni volta che qualcuno di noi scrive qualche parere su alcuni difetti, circa 6 numeri dopo troviamo riferimenti e strizzatine d'occhio negli albi a questi difetti. L'effetto purtroppo non è quello desiderato, perchè si crea solo un pasticcio inutile, e l'esempio più lampante è proprio questo di Xabaras: rispondendo alle nostre critiche ("DD non è più quello di prima", "non c'è continuity"...) stanno inserendo sempre più citazioni e rimandi ai vecchi albi, cadendo però in un autocitazionismo troppo evidenti, buttato li gratuitamente, e soprattutto confuso.



La continuity o scegli di impostarla, oppure la lasci stare, essendo un'arma a doppio taglio: tanto ti da se l'azzecchi, in termine di consensi, tanto ti toglie se la canni. DyD non è un fumetto basato su questo, invero ( è come se ogni numero fosse a se stante...) il problema è che quando questo genere di espediente narrativo viene utilizzato, lo si fa a capocchia.

PS. Grazie Svelic anche per la spiegazione. In effetti penso tu abbia ragione, ma a quel punto, dimmi che c'entrava Nell 2 nell'economia della storia.
Regal ottima deduzione. Davvero. Però, anche tu, dimmi sinceramente...se sta cosa l'avesse fatta il buon gualdo o Marzano, oggi saremmo qui a cavargli la pelle...


Quoto davvero tutto. Dyd, come gran parte dei fumetti scritti da autori diversi, soffre del problema della continuity, soprattutto considerando che le storie vengono scritte e pubblicate in tempi non proprio "random" ma comunque non per forza lineari, causando spesso contraddizioni con albi "precedenti" (ma magari effettivmente scritti dopo). In Dyd di solito questo problema si manifesta quando si parla dell' inferno, o meglio degli inferni, dove ogni autore mette la sua ed alla fine si crea un mosaico indigeribile di pietre, vetro, riso e quant'altro. Per esempio, sono io oppure non si capisce se Dylan si ricorda o abbia capito come funzionino gli inferni?
In ogni caso, è per questo che, sotto tale aspetto, preferisco i manga, perchè scritti da un autore unico e seguono un unico filo discorsivo.
In ogni caso, sotto tanti altri aspetti, preferisco DD, ma come dici tu, la continuity sarebbe meglio lasciarla stare e considerare le storie a se stanti, senza troppi collegamenti. Il problema di fondo è però un altro, e cioè sapere che alla fine della storia, essendo le puntate autoconclusive, nessun personaggio principale potrà morire o nemmeno potrà succedergli qualche evento che cambi la sua vita, rendendo quindi le storie più prevedibili (non per questo, se gestite bene,meno entusiasmanti).
Scusate questo OT.

Per rimanere in topic, si, credo proprio che se il tutto fosse stato scritto da Gualdoni o soprattutto da Marzano, a me personalmente (ma è un mio parere, non voglio insultare nessuno) avrebbe dato ancora più fastidio. So che non è una cosa giusta giudicare un autore dal nome, ma credo che la Barbato, viste le sue storie precedenti, possa meritarsi il diritto di ricevere meno critiche quando toppa, rispetto a chi ci propina albi "pittoreschi" il 90% delle volte.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 2:40 pm 
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Iscritto il: mar ago 30, 2011 8:46 pm
Messaggi: 638
Località: inferno ,uno dei tanti possibili (torino)
secondo me se un albo è brutto lo è a prescindere da chi lo scrive.
se in passato la barbato ha fatto ottime storie ciò non vuol dire che non sipossa definire ciofeca questo.
d'altra parte mica me li regala l'edicolante i fumetti quindi non mi basta dire "però l'altra volta che brava la barbato.."
io adoro ambrosini ma se scrive qualcosa che non mi piace non penso all'albo "dietro il sipario"

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 2:43 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Invece, personalmente, trovo ancor più irritante che una brava come Paola, ci propini cose così.
Se King scrive una ciofeca, estremizzando non dico di questo albo che ho votato come sufficente, le critiche saranno maggiori che se la scrive Faletti, per dire...
Sull'autoconclusività: è sempre stato un punto cardine della Bonelli. Da Tex a Zagor. Solo che quando doveva tornare qlc in Tex ( mi sovviene ElMuerto...ma non lo leggo da eoni quindi perdonerete... ) o in Zagor ( Hellingen tnt per dire un nome, anche se lo spirito con la scure aveva una continuty maggiore...) o si facevano citazioni, le si faceva IN RAGIONE della storia, non per portarla avanti con strizzatine d'occhio come le chiami, giustamente, tu.
E poi anch'io sono per un discorso chiaro: continuty, ok va bene. Allora sto DyD me lo fai evolvere, invecchiare magari, cambiare. Niente continuità ? Ok, ma mi imposti un numero ristretto di autori ( non più di 3 o 4 ) che collaborino fra loro come una squadra ed eviti certe scempiaggini.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 2:52 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
Messaggi: 530
Il 2012, a livello di serie regolare, è stato un anno a dir poco mediocre, fra i peggiori.
Considerando che sono fra quelli che non considerano capolavori né L'assassino della porta accantoIl giudizio del corvo, per me il migliore rimane La dea madre.. Il che, per certi versi, è tutto dire.
La serie non regolare se l'è cavata decisamente meglio.

