Cravenroad7

Mah...dai ha una certa plasticità, e l'auto dietro sembra proprio uno zombie sdentato...Cmq visto il soggetto, credo che anche a Stano siano cadute le....braccia.

In effetti questo albo è un mistero...quanto a ragione di essere: speravano che nessuno avesse letto Goblin, o che desiderasse la riedizione estiva con tanto di cagnolino abbandonato?

Comunque la prima parte sulla ribellione mis-antropica meccanizzata non è male, per il ritmo delle morti in serie e controeffetti disumanizzanti. Un " Brivido" (come il film) on the road che non cicca il bersaglio .Poi tocca alla retorica spadroneggiare a caratteri in 4D, ma è quasi tutta confinata nello spiegone, e questo riduce in parte i danni.

Il quadrupede mi è molto più simpatico (o empatico) dello stranoto Botolo ramingo per Londra, ed anche la carrozziera ha una carrozzeria che merita più di un giro sopra, a pieni giri .
Tacconi davvero in forma, e pochi mesi prima dell'uscita dell'albo mi aveva anticipato qualcosa ad una fiera.

Se qualcuno qualche post fa ha dato dell'inverosimile alle "riviere" inglesi affollate....questa è la realtà delle cose, già a primavera in quel di Brighton:



ALOHA

Riletta da poco...pessimo Chiaverotti a tirare avanti la sceneggiatura,mentre il soggetto meritava almeno la sufficienza...
Tacconi disegni i personaggi secondari sempre uguali,ad esempio il medico dell'incidente iniziale mi sembra simile al killer di lama di rasoio,stesso discorso per le donne.Ciò nonostante il suo tratto mi piace assai,peccato che sia la sua ultima firma su dylan dog.
Voto 5.

6,5

Una buona storia. interessabte lo spunto del cane con poteri paranormali; condivisibile ed anzi obbligatoria la condanna di chi abbandona i cani verognosamente.

salvo il messaggio pro animali naturalmente, ma la storia è quasi penosa, salvo solo tacconi, il resto è quanto di peggio potesse fare il buon chiaverotti. Pessimo a mio parere il finale

avrei detto bene il companatico, male malissimo le intenzioni

mediocre e ispirata da una tonnellata di storie e film (c'è molto del romanzo "il ponte di 4 giorni").e troppo mieloso.in precedenza gli avevo dato 6,5 basandomi sui miei ricordi ma l'ho riletto pochi giorni fa e ho potuto constatare quanto la memoria fa brutti scherzi e come si dice sempre ammorbidisce anche le cose brutte

Storia sottovalutata, secondo me. Il finale non mi è sembrato così indigesto e la sceneggiatura è di qualità! Tacconi, poi, è una garanzia: quattro albi, tutti belli. Mi manca.

Dalla copertina mi immaginavo tutt'altra storia, qualcosa di assolutamente caotico e allo stesso tempo grottesco come Golconda. Purtroppo i disegni non hanno aiutato

Sottovalutata? Beh, se uno legge questa dopo "Blacky" e "Una affezionata clientela" potrebbe anche considerarla un capolavoro.

Bof, per quel che mi riguarda si inserisce tranquillamente nel solco delle storie medie di quegli anni e sta sopra a molte altre mediocrità che direi comunque ben superiori alle due porcherie che hai citato

Sarà che quando l'ho letta avevo 13 anni, ed era il mio 4° Dylan...però mi piacque, e molto (Tacconi poi!). Inoltre mi fece conoscere in un bel modo il lato politico/sociale di Dylan, son cose che si ricordano, tutto qui. Ne uscisse un'altra oggi, simile, forse sbadiglierei. Forse alcune storie son fatte apposta per i neofiti, e tanto basta.

P.S.
Tacconi faceva le donne tutte uguali? e per fortuna!!!

Non mi è dispiaciuta. E ottimamamente sceneggiata e ben disegnata. Certo, subisce per un soggetto da 2 e un finale che stravolge totalmente le carte in tavola. Buonismo, perbenismo, animalismo però è più Dylan Dog di altre storie di quel periodo.

Proseguendo nella rilettura post 100, m'imbatto in questo Chiaverotti di cui non ricordavo nulla. Mi attendevo l'ennesima variazione sulla morte e invece… Certo, derivativo lo è, decine di film e romanzi su auto assassine e altro - peccato manchi qualche rimando a "Crash" libro - rinvii a Goblin e ancora più indietro ad Alfa e Omega, però la storia tiene, la Dog-girl del mese è originale, alcuni personaggi comprimari sono ben delineati, i disegni di Tacconi diluiscono l'eccesso di pathos e retorica, insomma una storia gradevole, con bel finale amaro, purtroppo un po' scopiazzata da una breve apparsa su Splatter o Mostri pochi anni prima, mi pare a firma Morini. In ogni caso si lascia piacevolmente rileggere e se uscisse oggi verrebbe capolavorizzata all'istante.