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 Oggetto del messaggio: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 4:32 pm 
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Dunque, con "Epidemia aliena" si è concluso il primo anno post-300, che coincide anche col ventiseiesimo anno di vita del personaggio.
Tiziano Sclavi, nella sua discussa "lettera al popolo" pubblicata sul 300, definì il traguardo come un "buon inizio. Una partenza incoraggiante per il futuro", definendo Dylan "in buone mani", nonostante il suo mal celato abbandono definitivo al personaggio (nessuno di noi ha dato credito a quelle parole in cui affermava "chissà, prima o poi tornerò a scrivere qualcosina", anzi i toni furono particolarmente accesi contro questa uscita che risuonava un pò come una presa per i fondelli)
A parte tutte queste considerazioni, il primo anno di questo "nuovo inizio" si è concluso, quindi si potrebbe cominciare a tirare due somme, limitando il campo alla sola serie regolare (che poi è quella che più conta).

Immagine

Ai testi si sono susseguiti 8 autori:
al comando il curatore Gualdoni, con 3 albi (Il museo del crimine, L'autopsia, Epidemia aliena);
seguono con 2 storie a testa Ruju (L'imbalsamatore, Io il mostro) e Di Gregorio (Il divoratore di ossa, Terrore ad alta quota);
tutti gli altri cinque autori hanno 1 albo ciascuno: Mignacco (Il delitto perfetto), Marzano (Il baule delle meraviglie), Accatino (L'assassino della porta accanto), De Nardo (La dea madre), Recchioni (Il giudizio del corvo).

Ai disegni invece, e qui chiedo conferma agli statistici del forum, credo che questo sia stato un anno da record: ben 12 disegnatori diversi si sono avvicendati nei 12 mesi, un en plein mai visto prima, grazie anche a 3 esordi e un "ritorno dal passato remoto".
Questa la lista dei disegnatori in ordine d'uscita: Piccatto :| , Brindisi :P , Casertano :wink: , Bigliardo :wink: , Mari :wink: , Cossu :cry: :? , Gerasi :P :o :3 , Nizzoli :wink: , Saudelli :| , Freghieri :wink: , Caluri :P , Dell'Uomo :P :P .

Veniamo al sodo.
Questo il mio parere personale: un anno positivo.
Un capolavoro, un'ottima storia, quattro tra il buono e il molto buono, quattro a cavallo della sufficienza, una sotto la sufficienza ed un solo vero disastro (ma quello ormai è immancabile, qui ci va di lusso che ce n'è stato solo uno!)
Troppo buono? Può darsi.....si vede che mi accontento facilmente!

Partendo dal basso, credo che possiamo trovarci tutti d'accordo nel sancire come "disastro dell'anno" la ciofeca firmata Marzano (sempre lui...sarà un caso?) "Il baule delle meraviglie": l'ennesimo pseudo-fantasy, con creature improponibili, maledizioni penose e tutta quella serie di elementi che hanno dato vita al filone delle ciofeche di cui è tristemente ricca la serie di Dylan da diversi anni a questa parte; non aiutano di certo i disegni del solito Cossu, che non necessitano spiegazioni: dopotutto è proprio Cossu il disegnatore principale del suddetto filone (povero lui!).
"Il divoratore di ossa" parte bene ma poi si affossa totalmente nel finale con l'uscita del Ghoul (è un tipo di soluzione che ho sempre detestato in Dylan, quando per risolvere i casi gli autori tirano fuori dal cilindro improbabili creature di chissà quale mitologia); 5 è il massimo che mi sento di dargli.

