Dunque, con "Epidemia aliena" si è concluso il primo anno post-300, che coincide anche col ventiseiesimo anno di vita del personaggio.
Tiziano Sclavi, nella sua discussa "lettera al popolo" pubblicata sul 300, definì il traguardo come un "
buon inizio. Una partenza incoraggiante per il futuro", definendo Dylan "
in buone mani", nonostante il suo mal celato abbandono definitivo al personaggio (nessuno di noi ha dato credito a quelle parole in cui affermava "
chissà, prima o poi tornerò a scrivere qualcosina", anzi i toni furono particolarmente accesi contro questa uscita che risuonava un pò come una presa per i fondelli)
A parte tutte queste considerazioni, il primo anno di questo "nuovo inizio" si è concluso, quindi si potrebbe cominciare a tirare due somme, limitando il campo alla sola serie regolare (che poi è quella che più conta).
Ai testi si sono susseguiti 8 autori:
al comando il curatore Gualdoni, con 3 albi (Il museo del crimine, L'autopsia, Epidemia aliena);
seguono con 2 storie a testa Ruju (L'imbalsamatore, Io il mostro) e Di Gregorio (Il divoratore di ossa, Terrore ad alta quota);
tutti gli altri cinque autori hanno 1 albo ciascuno: Mignacco (Il delitto perfetto), Marzano (Il baule delle meraviglie), Accatino (L'assassino della porta accanto), De Nardo (La dea madre), Recchioni (Il giudizio del corvo).
Ai disegni invece, e qui chiedo conferma agli statistici del forum, credo che questo sia stato un anno da record: ben 12 disegnatori diversi si sono avvicendati nei 12 mesi, un en plein mai visto prima, grazie anche a 3 esordi e un "ritorno dal passato remoto".
Questa la lista dei disegnatori in ordine d'uscita: Piccatto
, Brindisi
, Casertano
, Bigliardo
, Mari
, Cossu
, Gerasi
, Nizzoli
, Saudelli
, Freghieri
, Caluri
, Dell'Uomo
.
Veniamo al sodo.
Questo il mio parere personale: un anno positivo.
Un capolavoro, un'ottima storia, quattro tra il buono e il molto buono, quattro a cavallo della sufficienza, una sotto la sufficienza ed un solo vero disastro (ma quello ormai è immancabile, qui ci va di lusso che ce n'è stato solo uno!)
Troppo buono? Può darsi.....si vede che mi accontento facilmente!
Partendo dal basso, credo che possiamo trovarci tutti d'accordo nel sancire come "disastro dell'anno" la ciofeca firmata Marzano (sempre lui...sarà un caso?)
"Il baule delle meraviglie": l'ennesimo pseudo-fantasy, con creature improponibili, maledizioni penose e tutta quella serie di elementi che hanno dato vita al filone delle ciofeche di cui è tristemente ricca la serie di Dylan da diversi anni a questa parte; non aiutano di certo i disegni del solito Cossu, che non necessitano spiegazioni: dopotutto è proprio Cossu il disegnatore principale del suddetto filone (povero lui!).
"Il divoratore di ossa" parte bene ma poi si affossa totalmente nel finale con l'uscita del Ghoul (è un tipo di soluzione che ho sempre detestato in Dylan, quando per risolvere i casi gli autori tirano fuori dal cilindro improbabili creature di chissà quale mitologia); 5 è il massimo che mi sento di dargli.
Da qui in avanti, di albi veramente brutti non ce ne sono più stati; risalendo la mia personale classifica, ci sono quattro albi che in un modo o nell'altro, la sufficienza l'hanno strappata, ma non molto di più per vari motivi, vuoi perchè mi crollavano nel finale o perchè li ho trovati meno interessanti di altri nel loro complesso.
Questo gruppetto comprende:
"L'imbalsamatore",
"L'autopsia" e
"Terrore ad alta quota", che sono tutte tre ad un livello di sufficienza o qualcosina di più (belle per esempio le ultime 2 pagine de "L'autopsia", in "Terrore ad alta quota" si rispolvera un bel nemico di Dylan, che però Di Gregorio aveva già usato ne "Il passo del gambero" in un maxi di tanti anni fa, "L'imbalsamatore" l'ho trovata buona per 3/4 ma priva di pathos nelle ultime pagine). Si stacca leggermente nel quartetto
"Il museo del del crimine", un pò per il sistema delle micro storie inserite all'interno della trama principale ed "interpretate" da Dylan stesso, un pò anche perchè va a riprendere il Dylan poliziotto di Scotland Yard; e poi c'è Mari che nobilita il tutto col suo tratto.
Salendo ancora c'è un secondo blocco di quattro albi che viaggiano su livelli alti, dal 7 in su;
"Io, il mostro" ci dimostra ancora una volta quanto sia bravo Ruju se ci si mette davvero, stessa cosa vale per Freghieri ai disegni, che se non va di furia come purtroppo sembra fare spesso, sforna tavole che è un piacere vedere e rivedere. La storia calerà un pò in fondo, è vero, però m'è parsa parecchio intensa nel pathos e nella descrizione della follia e della disperazione dei personaggi coinvolti; insomma, 7 pieno.
