Cravenroad7

guardando le anteprime del prossimo numero direi gualdoni!....evidentemente ha paura che con meno baloon il cliente chieda i soldi indietro.

sì,quei pensieri sanno tanto di Gualdoni.
Un paio di storie in più le accetto,dato che è il curatore,ma un monopolio però no dai.

Non parlavo dei concetti, quanto della realtà che siano espressi in quel modo. O qlc trova realista la rapina di Pulp fiction per ciò che viene detto dai protagonisti ? In una rapina si parla a quel modo ? Lo trovo abbastanza impalusibile.
Detto ciò, non paragono Gualdoni a Tarantino. CI mancherebbe. Dico che certi dialoghi e spiegazioni servono a volte a dare una dimensione al racconto, sempre che come dicono coloro che mi hanno preceduto, non siano troppi e riempiano baloons su baloons ( rompendo le balls ! ).

Pessimo, e non mi va di perdere altro tempo per un albo del genere. Voto mediocre solo perché in una storia di 160 pagine ci poteva essere di peggio.

Non è una questione di realismo, ci sono alcuni dei più grandi dialoghisti della storia della letteratura (Raymond Chandler e Elmore Leonard sono i primi nomi che mi vengono in mente) che scrivono dialoghi molto artefatti e ben poco credibili (però estremamente divertenti). Il problema è che è tecnicamente sbagliato fare pensare in questo modo un personaggio. Nella letteratura si è dibattuto molto su come trasporre sulla pagina il pensiero, che in sé non è lineare e procede per flash, per associazioni di idee, comunque con la massima libertà. Trasformare il pensiero in linguaggio è di per sé una forzatura (anche nel caso dello stream of consciousness di Joyce o della Woolf), ma la convenzione letteraria vuole che lo si possa comunque fare; ciò detto, questo non autorizza uno sceneggiatore a mettere per iscritto i pensieri di un personaggio come se si trattasse dello svolgimento di un tema o di una pagina di diario.

Lo scopo delle nuvolette di pensiero delle prime pagine è quello di informare il lettore che Dylan non sa dove si trova e da chi sta scappando: farglielo pensare è la soluzione più semplice e più comoda, e già per questo non è detto che sia la migliore, ma non ci si poteva proprio sforzare un pochetto ed escogitare qualcosa di meno didascalico e dalla maggiore capacità espressiva che quelle frasette lineari e ordinate, degne di un componimento scritto? Oltretutto, è possibile che il linguaggio mentale di Dylan sia così ordinato e coerente anche in un momento in cui la sua mente dovrebbe essere concentrata su tutt'altro, ovvero su come fuggire senza farsi catturare dai suoi inseguitori? Ma dai, se uno sta fuggendo a rotta di collo, dove trova il tempo per pensare quelle cose?

Posso esser d'accordo, in linea di massima. Ma non mi sento di bocciare del tutto lo speciale solo per questo motivo, almeno a livello di lettura personale.
Ho già detto che i dialoghi sono il punto debole della storia, che in ogni caso, si struttura bene anche se ha un basso livello di coerenza eppure non risulta mai del tutto inverosimile ( pur parlando di un soggetto altamente inverosimile di per se ).

Una volta c'erano delle didascalie chilometriche: "in maniera fulminea il nostro eroe non si lascia sfuggire l'occasione di colpire in fronte il bandito, il quale, perdendo l'equilibrio, finesce su una buccia di banana; persa ormai del tutto la capacità deambulatoria, il cattivo scivola sbattando la testa contro il pomello della porta, spinto in avanti un decimo di secondo prima dal compare; l'impatto mortale lo lascia steso a terra."
Ho sentito gente che legge Tex lamentarsi di Dylan Dog perchè ci sono 4 dialoghi e scorre troppo presto..
Non è che forse vogliamo troppo?
Se la storia fosse stata più convincente sotto altri aspetti, non ci lamenteremmo di quei dialoghi un pò artefatti nelle prime pagine. I problemi gravi sono altri, secondo me.

L'esempio perfetto di come si possa raccontare cosa sta avvenendo anche senza riempire vignette su vignette di pensieri più finti di una moneta da 3 euro, secondo me ce l'abbiamo in casa: Accatino e i suoi "silenzi"...
Dice più lui con 2 vignette "mute" che Gualdoni con 4 tavole di "pensieri descrittivi".....perchè le sa mettere al posto giusto....

Sarà, non rllancio. Cmq sono due storie agli antipodi. E certo è molto più semplice rappresentare nel silenzio uno che va a rispondere al telefono, che uno inseguito da demoni in una selva demoniaca.
Ma potrei sbagliarmi.

Ho dovuto cancellare un messaggio perché scritto in un altro topic e per motivi di data si sovrapponeva alla "copertina". Chi si è visto cancellare un post con una recensione può riscriverlo

ok...ora che son ufficialmente rientrato nella mia vita quotidiana (ciao ciao Vienna.....) e passati i festeggiamenti matrimoniali.....
mi son riletto lo speciale...
contrariamente a quanto di solito dico di Mr. Gualdoni questa volta azzecca pure la storia lunga, certo con alcuni dubbi su certi dialoghi "inutili" e con un argomento di fondo che definire "abusato" è poco ma ci siamo!!!!
rispetto allo speciale dello scorso anno qui siamo finalmente su un altro livello, una lettura che non si fa rimpiangere e non ci fa rimpiangere i 5.20 euri!!!!
non comprendo come mai si stanno concentrando tutti in questo periodo gli albi con le citazioni passate, pero' (Lillie e Bree a parte!!!) son perdonabili!!!!!!
i disegni son accettabili....anche se alcune volte al limite della decenza (soprattutto il volto di DYD!!!)
copertina simpatica ma non spicca nelle edicole e non invoglia!!!!
acquisto consigliato!!!!

dylan dog quando uscì fu rivoluzionario in questo senso, niente didascalie che raccontano i fatti ma svolgimento fluido cinematografico...ed ora si da alle fiamme tutto.

Vabbè, INIZIALMENTE era così anche per la costante sclaviana di rifarsi a capolavori o b/movie di Horror e affini.
Ora che tale tematica è, ahimé, caduta, il linguaggio la fa da padrone. Benché, ep. come Una voce dal nulla, siano stati verbosi anche allora...

Per me il problema non è questo: se devi farmi una determinata scena, almeno fammela in modo tecnicamente corretto!

Ah, o esteta !
Cmq di scene così l'horror è pieno....O come commentare certi comportamenti stereotipati inculcati nei film da sempre ? ( vittima che urla invece che scappare, tipa che sale dove ha sentito rumore invece che darsela a gambe ecc...ecc... )
Quoto che tanta verbosità cerebrale è a volte stucchevole. La si capisce meglio in un romanzo dove le immagini nn ci sono, in un fumetto meno...