Da qui in avanti, di albi veramente brutti non ce ne sono più stati; risalendo la mia personale classifica, ci sono quattro albi che in un modo o nell'altro, la sufficienza l'hanno strappata, ma non molto di più per vari motivi, vuoi perchè mi crollavano nel finale o perchè li ho trovati meno interessanti di altri nel loro complesso.
Questo gruppetto comprende: "L'imbalsamatore", "L'autopsia" e "Terrore ad alta quota", che sono tutte tre ad un livello di sufficienza o qualcosina di più (belle per esempio le ultime 2 pagine de "L'autopsia", in "Terrore ad alta quota" si rispolvera un bel nemico di Dylan, che però Di Gregorio aveva già usato ne "Il passo del gambero" in un maxi di tanti anni fa, "L'imbalsamatore" l'ho trovata buona per 3/4 ma priva di pathos nelle ultime pagine). Si stacca leggermente nel quartetto "Il museo del del crimine", un pò per il sistema delle micro storie inserite all'interno della trama principale ed "interpretate" da Dylan stesso, un pò anche perchè va a riprendere il Dylan poliziotto di Scotland Yard; e poi c'è Mari che nobilita il tutto col suo tratto.

Salendo ancora c'è un secondo blocco di quattro albi che viaggiano su livelli alti, dal 7 in su;
"Io, il mostro" ci dimostra ancora una volta quanto sia bravo Ruju se ci si mette davvero, stessa cosa vale per Freghieri ai disegni, che se non va di furia come purtroppo sembra fare spesso, sforna tavole che è un piacere vedere e rivedere. La storia calerà un pò in fondo, è vero, però m'è parsa parecchio intensa nel pathos e nella descrizione della follia e della disperazione dei personaggi coinvolti; insomma, 7 pieno.
De Nardo è tra gli autori più controversi dello staff: quando scrive fantasy o affini (genere che predilige) crolla miseramente, quando esplora altre tematiche, crea dei veri gioielli! Lo aveva già fatto anni fa con "Il gran bastardo", ha fatto il bis quest'anno con "La dea madre", una sorta di Suspiria infarcito di tette e culi splendidamente resi in immagini dal quasi esordiente Nizzoli (aveva già fatto Dylan su un Color Fest). 7 e mezzo.
Ed eccomi arrivare al tanto discusso albo del mese, quel "Epidemia aliena" che ha spaccato il forum fra chi lo ha detestato e chi invece si è divertito a leggerlo, trovandoci un gusto retrò grazie (soprattutto) al ritorno ai pennelli di una firma "storica" per Dylan, Luca Dell'Uomo (che è vero che ha fatto solo due albi, ma comunque erano due albi del primo anno di vita del personaggio...anche Trigo ha fatto solo 3 albi, ma per questo non vogliamo considerare storico per Dylan uno che ha disegnato il numero 2, "La bellezza del demonio" e "Vivono tra noi"?); comunque sia, quello che penso su "Epidemia" l'ho già detto nel topic dell'albo e non voglio trasportare la stessa discussione in questo che vuol essere un ripasso dell'anno appena trascorso. Per me questa storia di Gualdoni si prende un bel 7 e mezzo.
Terzo posto per la "sorpresa dell'anno", a firma Mignacco: "Il delitto perfetto" è una gustosa variazione sul tema dell'albo scomposto in più episodi, e tanto fu il divertimento nel leggerla da decretarne un successo largamente condiviso dal forum; e poi con Brindisi ai disegni diventa tutto più facile. 8 pieno.

