Lette solo le prime due, in grazia al maestrale che ha rinfrescato magistralmente l'aria torrida di queste ore
.
Non mi aspetto mai molto da un
ColorFest è così è stato anche per questa prima metà del
n°9. Come sempre colori penalizzanti invece che suggestivi, storie di poco effetto - se non nel tentato finale a sorpresa,
für Kinder .
Finora, ripeto.
Copertina da
6 abbondante.
Sembra una bozza a dire il vero - vedi tratteggi dello spiritello ed in alto a sx - ma evoca l' "incubo" in qualcosa di informe, vegetale e subacqueo allo stesso tempo.
L'aspetto sinuoso del tutto e le colata di gel sul ciuffo di Dylan ricordano qualcosa di Manara
.
Da mozzare invece le dita paffutelle di Dylan alle prese con la Bodeo.
Paradossale che in un Color Fest la copertina-biglietto da visita sia quasi monocromatica. Forse le idee si erano sbiadite, nel frattempo
.
E adesso sotto con le storie, più rapidamente del solito perchè anche io vado in ferie ogni tanto...dalla graforrea.
SPOILER
SPOILER
SPOILER**** **** **** **** **** ****
Quell'Hotel sulla spiaggiaSoggetto/Sceneggiatura: :
7 - L'inizio ricorda qualche inseguimento da supereroi marvelliani. Il nemico minaccioso, acrobatico, sarcastico, in costume, e con tanto di arma "speciale" contribuisce a dare quest'idea.
Peccato che nel finale assomigli più ad una Befana fuori dai gangheri (p. 32.ii e iv)
Interessante il soggiorno a riposo dall'incubo, che come sappiamo stenta a tenersi lontano dall'Old Boy e difficilmente va in vacanza.
Per fortuna Boselli ci risparmia le sedute di aerosol broncodilatori o i fanghi termali, perchè il salutismo non rientra nelle corde delle testata. Anche se per mantenersi così dopo 30anni, credo che Dylan faccia più di un ricorso a drenaggi e scrubs di sorta. Sul massaggio thailandese non saprei
.
Buona anche galleria di comprimari neo-post vittime, per quanto alla Signorina Smithers o al veterano dell'Afghanistan avrei accorciato la vita (e le membra) da molto tempo addietro. Hanno tutti il buon gusto di (ari-)morire con stile...horror
.
Ritmo credibile e vagamente allucinato, dialoghi funzionali senza grandi uscite d'ingegno, atmosfera resa in modo efficace. Una settimana in una pensione
liberty sulla (ir-)ridente costa inglese è davvero un incubo, di suo...se hai meno di 80 anni.
Non ho capito tanto il prolungarsi in dettagli/vignette "completive" presso il Luna Park (pp. 20-22) quando poi ci ritroviamo improvvisamente a p. 23 sulla spiaggia a rimettere, saltando una marea di passaggi. Ellissi d'autore o
miscalculation L'idea su cui ruota il finale mi ha ricordato molto la breve
Il ritorno del vampiro.
Un lungo futuro di agonia dipendente da un singolo frammento del presente, da rivivere/rigiocarsi ad alto tasso d'azzardo.
In ogni momento il destino può cambiare, ma i suggerimenti su polsi, arma e mira...li avrei lasciati perdere. E' troppo facile scommettere sempre sui fantasmi/visioni rivelatorie: qualche volta anche loro dovrebbero sbagliarsi nei consigli. Ne sa qualcosa mia nonna che da anni tormenta la ricevitoria del lotto sotto casa coi suoi sogni "vincenti". Seee, come no...
Buon x Dylan: se si palpa la culotasca dei jeans gli capita un biglietto della sua ex-fiamma testa-calda bruciata dal (tunnel) d'amore per lui. A me è molto più probabile che capiti il biglietto dell'ultimo film moltopiùchediscutibile che l'ho portata a vedere con tanto d'insulti rinfacciati in appendice. Prossima volta solo scontrino d'aperitivo
.