Della Barbato rimane apprezzabile lo stile cerebrale e la volontà di costruire qualcosa di complesso e meditativo, a differenza dei linearissimi corsi d'acqua fresca di Gualdoni.. però qui si fa prendere la mano, e confeziona una delle sue storie peggiori.
Confusionaria, frammentaria, arzigogolata, a tratti pesante come un macigno [anche perché il lettore è disorientato da cascate di aggiunte apparentemente senza senso o che rimangono difficilmente spiegabili anche alla luce del quadro completo], e nonostante ciò clamorosamente superficiale nella cura di alcuni dettagli già elencati da voi, segno che probabilmente anche l'autrice stessa si era persa nell'oceano di informazioni che si è ritrovata a gestire. Ho trovato poco curata e trascurata anche la psicologia dei personaggi: spesso punto forte della penna barbatiana, qui viene necessariamente sacrificata per far spazio allo svolgersi travolgente dell'incasinato intreccio.. ma, di riflesso, perde d'interesse la vicenda tutta.
Una storia che probabilmente andava espansa e inserita nello Speciale, mentre il Gualdoni dello Speciale poteva essere compresso [ad esempio eliminando circa 2893612936 balloon di pensieri] e inserito nella regolare. Dettagli, spie luminose [luce bianco-azzurra o rossiccia?] ed inquietanti sulla gestione della testata.
Certo che però un tridente gualdoniano sulla regolare sarebbe stato mortale, contando anche che il prossimo pare strutturalmente simile a Epidemia aliena, però forse [molto forse] in chiave semiseria e non tragi-comica.
Pensare che ero uno dei pochissimi a difendere strenuamente il Dylan Dog attuale in un vecchio thread, mentre ultimamente mi ritrovo a dover essere ipercritico.

Freghieri invece mi ha sorpreso, si vede che i luoghi chiusi e claustrofobici lo esaltano.. Questo e quantomeno lo sforzo di ricercata profondità [soprattutto se letto in contrasto alle pozzanghere gualdoniane] portano la mia valutazione all'accettabile, ma nulla più.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 3:19 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1531
Località: cremona
direi che questo giro il numero dei delusi è enorme...
come ho gia scritto io il numero lo salvo perchè in ogni caso mi ha divertito!!!!
appoggio chi (credo dogares) proponeva un pool di 3-4 autori e stop..credo che si migliorerebbe molto!!!!!!!
stasera vado di seconda lettura......^_^

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 5:33 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
Messaggi: 464
l'uomo invisibile ha scritto:
secondo me se un albo è brutto lo è a prescindere da chi lo scrive.
se in passato la barbato ha fatto ottime storie ciò non vuol dire che non sipossa definire ciofeca questo.
d'altra parte mica me li regala l'edicolante i fumetti quindi non mi basta dire "però l'altra volta che brava la barbato.."
io adoro ambrosini ma se scrive qualcosa che non mi piace non penso all'albo "dietro il sipario"


No, credo che mi hai frainteso.
Ho detto giudicare un autore, non un albo. Se l'albo è "brutto" lo è in ogni caso, ma quello che volevo dire è che, a mio parere, se l'albo proviene da un autore che ne scrive di brutti o addirittura peggiori il 90% delle volte, lo si può criticare aspramente; se l'albo proviene da uno scrittore che di solito ci azzecca e fornisce prodotti di Qualita', le critiche che devono essere mosse all'autore saranno sicuramente più leggere (traduci, non insulti).
Proprio per il discorso sul fatto di regalare i fumetti, credo sia più lecito criticare un autore che i 2,90 euro te li ha fatti sprecare tipo 20 volte, piuttosto che un autore che te li ha fatti sprecare 1/2, no?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 6:13 pm 
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Iscritto il: mar gen 31, 2012 11:10 pm
Messaggi: 33
Località: Abruzzo
Io sinceramente non c'ho capito niente!
Ho cominciato a leggerlo ieri sera... e mi sono addormentato ad un terzo della storia.
Ho ripreso a leggerlo oggi pomeriggio... e mi sono addormentato ad un terzo dalla fine.
Quest'albo non è per me.
E' noiosissimo e incasinatissimo.