Per finire, arriviamo all'olimpo, a due albi veramente ben fatti, che hanno nettamente spaccato la nostra opinione e creato diatribe e discussioni a non finire.
Grandissimo ritorno per Recchioni sulla serie regolare con "Il giudizio del corvo", un omaggio a "Saw" rivisitato in chiave dylandoghiana...o forse sarebbe più corretto dire Recchioniana! Una game-story che prende dall'inizio alla fine, col ritorno di un personaggio ideato dallo stesso Recchioni alla sua prima apparizione sulle pagine di Dylan; molto buoni anche i disegni di Caluri. Per farla breve, un albo che si è meritato pienamente il mio Ottimo.
Inevitabilmente in testa alla mia classifica non poteva che trovarsi quello che senza mezzi termini ho definito (e continuo a definire) un capolavoro assoluto della serie, lanciandomi in un paragone che scatenò non poche polemiche nel topic dell'albo (lo definii "il nuovo Memorie dall'invisibile"); sto parlano ovviamente di "L'assassino della porta accanto", albo a cui continuo a dare 10 e lode senza troppi pensieri (QUI potete trovare quella che fu la mia recensione), scritto da un ispiratissimo Accatino e disegnato (anzi, diciamo dipinto) da un grandissimo Gerasi, che ha battezzato come meglio non poteva il suo esordio sulle pagine di Dylan Dog (se dico che in alcune pagine mi ha ricordato l'Ambrosini de "Il lungo addio" che dite, mi prendo un'altra valanga di pernacchie?! :lol: ).
A memoria mia, credo sia stato l'albo che ha in assoluto diviso di più i lettori, fra gli acerrimi nemici che gli hanno giurato eterno odio e che lo mettono spietatamente in fondo ad una qualsiasi classifica si possa fare (grazie a questo albo sembra che anche "Un mondo sconosciuto" possa avere delle chance di rivalutazione storica...) e quelli che invece lo hanno amato alla follia fin dalla prima lettura (schiera di cui faccio fieramente parte); 46 pagine di discussioni, litigate, pareri contrastanti e quasi offese, un numero record di 149 voti nel sondaggio (di cui 69 ottimi, e anche questo è numero record assoluto, con buona pace per i 7 insufficienti...). Insomma, nel bene e nel male, un numero che è già parte della storia del personaggio, e visti gli ultimi anni, è cosa non di poco conto.

Dunque, riducendo ai minimi termini le mie considerazioni, questa è la mia classifica:

1°) "L'ASSASSINO DELLA PORTA ACCANTO" - Accatino/Gerasi - 10 e lode :o :o :o
2°) "IL GIUDIZIO DEL CORVO" - Recchioni/Caluri - 9 :o :o
3°) "IL DELITTO PERFETTO" - Mignacco/Brindisi - 8 :o
4°) "EPIDEMIA ALIENA" - Gualdoni/Dell'Uomo - 7 e mezzo abbondante :P
5°) "LA DEA MADRE" - De Nardo/Nizzoli - 7 e mezzo :P
6°) "IO, IL MOSTRO" - Ruju/Freghieri - 7 :P
7°) "IL MUSEO DEL CRIMINE" - Gualdoni/Mari - 6 e mezzo :wink:
8°) "TERRORE AD ALTA QUOTA" - Di Gregorio/Bigliardo - 6+ :wink:
9°) "L'AUTOPSIA" - Gualdoni/Saudelli - 6 :|
10°) "L'IMBALSAMATORE" - Ruju/Piccatto - 6- :|
11°) "IL DIVORATORE DI OSSA" - Di Gregorio/Casertano - 5 :cry:
12°) "IL BAULE DELLE MERAVIGLIE" - Marzano/Cossu - 3 :? :?


A conti fatti, forse non sarà un "nuovo inizio" come detto dal Sommo Sclavi nella sua letterina di circostanza, però mi pare che una risalita del livello della serie si possa cominciare a vedere.

Voi cosa ne pensate?


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Aggiungo in extremis la classifica delle copertine di Angelo Stano:

Immagine Immagine Immagine Immagine

Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine 10° Immagine 11° Immagine 12° Immagine

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Toh, un "gruppo sondaggi" su Facebook!
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Ultima modifica di Bo.82 il mar set 11, 2012 5:53 pm, modificato 20 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 4:58 pm 
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Io noto come il fuggi fuggi che era stato preventivato da parte degli utenti del forum, in realtà non ci sia stato.

E ci sono stati albi ottimi (Il giudizio del corvo, n. 311), buoni (Il delitto perfetto, La dea Madre, l'Imbalsamatore), originali diciamo (L'assassino della porta accanto). Insomma la qualità non mi sembra scesa rispetto a quello che era prima, considerando che la serie pre-300 fu pessima.

E nel 313 avremo la Barbato. Insomma non è questo disastro, certo è che che gli autori bravi fanno la differenza.