Disegni:
7 Rossi mi è sempre piaciuto sul dampyro de Brianza, e qui lascia un buon lavoro. Penalizzato
dai colori (
Voto:
5 1/2), e lo si intuisce dai dettagli delle morti atroci e da quello che poteva essere un suo b/n ad effetto (p. 28)
Ho l'impressione che punti qualche volta sull'aspetto bonario da "comic" di alcuni personaggi (v. Bloch e Colonello Mildew).
*** *** **** *****La Tomba di Ghiaccio.Soggetto/Sceneggiatura:
4 1/2Se è vero che il matrimonio è la tomba del sesso, qui pare che il pattinaggio sia la tomba dell'amore. Se non avete niente da fare con la vostra ragazza girate al largo dai laghetti ghiacciati, quindi. A meno che non sia una foca, o abbia uno scafandro in dotazione
.
Come idea di base non è neanche tanto male, anche perchè si rivela un po' per volta: un appello onirico dal gelido mondo del limbo - a differenza del bollente alligalli
- per strappare la bellona di turno ad una fine in cui c'è poco da ballare.
Il suo fidanzato, insicuro ed ottuso fino in fondo, non ci riesce e ci rimette il colorito, sottozero.
Dylan fallisce anche lui, ma grazie ad uno (scarso) sforzo di fantasia salva dal ghiaccio strisciante la sua pellaccia abbronzata con la solita pistola lanciata da Groucho. E torna al caldo estivo, con qualche certezza in più...per quanto inutile
.
Tutto il resto, ovvero il modo vero e proprio in cui si realizza la storia, fa acqua (gelata) da tutte le parti, lasciando rabbrividere molti sensi in disapprovazione.
Occorrevano due teste allineate per sfornare roba simile dai loro neuro-congelatori?
Dialoghi meccanici e fuori fase sino ad inciampare in se stessi.
Personaggi con caratterizzazione quantomeno impalpabile: Tod si complessa da solo ma senza credibilità; Fay pare avere mooooolti problemi personali ma passano in secondo piano rispetto ai primi piani delle sue mutande
.
[Vedi, per esempio, la sua lettera sconclusionata (pp. 48-49) che incomincia lasciando intuire un kissakkè di disagio interiore, e poi si chiude come un sms di fretta sulla metro].
Non oso infierire sull'inutile quanto pietoso ritorno di un "antico avversario" (cit. dall'editoriale) che anche Dylan fatica a riconoscere. Chiaverotti credo che invece lo disconoscerà, specie per la colluttazione a suon di ceffoni.
Davvero molto sovrannaturale e simbolico, come nel
n° 66. Un pretestuoso cameo non richiesto, messo lì senza capo nè coda - ed anche anche senza zona pubica, secondo la resa grafica
.
Per chiudere in bellezza nel surplus di
kitsch fuori luogo, eccoci davanti ad un progetto d'ibernazione che projetta Fay nel solito futuro post-apocalittico.
L'Ultima donna sulla Terra? Anche qui i suoi problemi passano in secondo piano rispetto alla (pratica) biancheria che indossa. Anche se senza fronzoli i vampiri da influenza letale (v.
n°77) gradiranno
.
Disegni:
5 1/2La svogliatezza di Freghieri trae vantaggio dalla colorazione perchè si nota meno.
Lui di questi tempi è così. Prendere o lasciare, come già detto.
Solo il fatto che la fata (engl:
fay) abbia la chioma rossa distorce il mio giudizio. Ognuno ha i suoi punti deboli...
Colori ingenui nella loro semplicità (
Voto: 4 1/2), alla stregua di quelli dei primi Speciali riediti dalla
Mondadori. E parliamo di decine di anni fa...
*** *** ***Alla prossima con le prossime due storie.
Sempre che in spiaggia non mi solletichi di più qualche bel romanzone d'appendice da 700pagine ripescato in autogrill. La vedo dura. Il sudoku incalza...
ALOHA