INSUFFICIENTE!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 6:30 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3407
Località: Valsesia
Possibili spoiler a seguire.

Per cercare di capirla appieno, sempre che ne valga la pena, credo dovrò rileggerla almeno altre 2 volte. Ci sono pagine che ho dovuto riprendere da capo più volte per non perdere il filo ma anche così è difficile scrollarsi di dosso il disagio della confusione che regna per buona parte dell'albo. Eppure ci sono, pochi ma ci sono, alcuni passaggi che gli altri attuali sceneggiatori dello staff dylaniato si sognano: l'espediente con cui viene gestita (e giustificata) la perdita di memoria e la sequenza (per quanto poco verosimile) in cui Dylan dapprima intrappolato si libera.
Troppo poco per attribuire un voto sufficiente all'albo, abbastanza per non sentirsi del tutto sconcertati nella lettura come accaduto in altre occasioni.
Da mal di testa la trovata dei nodi di Hartmann, per me del tutto evitabile considerando il ritmo già troppo serrato e i tanti personaggi in cerca d'autore che appaiono e velocemente scompaiono. La natura del "mostro delle fogne" poteva essere spiegata semplicemente senza per forza dovergli attribuire una genesi. Sorvolo sulle incongruenze già segnalate da altri.
Freghieri bravo sì, agevolato però nel suo compito dal dover disegnare molti volti e spesso in primo piano, capacità che negli anni ha mantenuto pressochè inalterata. Nelle vignette con molti particolari e con volti in secondo piano continua però a dimostrare tutti i limiti attuali.
Mediocre ma rileggibile.

_________________
https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 7:31 pm 
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Iscritto il: dom set 16, 2012 12:28 pm
Messaggi: 277
Letto oggi pomeriggio: Il crollo mi sembra una buona storia; come avete sottolineato insorgono delle complicazioni dovute alla trama molto cerebrale, ma complessivamente c'è un filo conduttore, non banale, che porta alla conclusione.
Non tanto per il soggetto in sè, per la tipologia dell' "essere", ma più che altro per come si narra il tutto; non è una storia banale, in più troviamo dei toni abbastanza seri.
Promosso.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 7:50 pm 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
Messaggi: 3053
Località: Palermo
Per me mediocre. Cervellotica, troppi salti temporali stile Incemption ma gestiti non proprio come il buon Nolan. Una caratterizzazione dei personaggi quasi nulla. Una continuity che sta diventando come quella dei personaggi Disney (ma almeno lì c'è l'alibi che le storie le scrivono in decine di case editrici differenti, di nazioni differenti e con autori differenti). Un soggetto che mi ricorda parecchio la base della Melma di Ghostbusters II... tutto l'opposto insomma di ciò che è la Barbato. Considerando che lei è brava a gestire le storie cervellotiche; è brava a caratterizzare i personaggi; è una delle ultime fautrici dell'ordine cronologico del passato di Dylan; ed è una grande creatrice di originali soggetti... che abbiano sbagliato a scrivere l'autore nel tamburino???

Votato mediocre proprio perché alzano la media i disegni di Freghieri. Che a me piacciono e che rendono bene il senso claustrofobico dell'ambientazione...

_________________
"Sono gli anni, i mostri ... gli anni che passano ... "


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 Oggetto del messaggio: Re: # 313 - Il crollo
MessaggioInviato: sab set 29, 2012 7:55 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11288
Località: Napoli
Storia non banale, come al solito, ma davvero molto molto confusa. Il numero di pagine vengono gestite molto male, molto peggio che ne 'Il sonno della ragione', là era un'esordiente, e si poteva perdonare un po' di inesperienza visto che c'erano idee forti, e soprattutto visto che nel corso degli anni ha studiato e ha imparato a usare meglio il mezzo fumetto, che non è un romanzo con le figure.
Qua l'attenuate dell'inesperienza non vale più, e nonostante l'idea degli immemori che devono ricostruire i loro ricordi prima di decidere di chi fidarsi e chi no sia molto valida, l'ingarbuglio di flash back rende la vicenda molto poco leggibile, era meglio semplificare la vicenda o diluirla in due albi. Il mio parere è un misto fra quelli di savelic, ezekiel e rimatt, e alla fine il giudizio finale si attesta comunque su una risicata sufficienza, ottenuta grazie a un soggetto potenzialmente interessante e a una vis narrativa discreta nonostante la confusione, che grazie al cielo non manca mai neanche nel peggiore albo.
D'altra parte, io ho considerato la sufficienza un voto non troppo positivo, spero sempre di leggere qualcosa di più, a maggior ragione per autori promettenti come lei.
Freghieri è sempre il solito, nel bene e nel male, non perdo troppo tempo a discuterne.

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Carnage - Teatro online
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