Cravenroad7

Allora...ti rispondo a livello personale perché io sono una delle persone che ha accennato alla critica specifica cui fai riferimento.
A parte che, davvero, certe osservazioni le trovo irritanti ( non parlo specificamente di te che sei un utente molto misurato e competente ) : uno le critiche le fa in base a quello che sente dentro. Se non offende nessuno è libero di osservare quello che gli pare e piace. Se il numero tizio mi pare noioso lo dico, se mi pare fuori dai canoni del personaggio, anche...Ho già detto che la critica, di per se, sarebbe irrilevante, dato che io e te possiamo leggere la Divina Commedia e trovarla l'uno un capolavoro l'altra una lagna, ma allora che ci stiamo a fare su un forum ?
Poi: Scusa ma paragonare questo numero a " Il lungo addio " è fuorviante !
Lo sanno anche i sassi che il 74 non era un numero horror ! Ma lì c'era l'essenza di Dylan Dog ! C'era la malinconia, c'era la poesia, c'erano pagine struggenti e meravigliose su un amore mai sbocciato e per questo indissolubile, c'era la dipartita epica e sentimentale di un personaggio ( Marina ) dolce e tenero senza esser melenso e buonista ! Era ed è, una delle pagine di maggior spessore del fumetto italiano degli ultimi 30 anni ! Dylan era un anti eroe romantico, spinto da una profonda malinconia e disillusione di fondo, non un mero creepy di horror e sventramenti ! La poesia de "i mostri siamo noi" è quella che traspare ne " La Casa degli Uomini Perduti " quando si dice " i fantasmi siamo noi " e l'horror di visi deformi, di mostri lovercraftiani, è sciolto nel dramma interiorie del messaggio poetico, alto, lettrario e non solo fumettistico di Dylan Dog. Un DyD che leggeva anche Umberto Eco, trovandolo poesia contemporanea. Ora, con tutto il rispetto e l'affetto per Gualdoni e le sue fatiche e la gestione della testata, trovo molto difficile pensare che questo numero possa esser definito poesia contemporanea. Tutt'al più posso definirlo semplicistica favoletta che diverte e si legge bene, merito non da poco, ma con altre opere e trascorsi di Dylan non c'entra niente.
O forse che la cosa migliore de "Oltre la Morte" era il duello trash ( ma efficacissimo...) fra Dylan e Jonnhy Dark ( splendido acronimo di Jonnhy Freak ) o la tenera, struggente, indimenticabile morte di Bree Daniels ?
In questo albo non vi è nulla più che un mero compitino, uno svolgersi armonico ma fiebile di fatti irrilevanti e di per se dimenticabili.
Fa male sentire, con tutto il rispetto ripeto per te e per le tue osservazioni, simili commenti e paragoni.
Fa male non per le ragioni che vi stanno alla base, quanto per le conseguenze cui esse portano: alla riduzione di DyD ad un mero fumetto per adolescenti, svuotato dell'anima letteraria che l'aveva sorretto e fatto amare.

bo nello staff disegnatori di dd, subito.

letto e . . . non completamente piaciuto ma neppure dispiaciuto! si è visto molto di peggio in tempi recenti e passati. . . alla fine accettabile al ribasso
condivido alcune critiche sulla prolissità,i disegni invece non mi sono dispiaciuti

però devo dire una cosa. . . basta con sta storia che le storie di Dylan sono confezionate per lettori 'adolescenti', in quanto unica rappresentante della categoria (Andy ma perché non commenti mai gli albi? ) vi posso assicurare che la popolarità di Dylan tra i miei coetanei non è mica granché! Sono altri i media e le letture di riferimento. . . gli adolescenti lettori sono una minoranza! per curiosità ho cercato qualche dato al riguardo ed ho trovato una statistica del '98 in cui si rilevava che il 71% dei lettori aveva 15/19 anni.. ora a distanza di una decina d'anni mi pare che questi lettori dovrebbero essere tutti over25! quindi . . più dei 2/3 dei lettori di Dylan Dog non sono adolescenti, o tutti questi hanno smesso di leggerlo venendo rimpiazzati in una decina d'anni da nuove leve, il che mi pare quanto meno improbabile.
Ok capisco che alla base delle considerazioni su Dylan fumetto per adolescenti ci sia una famosa dichiarazione in una famosa fiera (eh, Sbarbie? o ricordo male io) però mi pare che la scarsa qualità delle storie dipende dagli autori, visto che storie belle e 'forti' le abbiamo avute anche quest'anno.

teens power!

personalmente mi riferivo nello specifico a questo ultimo numero, e se si va a rileggere la mia opinione vi si troverà scritto che il qui presente l'ha definito "NOIOSO".
Non ho mai detto che questo numero NON è un Dylan Dog.
Semmai è un Dylan Dog NOIOSO e BANALE.

E mi stupisco del fatto che qualcuno può averlo trovato divertente..

ma è un problema mio.

Quale?

