Cravenroad7

Ho letto CINEMA NATURALE di Gianni Celati che mi è piaciuto motlissimo. E' una raccolta di racconti scritti in circa 20 anni di carriera.
Ma veramente veramente bello.

Ho appena terminato "Il suggeritore",il primo romanzo di Donato Carrisi.

Un paesano,nato a pochi chilometri da me,in un paese che adoro e dove vado spesso.Curioso.
Che dire...Un bel thriller,pieno di colpi di scena,di cruda realtà, di indagini fatte come si devono fare.
Difetti?Troppa carne al fuoco,è una storia troppo "piena",con alcune trovate leggermente eccessive.

Voto: 7.

Di Carrisi ho letto "il tribunale delle anime" e "la donna dei fiori di carta".

il tribunale a parer mio ha i medesimi difetti che ha rilevato Vanz per "il suggeritore".

"la donna.." invece è una storia molto strana e particolare, non è un thriller, ma mi è piaciuto forse più del "tribunale"... anche se ho avuto la sensazione di leggere un romanzo di uno studente di "BARICCOLOGIA".

Iniziata la lettura di Educazione Siberiana di Nicolai Linin che mi sta piacevolmente piacendo.
Consiglio a tutti la lettura di Venuto al mondo di M.Mazzantini (ci sarà il film a novembre) e Fai bei sogni di M.Gramellini
Edit: @Simone: hai già letto "Il lepardo" di Jo Nesbo? Lo comprai qualche mese fa ma è ancora li che aspetta. MI ha colpito il commento di Connelly (per me maestro assoluto dei thriller (l'ho conosciuto qualche anno fa, ho recuperato tutti i libri e ho iniziato a leggerli in ordine di uscita, l'evoluzuione di Harry Bosch è fantastica!))

Completato Bambini nel tempo di Ian McEwan. Una riflessione sull'infanzia, sui suoi luoghi e sul tempo, mai lineare. C'è molto in questo libro: una riflessione su tempo e ricordi appunto, sulla perdita più atroce che può esistere e sull'elaborazione che ne consegue, sul tatcherismo inglese anni 80 e sulla sua -a volte- sciocca rigidità (metodi educativi per bimbi in età scolare, misure restrittive e di sicurezza sociale, etc). E il tempo che viene spiegato da più punti di vista: il ricordo, l'illusione, il suo senso "scientifico" e quello più inspiegabile e soggettivo, che è il tempo interiore.
Molto bello, ma richiede anche un certo impegno. L'ho iniziato il 2 Maggio e l'ho finito ieri, lasciandolo sulla scrivania inutilizzato per due mesi. Non che sia complicato, ma è molto cupo, di quel cupo che se magari sei triste, nervoso o inquieto o in un momento di particolare vulnerabilità t'ammazza. Grande pregio è quello di farti completamente entrare nei panni del protagonista e di sentire quello che prova. Per me che non sono genitore è stata dura. Per un padre o una madre penso che sia tragica. Profondo.

L'ho letto anch'io, GP, e anch'io, a un certo punto, ho dovuto interrompere la lettura: è molto pesante, nel senso di intenso e pregno, profondo. McEwan è un grandissimo autore, ma non è uno di quelli che si possa leggere a cuor leggero. Comunque sono d'accordo: libro in complesso bellissimo, non è semplice da digerire ma dà soddisfazioni (il che vale per tutto McEwan, più o meno, anche se questo è il suo romanzo più ostico fra quelli che ho letto).

Già...è un libretto, son solo 200 pagine, ma ha un peso specifico enorme

Lo consiglio anch'io : veramente un ottimo libro (poi se siete appassionati come me di ex jugoslavia è una chicca... )

Ciao ha tutti. Sono tornata per parlarvi di un libro che secondo me è un capolavoro della letteratura mondiale. Infatti se un libro vende molto significa che piace tanto e che la gente lo apprezza per quel che è, cioè non giudica il libro dalla capoertina come spesso si fa che spesso vale pure per le persone ed è un segno di superficialità ma significache il libro l'ha sfogliato dentro e ha trovato contenuti di livello. La copertina comunque è fichissima di questo libro, infatti sono non uno ma tre libri, in uno si vede una mascherina, in uno le manette e in uno uno cravatta. Tutti su sfondo nero. Io penso che sia una cosa molto elegante e quindi il libro già parte benissimo. Il libro si chiama 50 Sfumature di grigio, poi il secondo è 50 sfumature di rosso e poi il terzo 50 sfumature di nero. In pratica sono 150 sfumature e già significa che sei un genio per trovare 150 sfumature di nuance e magari ricordarti tutti i nomi di ognuna. La storia parla di una donna un po' anonima, una come tante, niente di speciale...si carina, ma insomma...guardate qua nel forum ne trovate a decine, tranne qualcuna come me, le altre sono tipo questa protagonista. Insomma, una un po' scialba. La cosa mi fa arrabbiare, perchè tutte le fortune capitano a chi meno se le merita. Insomma, che succede a questa dattilografa? Praticamente conosce un uomo bellissimo, intrigante, intelligente, acculturato, palestrato, ben vestito, ricco, manager, senza figli a carico. Si innamora perdutamente e poi scopre che lui è sadomaso. Cioè fa cosecon le manette e i frustini, tipo un fantino. Lei per la prima volta in vita sua dimostra di avere fegato e invece che scappare ci iniziaa frequentarlo. Entrerà così nel mondo di lui fatto di atti osceni, di proposte indecenti, anche se qui non c'è Rober Redford e lei è meno figa di Demi Moore. Io penso che sia un libro bellissimo che ti insegna che per vivere bene devi superare le tue paure, anche se rischi che ti fanno un culo così (e non lo dico come metafora), magari scopri che ti piace.

Riletto l'intero ciclo di Conan di Howard in due tomi: consigliatissimo per gli amanti di Sword and Sorcery.

Sono a un centinaio di pagine dalla fine di "It"!

Vedendo il film, per scherzare, dicevo di simpatizzare per il padre di Beverly, il quale agiva legittimamente per raddrizzare la figlia che sembrava avere una certa propensione per il sesso smodato fin da bambina;
ma nel romanzo la stessa osservazione si sveste del suo lato burlesco e diventa un' assoluta verità! Quella ragazza ha qualcosa di insano nel cervello, e Stephen King ne magnifica la perversa ninfomania!

è un libro favoloso, scritto in maniera superba, al contrario del film, che per me sfiora il ridicolo

l'ultimo libro che ho letto è "io uccido" di giorgio faletti; e mi è piaciuto davvero molto, sia la storia, che come viene narrata

In effetti il film c' entra poco col libro.
Ma quando trasponi un' opera di questa portata (sia come voluminosità che come grandezza narrativa) devi per forza fare delle scelte e perdere qualcosa, in questo caso molto.
Comunque personalmente non lo trovo ridicolo.

ma guarda......lo vidi che avevo 15 anni, e non mi fece per niente paura, direi anzi che in certi tratti mi suscito' ilarità....per questo lo definisco ridicolo, visto che un horror tutto dovrebbe fare, tranne che quello credo