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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 5:53 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 5:36 pm
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ecco le mia personale classifica di gradimento:

01- "LA DEA MADRE" - De Nardo/Nizzoli - 8
02- "IL DELITTO PERFETTO" - Mignacco/Brindisi - 7
03- "IL MUSEO DEL CRIMINE" - Gualdoni/Mari - 7
04- "IL DIVORATORE DI OSSA" - Di Gregorio/Casertano - 6,5
05- "L'IMBALSAMATORE" - Ruju/Piccatto - 6,5
06- "TERRORE AD ALTA QUOTA" - Di Gregorio/Bigliardo - 6
07- "IL GIUDIZIO DEL CORVO" - Recchioni/Caluri - 5
08- "IO, IL MOSTRO" - Ruju/Freghieri - 5
09- "L'AUTOPSIA" - Gualdoni/Saudelli - 4
10- "EPIDEMIA ALIENA" - Gualdoni/Dell'Uomo - 3
11- "L'ASSASSINO DELLA PORTA ACCANTO" - Accatino/Gerasi - n.c.

non giudicabili in quanto non acquistati:

"IL BAULE DELLE MERAVIGLIE" - Marzano/Cossu

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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 5:55 pm 
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............ci saranno altri 100 numeri e poi sarà 400.
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Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 6:05 pm 
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Località: Milano
Craven ha scritto:

non giudicabili in quanto non acquistati:

"IL BAULE DELLE MERAVIGLIE" - Marzano/Cossu


Ma come, ti perdi questo capolavoro! Devi leggerlo assolutamente, come farai senza la maledizione del polifemo strabico?

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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 6:29 pm 
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Surv, sono amante del Trash e un po' autolesionista... ma non fino a questi punti!

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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 6:44 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
Più o meno mi ritrovo con la scala di valori di Bo, anche se 10 e lode non lo metterei neanche all'ottimo 'assassino della porta accanto', per tenere in prospettiva su un'unica scala i vecchi capolavori della serie. In ogni caso, più dei voti, contano i giudizi, direi.
Il problema è che io ormai degli albi accettabili non riesco più ad accontentarmi, un albo accettabile è uno che non presenta gravi difetti, ma io per non pentirmi di un acquisto ho bisogno di albi che ti incollino alla pagina, non semplicemente che si lascino leggere... per cui gli albi della serie regolare che davvero non mi sono pentito di aver letto sono giusto 4, l'assassino, il giudizio del corvo, il delitto perfetto e la dea madre, e solo il primo lo trovo davvero irrinunciabile. meglio di altre annate, ma con medie del genere comprare regolarmente la serie è fuori questione.

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Carnage - Teatro online
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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 6:54 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Questo topic mi ha fatto rendere conto che negli ultimi dodici mesi ho acquistato appena tre inediti.

Il delitto perfetto: me la ricordo poco, carina più nell'idea che nella sua realizzazione, se non sbaglio votai Accettabile e credo che il mio giudizio non cambierebbe se la rileggessi (cosa che non mi è mai capitato di fare dopo la sua uscita, ed è tutto dire).

L'assassino della porta accanto: ottimo esordio di Accatino sulla serie regolare, autore che reputo molto dotato nel padroneggiare il personaggio e che quindi spero di rivedere al più presto. La storia è molto buona nel complesso, forse data la situazione in cui versa la serie da diversi anni brilla più del dovuto e rischia una sopravvalutazione, ma meglio così che il contrario! :mrgreen:

Il giudizio del corvo: altra storia riuscita, credo di aver votato Buono. Recchioni è una garanzia, c'è poco da fare.

Quindi alla luce delle mie tre storie comprate in questo primo anno post-300 potrei dire che Dylan va alla grande :D


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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 7:40 pm 
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Iscritto il: mer giu 29, 2011 6:53 pm
Messaggi: 1406
Località: La Spezia
Bene è passato un anno dal 300.
Considerazioni:
in questi dodici mesi di fuori serie ho acquistato solo l'almanacco
In questi dodici mesi ho letto 10 albi della serie regolare: ho tralasciato il 306 e il 312
In questi dodici mesi ho comprato 8 albi.: mi son fatto prestare (e ho restituito subito il 309 e 310)

La storia migliore è di un ispirato Roberto Recchioni che ci fa ancora apprezzare il fumetto con il suo "giudizio del corvo". Recchioni tra l'altro scrive un' altra storia leggibile: "L'eliminazione" sull'Almanacco insieme al compare Mauro Uzzeo.

