Bene, partiamo dalla mia opinione su Nolan.
Chi è Nolan secondo me? Nolan è un grandissimo venduto nonostante sia una delle persone più intelligenti che il cinema abbia in questo momento. Insomma potrebbe essere il figlio di Spielberg.
E con quali preconcetti sono entrata io in sala? All'80% sarà una chiavica di film, questa era la mia sensazione.
Detto questo, andiamo avanti.
Ci sono dei momenti nel film in cui ti cascano le braccia perché ci sono certe situazioni lasciate totalmente in sospeso, non mostrate, inutili. E mi riferisco in particolare alla situazione dell'inferno in terra, ci sono un sacco di punti in tutta quella questione lì che non sono esattamente cristallini. ma qui posso pensare che il problema sia il mio, che magari non ho colto determinate cose e che dovrei riguardare il film.
Si, ma il fatto che Nolan abbia il pepe al culo certe volte e la flemma inglese altre volte, ad un certo punto comincia ad infastidirti.
A questa cosa si affianca il dramma dei dialoghi di Nolan...e non solo in Batman, eh! Questa è una cosa presente in tutti i sacrosanti film di quell'uomo. ma parlando di Batman...avete notato gli imbarazzanti dialoghi da B-Movie nella scena iniziale? Non vi hanno fatto venire l'orticaria? A me si, un sacco. E questa cosa mi infastidisce ancora di più nel momento in cui non c'è caratterizzazione del personaggio a livello microscopico ma solo macroscopico.
Ora, è piuttosto palese che Joker, Bane, Catwoman, Robin e compagnia bella abbiano il loro background e Nolan ce lo mostra questo, ma non basta! Non potrebbe mai bastare...e sapete perché? Perché così i personaggi sono tutti sullo stesso piano e non dovrebbero.
Di questa brutta pecca di Nolan ve ne accorgete nel momento in cui realizzate che ogni sacrosanto personaggio è un figo che ha il sarcasmo pronto. E' OVVIO che un personaggio del genere piace al pubblico, ma non puoi ASSOLUTAMENTE farlo con tutti i personaggi (ed ecco che ritorna quella vocina nela mia testa che grida "Venduuuuto! Venduuuuuto!").
E allora cos'è che salva il film e che, anzi, lo rende il migliore di tutta la trilogia (a mio avviso)?
Parte tutto dal titolo: THE DARK KNIGHT RISES (
RISES...e ripeto
RISES!! Come diavolo è venuto in mente al mentecatto che ha curato la traduzione in italiano di chiamarlo "IL CAVALIERE OSCURO-IL RITORNO"?? Lo aveva visto il film? Ne dubito!
Date uno sguardo a WordReference e poi cominciate a bestemmiare il traduttore del titolo).
Uno dei più grandi meriti di Nolan, secondo me, è quello di aver reso benissimo il rapporto tra Batman/Bruce Wayne e Gotham. Qui sono un'unica cosa, un qualcosa che è piegato in due da forze esterne e che si rialza, che è in grado di poter camminare di nuovo e superare le difficoltà.
Un qualcosa di costantemente attaccato che cade, si trascina e si rialza ancora una volta. I corpo di Batman sono le strade di Gotham: è un continuo viaggiare su linee parallele se non sulla stessa linea (cosa che negli altri due film non si percepiva o comunque molto meno che adesso).
Poi resta il fatto che Nolan cerchi sempre un certa dose di umanità nei personaggi che va ad affrontare (nonostante tutto quello che ho detto prima che comunque rimane e anzi, a tratti ostacola questa ricerca).
Come ultima cosa ci sarebbe da affrontare il discorso dell'America nel film, perché è senza ombra di dubbio (come faceva giustamente notare Recchioni) un film che Nolan ha scritto con uno sguardo sulla sua America e lo si capisce benissimo (per citarvi una scena a caso: il bambino dalla voce pulita che canta l'inno americano alla partita che va direttamente in contrasto con la voce di Bane e ciò che andrà a fare da un momento all'altro non può non far riflettere due secondi). Il problema è che personalmente non sono del tutto convinta che sia un film di stampo repubblicano, ci sono dei momenti in cui arrivi a pensare che forse sia addirittura l'opposto. non ho ancora ben chiara questa cosa, ad una seconda visione potrei sicuramente parlare meglio di questa cosa, ma al momento, ovviamente, è inutile parlarne a vanvera.
Quindi cosa rimane da dire? Che la fotografia è mostruosa e non solo perché lo permette la tecnologia: è ragionata nel migliore dei modi. Se Nolan voleva, in questa sua trilogia, mettere in campo i grandi contrasti (vita e morte, bene e male e così via) lo si evince perfettamente anche dalla fotografia.
Basti pensare anche ad una scena come quella dell'abbandono di Alfred: c'è un campo-controcampo meraviglioso in cui vediamo da una parte Alfred con un luce che gli dona colori chiari e con uno sfondo costituito da una finestra da cui si vede il giardino, il sole, la vita in un certo senso... e dall'altra parte abbiamo Wayne con una luce fredda che da al suo volto dei forti contrasti di tono e colori scuri, dietro di lui la parete blu-schifo monocolore e abbastanza in ombra. Tutto questo è perfettamente in linea con il discorso che affrontano e con la situazione in cui si trovano.
Ecco, credo sia tutto.
P.S. Evviva Christian Bale...