Cravenroad7

mah potevo evitare l'acquisto... concordo abbastanza con le critiche,dopo la mezza delusione del corvo e l'insignificante epidemia, si continua con storie vuote e senza particolari spunti interessanti o di riflessione, ma ormai forse ai lettori piace così, restano soddisfatti anche da storie come questa... direi il trionfo di quella che sembra essere la nuova dimensione del nostro eroe. Che si può dire di altro? ci si deve accontentare e lodare questa roba... che oggettivamente si ferma ad un livello di superficialità disarmante. Non male i disegni che alzano un pò il voto totale che comunque è insufficiente.
Ultimo appello rimandato alla Barbato...

Forse. O anche un disperato tentativo di gettare un esile ponte su ciò che era il passato a discapito di certe "innovazioni" moderne.
Quoto che due omaggi in meno di un mese sono troppi, ma penso che questa storia sia stata concepita prima del mensile ed il fatto che le due siano uscite in modo ravvicinato, è più un caso che altro.
Fu come per il binomio "Jhonny Freak" e " Lontano dalla luce" che potevano avere parvenza di linearità e che uscirono uno dopo l'altro.
Circa l'appello alla Barbato....siamo su un altro pianeta, d'accordo. Paola ha ben altra capacità espressiva. Anche se certe sue opere, IMO, con l'intento lodevole di essere colte e irte di spunti riflessivi, sono prive di storia in se. O ci siamo dimenticati il desolante "Giardino delle Illusioni ", quello si colmo di citazioni e di rimandi stucchevoli ?

Sinceramente le mie aspettative erano davvero sotto terra,invece Gualdoni non dico che stupisca,ma si fa leggere senza sbadigliare e per una storia di 160 pagine è già qualcosa.
Fanno storcere un pò il naso le citazioni messe lì quasi per caso e per riempitivo. La luna di gente che scompare però gliela perdono dato che una battuta simpatica la dice.
I disegni mantengono la media per tutta la storia,non si vedono tavole troppo tirate via ma nemmeno capolavori.
Va bé 6 alla sceneggiatura e 6 ai disegni.

Non credo lo leggerà mai.

Sono molto combattuto sulla valutazione da dare. In sè non sarebbe malaccio, ma sa tutto troppo di già visto/letto e il finale è pessimo. Piccatto lodevole invece, una delle sue prove migliori da x tempo a questa parte.
Comunque storia indegna di una collana fuori serie gloriosa come "Lo Speciale" che ci ha regalato perle come Mefistofele, Gli Orrori di Altroquando, La casa degli uomini perduti (tra i migliori albi in assoluto di DYD). Oggi come oggi invece è il fuori serie che andrebbe chiuso purtroppo.

In parte concordo.

SPOILER

Non mi è piaciuto quando Dylan ascolta Virgil discutere degli inferni... In fondo lui queste cose le sa già, da tanti, tanti anni! Sembra un piccolo riassunto di quello che anche noi conosciamo da una vita.

FINE SPOILER

In generale non mi piacciono troppo i disegni di Piccatto, almeno quello dell'ultimo periodo.
Nonostante ciò, il soggetto della storia ha il suo fascino e le 160 pagine scorrono.
Forse sarebbe stata necessaria un maggior dose di "serietà", un' atmosfera più dura e oscura per ottenere un risultato più vicino ai miei gusti. Da questo punto di vista anche i disegni hanno fatto la loro parte.

Chiaro che non regge con i capolavori passati.
Certo, rispetto allo speciale precedente, o cose come La Preda Umana, Profondo Blu è certo meglio, IMO.
Se non altro intrattiene piacevolmente. Quoto invece chi dice che il ripetere cose che DyD sa benissimo non aiuta certo a far pensare che il personaggio sia molto intelligente, ma è prassi consolidata attualmente.

Ho sfogliato l'albo vedendo alcune scene di sangue simptiche , che gualdoni si sia ravveduto?

Letto, piaciuto e goduto.

E' una storia con azione, che ti prende dall'inizio alla fine. Piccatto sotto tono come sempre anche se stavolta si salva in corner con alcune tavole ad affetto.

Ma sì, c'è stato anche di peggio, pure Barbato ha toppato alla grande con il Santuario.
La vera domanda da fare è cosa rende lo Speciale diverso da un albo della serie regolare? Solo il numero di pagine ormai. Ventanni fa quando invece andavo in edicola ad acquistarlo ero sempre in qualche modo emozionato perchè mi aspettavo di leggere se non la migliore storia dell'anno, una delle migliori sicuramente. Sullo Speciale dovrebbero essere dirottati, imho, i soggetti più validi che necessitano però di un più ampio respiro rispetto alle canoniche 98 pagine della serie regolare.

Il prezzo, spropositato.
Rispetto alle altre uscite dylaniate, per numero pagine e qualità della carta .

Un'uscita "speciale" dalle tasche, per un'uscita "speciale" dalle rotative della SBE.
Che tra l'altro recentemente constata l'incapacità di (quasi) tutti gli autori di scrivere una storia decente da 160pp ed oltre.
E' dai tempi di La scelta o La peste che non ne leggo uno apprezzabile.
Una "speciale" sopportazione, quindi, in aggiunta .

SPECIAL ALOHA

Meravigliosi....... Davvero meravigliosi...........

Da dopo quei due i salverei appena 'Reality Show' e questo 'Viaggio senza speranza'...

gualdoni e sai cosa ti aspetti. le prime pagine ti viene voglia di strappare a morsi la faccia a dylan dog da quanto è irritante, basta scegliere fra "ma quanto ca**o pensi e spegni quel cervello per un attimo, lo vediamo già da soli cosa stai facendo, è inutile che spieghi" e i soliti dialoghi semplicemente sbagliati. dopo le cose migliorano ma resta una storia inutilmente insufficiente con citazione prese qua e la dagli albi storici tanto per dare lo zuccherino al fans di vecchia data. piccatto regala qualche bella vignetta d'atmosfera ma il guizzo darwin sembra già lontanissimo.
ormai caro dylan, mi costringono ad odiarti...

Skeletor ha detto tutto (ma su Piccatto non concordo). Domani tornerò con più calma sulla storia, comunque lo Speciale mi è sembrato sostanzialmente insignificante.

Oddio, tenendo conto che "Il santuario" non è tutta farina del sacco della Barbato (e quindi non annoverabile a pieno titolo tra le sue opere), lo Speciale più brutto che abbia scritto credo sia proprio "La peste".
Direi, inoltre, che Reality Show è molto più che "appena" salvabile. Senza contare, poi, l'ottima narrazione classica di "Licantropia", di Gonano.

Comunque sia, contrariamente a quanto sostenuto da molti, io non mi lamento del fatto che Dylan pensi e "mumbleggi" nella sua mente
La cosa non mi irrita più di tanto, soprattutto se la storia nel complesso funziona (come nel caso di Epidemia Aliena).