Il peggiore è Giovanni Gualdoni con "Il museo del crimine" :?

TUTTO SOMMATO:

L'imbalsamatore 5 :|
Il delitto perfetto 6 :dito:
Il divoratore di ossa 5 :|
Terrore ad alta quota 5 :|
Il museo del crimine 2 :?
Il baule delle meraviglie NL :3
L'assassino della porta accanto 6 :dito:
La dea madre 6 :dito:
L'autopsia 3 :mrgreen:
Io, il mostro 5 :|
Il giudizio del corvo 7 :wink:
(l'eliminazione 6,5 :wink: )

-----

In quanto a disegni il capolavoro grafico è di Nicola Mari nel "museo del crimine" e di Sergio Gerasi nell'"assassino della porta accanto, il disastro di Luigi Piccatto ne "l'imbalsamatore".

Piccatto 4 :cry:
Brindisi 8 8-)
Casertano 7 :wink:
Bigliardo 7 :wink:
Mari 9 :P
Gerasi 9 :P
Nizzoli 7 :wink:
Saudelli 5 :|
Freghieri 6 :dito:
Caluri 7 :wink:

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Gioco delle citazioni XXII EDIZIONE: Medaglia di bronzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: lun set 10, 2012 7:48 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
Premesso che non ho ancora letto la storia di questo mese, le mie preferite di questo lotto di mensili sono "L' assassino della porta accanto" e "L' imbalsamatore", con una nota di merito a "Il delitto perfetto" per l' originalità del soggetto.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: I° anno post-300: considerazioni e pareri. Dite la vostra!
MessaggioInviato: mar set 11, 2012 3:40 pm 
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Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm
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Località: Viareggio
the Imp ha scritto:
Più o meno mi ritrovo con la scala di valori di Bo, anche se 10 e lode non lo metterei neanche all'ottimo 'assassino della porta accanto', per tenere in prospettiva su un'unica scala i vecchi capolavori della serie.


Straquoto in pieno questo ragionamento, che è sensato e giusto, però io sono del parere che ci possano essere dei 10 e lode di diverso peso tra loro; cioè, è ovvio che il 10 e lode che dò a "Il castello della paura"/"La Dama in Nero", o a "La casa degli uomini perduti", o ancora a "Memorie dall'invisibile" abbia un peso maggiore rispetto a quello che do a questo albo; però riterrei ingiusto non dare più un certo tipo di voto perchè ormai non ci possono essere più albi del livello di quelle mitiche storie di tanti anni fa.
Non so se sono riuscito a spiegare qual'è il mio modo di vedere....mi sto rileggendo proprio ora prima di pubblicare il post e non c'ho capito una mazza pure io che l'ho appena scritto!!! :lol:
Vabbè, comunque ci sono casi "post-epoca d'oro" in cui il massimo dei voti lo vedo calzare a pennello: dopotutto per me "L'assassino della porta accanto" contende a "Necropolis" lo scettro di "Miglior albo non sclaviano di sempre", come potrei dargli di meno?!

Per il resto trovo interessante quanto siano distanti i giudizi fra noi (perlomeno guardando quelli che hanno detto la loro fino ad ora) riguardo questa annata!

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Località: I T A L I A
Ottimo articolo, da leggere a futura memoria...

Cita:
Una buona fetta di lettori associa l’uscita di scena di Tiziano Sclavi all’abbandono del genere splatter-slasher dalle storie dell’indagatore dell’incubo.

