Cravenroad7

La storia non è granchè, e non è aiutata dai disegni di Cossu (gusto personale). Da ricordare però due scene in particolare:

Brutta e senza senso.
Bella la scena dei gabbiani, non aggiungo nulla rispetto a quanto già detto.
Cossu era meglio di adesso, ma già in discesa.
Insufficiente.

brutta, ma la scena dei gabbiani da sola vale un 6

una delle sequenze che più mi hanno disturbato della serie

Il "Paganini Horror" della serie pre-100. Qualche scena splatter riuscita (i pluricitati gabbiani), storia dinamica ma francamente indifendibile.
I disegni di Cossu non aiutano. Il buon Michelangelo "Esp" La Neve avrà modo di rifarsi con "Notte senza fine".
Non è in torto chi la considera la peggiore dell'era d'oro, però tutto sommato è sempre divertente (anche se involontariamente) rileggerla.

Capolavoro sgangherato del kitsch (invotantariamente) comico su DD .
Divertente proprio per questa sua sgangheratezza, che col duello finale raggiunge il culmine.
Sicuramente sul podio delle peggiori pre-100, però non è tutto da buttar via: Cossu era qui ancora in discreta forma sulla scia de Il giorno del giudizio e Risvegli, la prima parte "alchemica" fa un po' presa, e la scena dei gabbiani, come quella delle pustole in metro, la ricordo sempre volentieri.
Anche i colori della copertina mi piacciono parecchio: nero corvi, bianco Maggiolone, blu logo, tramonto gradualmente da rosso a giallo .

Non conosco La Neve in tutta la sua opera...ma non avrei scommesso una nocciolina che lo stesso autore fosse capace di tirar fuori una storia come Notte senza fine. Misteri della creatività dissociativa .

"Sinfonia mortale" è stato un gran Dylan Dog. La Neve ha saputo miscelare un riuscito connubio tra fantasy e horror. C'è un clima di mistero in tutto l'albo e anche le buone tavole di Cossu hanno contribuito a creare questa atmosfera. E il Dylan modello San Francesco che parla con l'uccello è senza dubbio una bella trovata: un Botolo con le ali.

è tradizone Dylandoghiana piazzare storie da "Il peggio di" prima dei centenari:

n° 99: "Sinfonia mortale" = la peggior storia tra le prime cento
n° 198-199: "La legge della giungla"-"Homo homini lupus" = la peggior storia di Medda su Dylan (e al momento della sua uscita, la peggior storia doppia della serie, titolo soffiatogli l'anno scorso dalla doppia di De Nardo)
n° 299: "Una affezionata clientela" = una delle peggiori dell'intera serie (se la batte con "Un mondo sconosciuto") e di sicuro il peggior titolo mai coniato (anche se in questa categoria la redazione dylandoghiana ci sta dando dentro di brutto negli ultimi anni!)

Che lo facciano apposta per tentare di esaltare il più possibile la qualità dei successivi numeri centenari a colori?!

a me la doppia di Medda è piaciuta!

a onor del vero in effetti bisogna dire che il peggior Medda resta sempre superiore a parecchi altri autori...

CONTIENE POSSIBILI SPOILER

ecco una storia che si mantiene più che buona (anzi, direi buonissima!) fino a pagina 84-85
..quando jabir appare in armatura..da lì inizio un declino incredibile..

soggetto: 6
sceneggiatura: 4
disegni: 7 (oddio..per essere disegnato da cossu! che solitamente non apprezzo)

voto totale: 6

Io questo non ce l'ho, ma giuro che mi fate venir voglia di comprarlo voglio ridere anch'io!

Brutta davvero! E non dico altro!

Il titolo, per una volta, inquadra la storia. Nel senso che è di una lagna mortale. I disegni sono orrendi...Fra le peggiori di sempre..

copertina favolosa.
storia noiosa e disegni di cossu che non digerisco.

Il soggetto si rifà, grossomodo, al film Il Signore del male, ma il risultato è lontano anni-luce dal capolavoro di Carpenter!

Buonissimo l'incipit coi gabbiani, però non appena viene scoperto il laboratorio alchemico (cioè, praticamente subito!) la storia si incanala nei binari della prevedibilità. E non ne esce più.

La prima parte affastella episodi di varia natura. Un po' di inquietudine a tratti c'è (specie nelle sequenze totalmente mute), ma manca una progressione narrativa accettabile, nonchè un'autentica 'costruzione' della suspense.

La seconda parte, quella che dovrebbe 'tirare le fila', è oltre il ridicolo! Vedere raffigurata l'essenza del male come un cavaliere profugo di chissà quale fantasy di serie Z fa letteralmente cadere le braccia.
E poi non se ne può più di spiriti teoricamente "immortali" che alla resa dei conti vengono fatti fuori con uno sforzo minimo (in questo caso, un disco in mezzo agli occhi!... Macheccav...?! ).

Dylan non fa quasi niente per tutto l'albo, tranne rodersi il fegato dalla gelosia per una storia d'amore poco coinvolgente (per il lettore).
Assurdo il fatto che non sappia quanto impiega un corpo a decomporsi (stiamo parlando di uno che ha fatto prima il poliziotto e poi l'investigatore!).

Valutazione complessiva difficile.
L'albo è sicuramente "trash", ma del tipo che diverte poco.