Comprato oggi...ho notato che il prossimo speciale porterà la firma di Gualdoni!

a me non è dispiaciuto. in verità ho gradito - e mi è sembrata anche molto "dylan dei vecchi tempi" - la scena in cui marito e moglie rimandano lo scannamento reciproco a dopo il dolce.

Quotissimo

Con la definizione fumetto per adolescenti, non intendo l'età dei lettori, ma il target dei contenuti.
Ci si propina una serie di numeri fatti per far passare un mesetto, cercando di ridurre al minimo sindacale le tematiche più complesse e di spessore. L'entusiasmo con cui è stato accolto un numero come "Il Giudizio del Corvo" è anche perché non si raschia il barile di cose trite e ritrite, ma si cerca anche di far passare dei concetti e delle idee.

vabbè ma il target dei contenuti è mirato ad una fascia di lettori, se non ci sono scene forti, se tutto viene stravolto alla fine il contenuto è fatto per essere letto da tutti, adolescenti compresi, questo perchè chiunque debba acquistare il fumetto non gli si devono girare gli occhi o avere gli incubi a occhi aperti con conseguenze o di lettere di dissenso o di denunce o di perdita di lettori visto che alla fine gli "irriducibili" sono ormai pochi, chi lo leggeva ha smesso da un bel pezzo e quindi oggi il "pane" è costituito da giovani.
Credo, spero, perchè se non è cosi dovrebbero cambiare mestiere perchè hanno sbagliato tutto, poi venitemi a dire come un parac**o di mia conoscenza
" eh ma tu sei cambiato crescendo e quindi adesso vedi il fumetto con altri occhi"
eccerto

Sì, ma è proprio questo il paradosso e il nonsense della situazione.... Si edulcora un fumetto e lo si rende "innocuo" perchè destinato a un pubblico adolescente OGGI, quando gli adolescenti sono 100-1000 volte più smaliziati ed abituati a qualsiasi nefandezza propinata dalla tv e dalla rete rispetto a me, adolescente degli anni 90??
Non ha senso.... Se è effettivamente così, è da delirio....
Una sola puntata di "Uomini e donne" produce più danni sugli adolescenti che tutti i primi 100 numeri di Dylan messi insieme.....

E allora perchè quasi mi dispiace dirlo: cambiate mestiere, avete sbagliato tutto

Certo che uno è libero di fare le osservazioni che gli pare, io non ho detto questo se no che senso avrebbe un forum? Io ho solo espresso la mia opinione (specificando che uno può benissimo criticare una storia perchè è noiosa o scritta male ecc.) riguardo a chi dice le solite frasi "non è un albo di Dyd" o "rivogliamo lo splatter" o cose del genere, visto che Dylan può spaziare tra generi diversi dall'horror e non c'è sempre bisogno di questi ingredienti. E attenzione, io non voglio dire che mi piacciono tutte le storie che mancano di questi elementi, anzi, anche io sono un amante del vecchio DyD e rimpiango i tempi d'oro, ma semplicemente se ogni tanto (perchè è ogni tanto, mica spesso come dicono alcuni) se c'è qualche storia che si stacca un po' dai soliti clichè, sia essa una storia d'amore o una commedia, non mi da così fastidio da dire che si sta snaturando il personaggio, all massimo dico che non mi piace la storia in se.



Non mi fraintendere, io ho parlato de "Il lungo addio" perchè qualcuno l'ha nominato prima, non mi sognerei mai di paragonare un tale capolavoro a questa storia. Come non mi sognerei mai di paragonare il Dylan dei primi 100 numeri con la maggior parte delle storie che escono oggi. E sono d'accordissimo e quoto in pieno tutto quello che hai scritto, quando leggevo i primi Dylan provavo sempre emozioni forti tanto da farmi affezionare proprio al personaggio di Dylan, manco fosse una persona vera!! Nessun fumetto mi ha mai dato tanto e adesso quel fumetto non c'è quasi più, e su questo siamo d'accordo. Il mio era un discorso sui generi, non sull'anima del personaggio. Spero di essermi spiegato

appena letto, e sinceramente non mi è piaciuto........la trovo una storia con ben poco mordente, si ci puo' essere la curiosità di sapere il perchè tutti dicono la verità, ma non riesce a prendermi comunque la storia....il finale poi lo trovo di grande pochezza; i disegni senza infamia e senza lode in generale, non mi piace pero' come è disegnato dylan; tra l'altro un dylan che mi pare poco protagonista e molto TROPPO in balia degli avvenimenti

Concordo abbastanza. All'inizio mi era parso uno spunto interessante, ma piano piano la storia è scesa nel dejà vu banale e svuotata di ogni significato ed interesse.
Disegni? Così così. Alcune tavole bene altre male. Copertina? Brutta.

Ehi, stare attento a dove cammini, no? (o qualcosa del genere) non è frase da Dylan Dog.

Un po' come fargli dire: "Bloch! Bella zio, andiamo a tazzare? Ma anche no."

Possiamo anche dirlo noi, ma Dylan Dog non è un adolescente, nè deve essere un fumetto per adolescenti.



La parte fino all'avvocato è la migliore....

Insomma: insufficiente