De Nardo è tra gli autori più controversi dello staff: quando scrive fantasy o affini (genere che predilige) crolla miseramente, quando esplora altre tematiche, crea dei veri gioielli! Lo aveva già fatto anni fa con "Il gran bastardo", ha fatto il bis quest'anno con
"La dea madre", una sorta di Suspiria infarcito di tette e culi splendidamente resi in immagini dal quasi esordiente Nizzoli (aveva già fatto Dylan su un Color Fest). 7 e mezzo.
Ed eccomi arrivare al tanto discusso albo del mese, quel
"Epidemia aliena" che ha spaccato il forum fra chi lo ha detestato e chi invece si è divertito a leggerlo, trovandoci un gusto retrò grazie (soprattutto) al ritorno ai pennelli di una firma "storica" per Dylan, Luca Dell'Uomo (che è vero che ha fatto solo due albi, ma comunque erano due albi del primo anno di vita del personaggio...anche Trigo ha fatto solo 3 albi, ma per questo non vogliamo considerare storico per Dylan uno che ha disegnato il numero 2, "La bellezza del demonio" e "Vivono tra noi"?); comunque sia, quello che penso su "Epidemia" l'ho già detto nel topic dell'albo e non voglio trasportare la stessa discussione in questo che vuol essere un ripasso dell'anno appena trascorso. Per me questa storia di Gualdoni si prende un bel 7 e mezzo.
Terzo posto per la "sorpresa dell'anno", a firma Mignacco:
"Il delitto perfetto" è una gustosa variazione sul tema dell'albo scomposto in più episodi, e tanto fu il divertimento nel leggerla da decretarne un successo largamente condiviso dal forum; e poi con Brindisi ai disegni diventa tutto più facile. 8 pieno.
Per finire, arriviamo all'olimpo, a due albi veramente ben fatti, che hanno nettamente spaccato la nostra opinione e creato diatribe e discussioni a non finire.
Grandissimo ritorno per Recchioni sulla serie regolare con
"Il giudizio del corvo", un omaggio a "Saw" rivisitato in chiave dylandoghiana...o forse sarebbe più corretto dire Recchioniana! Una game-story che prende dall'inizio alla fine, col ritorno di un personaggio ideato dallo stesso Recchioni alla sua prima apparizione sulle pagine di Dylan; molto buoni anche i disegni di Caluri. Per farla breve, un albo che si è meritato pienamente il mio Ottimo.
Inevitabilmente in testa alla mia classifica non poteva che trovarsi quello che senza mezzi termini ho definito (e continuo a definire) un capolavoro assoluto della serie, lanciandomi in un paragone che scatenò non poche polemiche nel topic dell'albo (lo definii "il nuovo Memorie dall'invisibile"); sto parlano ovviamente di
"L'assassino della porta accanto", albo a cui continuo a dare 10 e lode senza troppi pensieri (
QUI potete trovare quella che fu la mia recensione), scritto da un ispiratissimo Accatino e disegnato (anzi, diciamo dipinto) da un grandissimo Gerasi, che ha battezzato come meglio non poteva il suo esordio sulle pagine di Dylan Dog (se dico che in alcune pagine mi ha ricordato l'Ambrosini de "Il lungo addio" che dite, mi prendo un'altra valanga di pernacchie?!
).
A memoria mia, credo sia stato l'albo che ha in assoluto diviso di più i lettori, fra gli acerrimi nemici che gli hanno giurato eterno odio e che lo mettono spietatamente in fondo ad una qualsiasi classifica si possa fare (grazie a questo albo sembra che anche "Un mondo sconosciuto" possa avere delle chance di rivalutazione storica...) e quelli che invece lo hanno amato alla follia fin dalla prima lettura (schiera di cui faccio fieramente parte); 46 pagine di discussioni, litigate, pareri contrastanti e quasi offese, un numero record di 149 voti nel sondaggio (di cui 69 ottimi, e anche questo è numero record assoluto, con buona pace per i 7 insufficienti...). Insomma, nel bene e nel male, un numero che è già parte della storia del personaggio, e visti gli ultimi anni, è cosa non di poco conto.
Dunque, riducendo ai minimi termini le mie considerazioni, questa è la mia classifica:
1°) "L'ASSASSINO DELLA PORTA ACCANTO" - Accatino/Gerasi - 10 e lode
2°) "IL GIUDIZIO DEL CORVO" - Recchioni/Caluri - 9
3°) "IL DELITTO PERFETTO" - Mignacco/Brindisi - 8
4°) "EPIDEMIA ALIENA" - Gualdoni/Dell'Uomo - 7 e mezzo abbondante
5°) "LA DEA MADRE" - De Nardo/Nizzoli - 7 e mezzo
6°) "IO, IL MOSTRO" - Ruju/Freghieri - 7
7°) "IL MUSEO DEL CRIMINE" - Gualdoni/Mari - 6 e mezzo
8°) "TERRORE AD ALTA QUOTA" - Di Gregorio/Bigliardo - 6+
9°) "L'AUTOPSIA" - Gualdoni/Saudelli - 6
10°) "L'IMBALSAMATORE" - Ruju/Piccatto - 6-
11°) "IL DIVORATORE DI OSSA" - Di Gregorio/Casertano - 5
12°) "IL BAULE DELLE MERAVIGLIE" - Marzano/Cossu - 3 A conti fatti, forse non sarà un "nuovo inizio" come detto dal Sommo Sclavi nella sua letterina di circostanza, però mi pare che una risalita del livello della serie si possa cominciare a vedere.
Voi cosa ne pensate?
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Aggiungo in extremis la
classifica delle copertine di Angelo Stano:
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°