dogares ha scritto:
I due film di Burton erano l'antitesi del realismo e dello spessore della trama.
Erano buoni film fumettistici nel senso più infatile del termine ma ditemi che spessore aveva la trama del primo Batman ( il secondo con Pinguin aveva un minimo di spessore in più...) o, cosce a parte, la profondità di un personaggio come Vicky Vale o, peggio, di Nocx.
Non credo che sia impossibile coniugare realismo, introspezione e significati in un film di supereroi, come è stato fatto con i primi tre film di Xmen.
Ma era questo il bello. Col cattivo che entra nel museo e prende a secchiate di vernice i quadri o che dà la scossa a quel povero cristo stringendogli la mano.
Ma infatti per me i film di supereroi dovrebbero essere tutti come i primi 2 Batman, sono film su supereroi leggeri e FELICEMENTE CONSAPEVOLI di essere tali. Con grandi attori poi, perchè c'hai Nicholson che ti fà il mostro in quel film e pure Michael Keaton che nonostante lo scetticismo di tutti dà un'espressività a Batman che i vari Val Kilmer e George Clooney dopo si sogneranno.
E se poi c'hai un maestro della visione come Burton stai a cavallo.
Ecco: I film di Schumacher non sono ne belli ne tantomeno realistici.
Sugli X-Men (i primi 2, il terzo non vale assolutamente) sono fatti mooolllto bene, ma alla fine io li guardo per l'azione, per la bellezza visivamente parlando e per l'intreccio tra i personaggi e l'evoluzione delle loro vicende.
Moralmente cosa vorrebbe dirci X-Men? L'incapacità di accettare altre forme di vita pur nella loro diversità? Se è per quello mi guardo District 9, che lo approfondisce molto più da vicino.