Cravenroad7

e che ti importa della maggior parte delle persone? alla fine l'importante è che tu trovi musica che ti piace, e alla fine oggi è molto più facile accedere a qualunque tipo di musica, mentre in passato o ti beccavi la minestra mainstream o ti sentivi a ripetizione le due cassette che tenevi.

Mah negli anni 90 c'erano i Take That, i Backstreet boys, gli Ultra che non è che siano meglio di adesso o più originali.
Che poi sulla parola originalità ci sarebbe da stendere papiri e papiri di pagine.

Ad ogni modo il problema della musica è proprio percettivo. Sino a quando verrà considerato mero intrattenimento, non potremo aspettarci nulla di diverso. La musica bella - ma quella che lo è per davvero - è una nicchia nella nicchia. Le cose stanno, e son sempre state così. Negli anni '70 il Banco o gli Area erano sconosciuti e cedevano il passo ai Sanremesi dell'epoca, che non è fossero tanto meglio di quelli di oggi. Anzi, a livello tecnico erano esibizioni piuttosto imbarazzanti.
Se poi vogliamo fare un discorso di valore assoluto ed oggettivo le cose diventano ancora più "sensibili" e delicate.

Non lo vedo come una limitazione.Se uno deve fare del nuovo come si fa oggi, meglio ispirarsi al passato.
Detto ciò evito commenti particolareggiati poiché Amy si destreggiava fra anni 50/60 con naturalezza sospetta.
Il mio parere sulla musica ( SIGH ) di oggi la conoscete. Altro da aggiungere non ho.

E infatti chi ha detto che è una limitazioneeeee :pppp Amy era davvero speciale, è anche nel mio cuoricino, mica solo nel tuo!

ma perchè si pensa che la musica di una volta era meglio?
c'erano gruppi o cantanti decenti mediocri 10 20 30 anni fa come ora.
e mi metto pure io nel calderone perchè certe volte mi viene da dire "ah come era bella la musica di una volta".

Perchè gruppi come i Pink Floyd, i Doors, I Beatles, i Led Zeppelin, gli Iron Maiden, e cantanti come Sinatra, Aretha Franklin, Ray Charles, oggi te li sogni di notte. Per non parlare della libertà creativa.

se voglio ascoltare un po' di musica mentre sono al pc uso youtube, tenendolo in una scheda a parte così nel frattempo posso navigare fra forum e quant'altro.
la radio non l'ascolto quasi mai, se capita in macchina, ma il più delle volte si preferisce inserire un CD, e mi va benissimo.
per la cronaca, di CD miei ne ho solo 8:

-taylor swift
-avril lavigne
-metallica
-iron maiden
-R.E.M.
-bob dylan
-dire straits
-cristiano de andrè

di cui sono il primo è originale.
la verità è che con la musica sono molto accomodante, mi piace ascoltare di tutto senza farmi problemi, senza distinzione fra vecchio e nuovo, fra musica commerciale e minoritaria, purchè si tratti di buona musica.

Seee vabbé dai!
Oggi di problemi legati alla libertà creativa non ne esistono proprio! Anche le stesse major sono più flessibili di prima. Per non parlare di tutte le tantissime realtà di gruppi che riescono a fare la propria musica grazie a piccole e medie etichette, internet, autoproduzioni, e quant'altro.

Poi, sul fatto che certi gruppi sono irripetibili, va bene siamo d'accordo: non potranno mai esserci dei nuovi Beatles o Led Zeppelin. Come avevo già detto in altre discussioni, loro hanno avuto la "fortuna" di essere i primi; dopo sessant'anni fare musica con lo stesso impatto dei Pink Floyd è oggettivamente impossibile, ma questo non esclude l'esistenza di musicisti altrettanto bravi che fanno ottima musica. Basta contestualizzare le cose per evitare di non escludersi alle bellissime cose che si fanno, dal cinema alla musica. Se no non avrebbe senso continuare a seguire le proprie passioni.

Nella musica, inoltre, sono convinto che bisognerebbe tornare a sostenere gli artisti che ci piacciono, comprando dischi e andando ai concerti, se no poi non possiamo lamentarci che non c'è più nulla a giro.

Hai ragione circa gli strumenti creativi, e qui la Strega è manchevole perché ha errato la propria descrizione di pensiero, non su ciò che viene creato.
Spero di spiegarmi: è come se un pittore avesse fra le mani tutti gli strumenti creativi che esistono oggi, ma la sua idea di creazione si limitasse, ad esempio, alle nature morte perché vendono.
Oggi la musica ha migliaia di modi, anche indipendenti, per diffondersi e creare, ma riesce a creare poco o niente perché chi usa tali strumenti ha ossessiva l'idea del successo facile, della canzonetta commerciale e da bimbo minchia, del apparire invece che l'essere. Perché anche la provocazione è diventata costruita, e confezionata da orpelli eleganti ma fasulli.
La diffusione dozzinale, tarpa le ali a chi è realmente creativo, poichè lo imbriglia in un prodotto pre confezionato e masticato e pre digerito. Poi vi sono eccezioni ( Amy su tutte...ma qui mi dite che sono di parte e lascio cadere...) ma come tali non fanno che confermare la regola.