Ciò è dovuto ad una dichiarazione dell’autore rilasciata in un’intervista in cui affermava che i suoi gusti erano mutati e di conseguenza non gradiva più lo splatter. Altri invece, che considerano “i primi 100”dei capolavori, arrivano addirittura a pensare che li abbia scritti tutti Sclavi, o quasi. Come abbiamo constatato suoi sono 55 albi/100. Per info più precise potete rileggere l’articolo “L’IMPRONTA SCLAVI” cliccando qui.
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In linea generale l’impronta Sclavi è sempre molto marcata.

Ormai la leggenda che ruota attorno a questo autore ha condotto i lettori a pensare che la fine dello splatter, e il conseguente cambio di rotta, decorra dal n. 101 quando invece va tenuto presente che la collaborazione attiva del Tiz perdura almeno sino al 2007, con l’ultimo numero sceneggiato, il 250.

In effetti le scelte di una casa editrice molto raramente vengono comunicate ai lettori. Ciò probabilmente per evitare allarmismi e rischiare di perdere parte delle vendite.

Capita sovente che la svolta avvenga in maniera graduale, per accompagnare chi legge verso nuove tendenze.

Otteniamo notizie più precise dagli addetti ai lavori che rilasciano interviste suoi quotidiani. Da una lettura attenta delle loro dichiarazioni è possibile intuire le politiche editoriali.

Queste “decisioni”, prese dalla Direzione, probabilmente anche con la consulenza dell’autore, hanno condotto un personaggio dei fumetti, nato in un contesto di innegabile matrice horror, a divenire una sorta di “eroe delle critiche sociali”. Discutibili e curiose alcune teorie di una nota autrice che ha dichiarato, anch’essa in un’intervista, che l’horror era un “pretesto” per il fumetto Dylan Dog.

Per almeno i primi 5 anni di vita l’horror non era assolutamente un pretesto, era il nucleo indissolubile di tutte le storie. Solo in seguito, attorno al 1991, nella Redazione della “Bonelli” cominciava a tirare aria “grama” per lo splatter. Eppure a quel tempo Sclavi occupava ancora il suo ruolo di autore e supervisore della serie. Personalmente parlerei di nuove tendenze e di censura indotta ma non di mutamento di “gusti”.

La conferma che lo splatter seguita a piacere nonostante non faccia più “tendenza” o comunque incuriosisca, anche chi non ha particolare predilezione per questo genere, la si ha buttando l’occhio verso le serie tv di recente fattura.

Nel 1991, a giugno, mentre nelle edicole italiane usciva il n. 57 “RITORNO AL CREPUSCOLO”, il Direttore Generale della “Sergio Bonelli Editore”, DECIO CANZIO, partecipava con un intervento molto “acceso” alla rubrica “TUTTO LIBRI” edita sul quotidiano “La Stampa” n. 755 del 25.06.1991.

Vi rammento che Decio Canzio ha occupato il ruoro di Direttore Generale dagli anni ’80 sino al dicembre del 2006, sostituto in seguito da Sergio Bonelli. Attualmente il Direttore Generale è Davide Bonelli.

Di seguito riporto una porzione dell’articolo originale ripreso dal n. 755 de “La Stampa”.

Cita:
VOGLIA DI FUMETTI DA DYLAN DOG A PRATT

Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo, stupisce ancora. Da pochi giorni è diventato un videogame: gli oltre 800 mila fedeli lettori potranno d’ora in poi misurarsi con i suoi nemici occulti, in un universo virtuale ricreato sul computer di casa.

