raffa ha scritto:
A me invece lascia perplesso che l'epidemia di verità abbia causato anche un epidemia di logorrea confessionistica. Va bene essere costretti a dire la verità quando ti fanno una domanda, ma non si spiega il perchè debbano correre tutti in strada a sbandiarare i loro crimini e i loro pensieri.
Eh sì che concordo, accordo, de-cordo...e ricordo di
aver già scritto qualcosa di simile nella mia descrizione della storia
.
Un attimo che mi consulto con l'archivio seduta stante:
memmedesimo addirittura :o ha scritto:
Alcuni suoi corollari non sono affatto dovuti, tra l’altro, come il fatto che la sincerità – o meglio, l’astinenza dalla menzogna – porti tutti ad un irrefrenabile desiderio di onestà che induce a spurgare coscienze a manetta presso il primo commissariato/indagatore che capita…sull’onda del “senso di colpa”/”mostro che è in noi" da svelare a tutti i costi, o quantomeno da costituire alle forze dell’ordine (pp. 49-52) .
Un passaggio forzoso che non mi convince più di tanto, anche perché spesso le coscienze si inventano con tutta sincerità falsi pretesti per tirare a campare. E si convincono che siano reali. Quello che ognuno pensa della verità spesso non coincide con la verità stessa, per quanto sia onesto
Ovviamente anch'io starò mentendo, ma non credo andrò a confessarmi se non in un luogo come questo...
ALOHA PRO NOBIS