Questo è un argomento stra-citato, riciclato ed assai discusso in ogni dove e ad ogni fine-ciclo di un'epoca.
E come tale è assai ambiguo e difficile uscirne senza luoghi comunissimi o spartigianate nostalgiche .

Dal mio punto di vista, la musica di questi tempi offre molte alternative interessanti al (presunto)mainstream massiccio imposto da radio, tv, ed altri canali ultrapopolari di diffusione lobotomizzante...specie adesso che la vendita del disco in sè per sè è quasi un' appendice collaterale non dovuta .
Gente che sa ancora produrre musica di alta qualità e che si può reperire curiosando/assaggiando un po' di tutto sulla rete. Prima di trovare il proprio gusto soddisfatto.
Artisti poliedrici e dotati che hanno guadagnato visibilità uscendo dai canali assuefatti di massa per sgusciare in quello della singola segnalazione, a catena .

Detto questo, bisogna ammettere che questo pullulare di disponibilità, oltre ad essere un po' disorientante, nella maggior parte dei casi...non lascia presagire nulla al di là del "corto respiro".
Cosa intendo

Che non è oramai più tempo per i fenomeni di lunga durata. Gente con oltre 20anni di carriera che "forma", ispira, condiziona generazioni e che lascia un impatto nella Storia della Musica - con tutte le majuscole di dovere .
Non sto parlando solo degli ovvi brucia&fuggi pop, ma anche di tutte le band rock sbucate dopo l'ultima esplosione dei '90s.
Non esiste un movimento di idee, e neanche uno di musica dall'impatto storico. E non parlo di discepolismi o scuole di pensiero.
Tanti singoli sparsi. Tanti b-sides interessanti di un "lato" principale che non c'è.
Si coltiva la propria passione sapendo che rimarrà in un vasetto da balcone .
Ed è già tanto perchè campare di musica "vera" è sempre più difficile.
Molti snobbano il mainstream come tutte le volpi a corto d'uva .
Altri sanno che non arriveranno mai a smuovere folle oceaniche per oltre un pajo di album, e si accontentano modestamente di agitare le acque finchè ce n'è.
Come è legittimo che sia, beninteso .
Però manca quella sana follia esaltata/-ante che portava ad esplodere nel "fenomeno" e costruirsi gli attributi per restarci, a lungo. Per incidere e dire la propria .

Un esempio a pelle.
Quattro anni fa sono andato ad un concerto dei R.E.M a Napoli - loro ultimo Euro-tour, prima dello scioglimento, tra l'altro. Ma mica lo sapevo...

Per la prima volta in vita mia - non frequentando i concerti di Antonacci o Ramazzotti - ho assistito ad una scena illuminante :
Molta della gente sul prato era allegramente bi-generazionale. Padri-fan che portavano i figli-fan al concerto rock degli "idoli" di entrambi. Per passare una serata di buona musica insieme.
Mi sono quasi commosso se non fosse che zompavo fino a rompermi la collottola .

Ecco, è questo quello che intendo per "ampio respiro".
Adesso come adesso sfido chiunque a pensare una band nata dopo il 2000 che abbia in prospettiva la possibilità di riempire stadi con 2 o più generazioni di fan presenti, anche dopo 30anni di carriera, con tutti gli alti e bassi di prassi, ma sempre con un nome-identità artistica di gran impatto da difendere e tenere sul vivo.
Dai '60 ai '90 c'è sempre stato chi ha saputo crearsi questa possibilità (v. Rolling Stones, Led Zeppelin, Deep Purple, Pink Floyd Queen, Metallica, Cure, U2, Nirvana, Radiohead, Muse)

Adesso no.
E non è un caso.

ALOHA

Però non demoliamo così la musica attuale dai..

un tempo non avevano i Tool, i Pearl Jam, i Nirvana (quelli non li abbiamo più nemmeno noi purtroppo), i Rammstein, Mark Lanegan, personaggi come Trent Reznor, Marilyn Manson o Rob Zombie, non avevano gli straordinari e versatili Motorpsycho, i Kyuss e sicuramente dimentico molti altri validi artisti.
in italia non avevamo Vinicio capossela, i Bluvertigo, i Subsonica, i Marlene Kuntz, Elio e le storie tese e anche qui dimentico altra gente.

Insomma, negli anni '60 - '70 c'era più creatività, più professionalità e meno fredda tecnologia... però se uno sa cercare trova anche ora OTTIMA musica.

fino a dieci anni fa usciva buona musica come in passato. sono proprio gli ultimi dieci anni che mi hanno messo tristezza.

e ti lamenti?

no, infatti!

criticavo il fatto che anche in italia avevamo musica migliore in passato...
non è vero!

anche perchè in passato in italia la musica migliore era prettamente nel prog.. non nel "mainstream".

Speriamo proprio che non capiti più, perchè di solito questi eventi con cariatidi sul palco hanno un alone funereo che mi mette tristezza.
A parte il Boss ovviamente, che resta un mistero contro natura.