Vedi anche “DYLAN DOG E LA SIMULAZIONE INTERATTIVA” cliccando qui

Ma non è l’unica novità dell’editore Bonelli: il vulcanico padre di Tex ha appena mandato in edicola Nathan Never che, secondo i tre autori, Antonio Serra, Michele Medda e Giuseppe Vigna, passerà in rassegna tutti i temi della fantascienza. Quali sono le altre novità in edicola e in libreria? A sentire gli addetti ai lavori sembra che sia più prudente domandarsi: c’è, in realtà, qualcosa di nuovo? Le polemiche approdate in Parlamento, sui fumetti «diseducativi», avevano indicato come tendenza dominante l’horror esasperato, lo «splatter»: squartamenti, delitti atroci. Ma il fenomeno sembra declinare. Le riviste «splatter», dopo i primi entusiasmi, si sono attestate su una media di 10-15 mila copie. Decio Canzio, uno degli artefici del successo di Dylan Dog, è risoluto: «Nell’ultimo anno non si è visto niente di nuovo. Il boom dello “splatter” è soltanto l’emblema della crisi in cui il fumetto italiano si dibatte da anni». C’è modo di uscirne? «Si tratta di convincere la gente a spendere quelle 2 o 3 mila lire continua Canzio – insomma, offrire qualcosa di più dei telefilm americani. Ci vogliono sceneggiature di alto livello, magari anche impegnate, critiche verso la società. Ma il tutto con eleganza. Il fallimento delle riviste “splatter” è dovuto, troppo spesso, alla mancanza di ironia». Morte dello «splatter», allora? Forse è ancora presto per parlarne. Certo è che qualcosa si muove: in febbraio Gore scanners, rivista specializzata nel settore, ha chiuso i battenti dopo sette numeri, e alla «Internazionale Ediperiodici» spiegano: vendite troppo scarse. Profondo rosso, ultimo nato tra gli albi horror, ha preferito puntare sul «classico», a cominciare dalla scelta del padrino, Dario Argento. Tira 60 mila copie al mese e gode buona salute. La sua tendenza è relativamente «soft». Dice Massimo Moscati, coordinatore: «Lo “splatter” è troppo violento. Noi, con Dario Argento, siamo per l’horror tradizionale. C’è un ritorno ai classici americani e italiani degli Anni 60». Per Luciano Secchi, alias Max Bunker, uno dei padri del fumetto italiano Anni 60-70, i tempi sono cambiati: «Quando uscirono i miei Kriminal e Satanik fu una svolta. La gente era stufa dell’eroe tradizionale che non mangiava mai, non beveva mai, non faceva mai l’amore. Poi venne Alan Ford che interpretava un’altra esigenza, quella della satira sociale. Però, non sempre si riesce a sfruttare i momenti. Ora non c’è niente di nuovo. Lo “splatter”? E’ come il fumetto pornografico. Ha un suo pubblico che non aumenta né diminuisce. Non può mirare a tirature elevate». E il recupero dei fumetti «classici»? Alan Ford è ogni mese in edicola ormai da vent’anni. «E’ vero – continua Secchi – e vende bene. Solo che “bene”, oggi, significa la metà rispetto a quindici anni fa». Il recupero dei classici è una tendenza innegabile. Vendono bene I fantastici quattro, Linus, rispuntano, aiutati dal cinema, Batman e Dick Tracy. Torna Tiramolla: «Nessuna novità – conferma Fabrizio Melegari, direttore responsabile -, tutto quello che si può fare oggi è migliorare la qualità di fumetti già presenti. Con Tiramolla lavoriamo molto sul colore elaborandolo al computer per avvicinarci agli effetti cromatici della tv. Non è vero che i ragazzini adorano le teste spiaccicate. E’ stato un interesse gonfiato dai mass-media». Quando si parla di qualità vengono subito in mente i fumetti in libreria, quelli «d’autore».

Pagina 10 (25.06.1991) TuttoLibri – numero 755 © La Stampa – Tutti i diritti riservati


Dall’ articolo di cui sopra possiamo definire l’imminente futuro che attendeva l’allora indagatore dell’incubo. Diverrà il nuovo “indagatore sociale”e le motivazioni sono le seguenti:

■le polemiche approdate in parlamento sui fumetti diseducativi indicavano lo splatter come genere da monitorare e da disincentivare. Figuriamoci che lo scrupoloso e conservatore Sergio Bonelli non avrebbe immediatamente allertato la sua Redazione affinchè venissero bandite scene troppo cruente dagli albi. “L’artigiano dei fumetti” era in primis un imprenditore vigile;

■lo splatter è indicato come prossimo al declino e addirittura definito dal Direttore Generale della “Bonelli” “l’emblema della crisi in cui il fumetto italiano si dibatte da anni”. In buona sostanza Canzio prende le distanze come a voler significare che, nei fumetti dell’editore milanese, quel “genere in imminente declino”sia assente. Questa dichiarazione è alquanto discutibile;

■Canzio propone come alternativa, o cura al male procurato dal “gore”, l’acquisto di albi Bonelli, non lo dice espressamente ma questa frase penso lasci poco spazio a dubbiose interpretazioni: “Si tratta di convincere la gente a spendere quelle 2 o 3 mila lire, insomma offrire qualcosa di più dei telefilm americani” e aggiunge il sugo di tutto il discorso: “Ci vogliono sceneggiature di alto livello, magari anche impegnate, critiche verso la società. Ma il tutto con eleganza. Il fallimento delle riviste “splatter” è dovuto, troppo spesso, alla mancanza di ironia”.

“La Stampa” conclude con: “Morte dello splatter allora? Forse ancora presto per parlarne”.



A gran voce potremo oggi rispondere: SI, morte dello splatter ormai.

Ci tengo a far presente che avete letto un articolo datato 1991. Ancora adesso, a distanza di oltre 20 anni, non esiste blog o forum in cui non si legga di lettori che discutano sul perchè abbiamo un Dylan Dog molto diverso da allora.

Le parole di Canzio sono inequivocabili e le caratteristiche del nuovo investigatore di Craven Road delineate.

Dylan Dog, “con eleganza e senza mancare di ironia”, sarebbe divenuto un eroe di carta il cui futuro ruolo era di “fare critiche verso la società”.

Perntanto un poco di Sclavi, l’elemento grottesco, molto di Bonelli, assenza di scene splatter, e probabilmente parecchio di Canzio, il “social detective”.

Gli sceneggiatori sono semplicemente divenuti un tramite di questa svolta decisa a tavolino dalla Direzione “Bonelli”. E chi meglio di Paola Barbato avrebbe potuto interpretare il nuovo Dylan Dog meno maschilista e più sociale?

Nell’articolo “VOGLIA DI FUMETTI, DA DYLAN DOG A PRATT” si accenna a un momento in cui la nuova tendenza era quella di fare satira sociale. Un’operazione svolta anni prima dell’avvento di Dylan Dog da un commesso di uno scalcinato negozio di fiori in quel di New York. In tal senso potrei definire il ruolo dell’attuale Dylan Dog emulo del personaggio di Max Bunker.

Si accenna poi al “recupero dei classici” come alternativa allo splatter. Sclavi è stato in grado di unire citazioni ai classici condite da scene splatter che mai conducevano al disgusto del lettore.

Non si può quindi negare che Dylan Dog, almeno al suo esordio, rientrava in un genere tanto scomodo quanto negato.

Pertanto a mio avviso la svolta contro lo splatter è stata voluta dalla Direzione della “Sergio Bonelli Editore” e non è addebitabile semplicemente al mutamento dei gusti del suo autore. Un autore che da anni ha lasciato la sua “creatura” nelle mani talvolta poco entusiaste dei suoi nuovi scrittori, i quali si sono adeguati alle nuove tendenze e concedetemelo, si sono resi commercialmente adeguati tanto quanto la maggioranza dei disegnatori.


Fonte:
http://www.dylandogdiary.it/2012/08/lep ... tagonisti/


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Bo.82 ha scritto:
Per il resto trovo interessante quanto siano distanti i giudizi fra noi (perlomeno guardando quelli che hanno detto la loro fino ad ora) riguardo questa annata!


il mondo è bello perchè AVARIATO! ;)

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Premesso che non ho ancora preso l'albo del mese "L'assassino della porta accanto" e "Il giudizio del corvo" sono delle buonissime storie, seguite da "Il delitto perfetto", "L'imbalsamatore" e "La dea madre". Deluso molto da "Terrore ad alta quota" e "Il museo del crimine". Per il resto albi più o meno leggibili e un finale sbagliatissimo in "Il divoratore di ossa".
Quindi tutto sommato sono soddisfatto fino ad ora.

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