Cravenroad7

a mio avviso, non si può considerare un capolavoro una storia che è troppo debitrice ad un idea non sua...
... infatti di "capolavori" in Dylan Dog ce ne sono pochi ( ottime storie si )... questa in particolare era senza infamia e senza lode una storia tra le tante... ne dal punto di vista della sceneggiatura ne dal punto di vista dei disegni...
...anche Horror Paradise "citava" Hellraiser però solo i disegni di Castellini valevano per considerarla un ottima storia...

Attenzione però a non confondere "spunto" con "storia" o, peggio, "soggetto"...
Lo spunto di questa storia é SAW, ma il "soggetto" (la trama: quello che succede, le svolte nel racconto e i suoi personaggi) sono completamente diversi; sarebbe un plagio di SAW solo se molti punti del soggetto fossete presi di peso dal film, e a me sembra che sia tutto diverso..

Altrimenti, stringi stringi, uno sarebbe costretto a dire che, visto che condividono alcuni spunti narrativi, SAW é un plagio di Misery Non Deve Morire...

Non è plagio mica voglio dire questo... senno l'avrebbero chiuso da un pò Dylan... ma ( a mio parere ) non posso considerare un capolavoro una storia con un personaggio che fa quello che fa Saw, parla come Saw, fa degli enigmi alla Saw, ha la maschera come Saw ( anche se qui è a forma di corvo)...

...per capirci Scalped è un capolavoro... questa è robbetta da leggere sotto l'ombrellone

acc..io leggo Scalped sotto l'ombrellone! Prenderò provvedimenti

ahahah quindi NON leggi Saguaro

Si parte da un falso presupposto, secondo me. Questa storia all'apparenza è simile ad Horro Paradise o Il Giardino delle Illusioni ( più a questa a dir il vero...) mentre in realtà è totalmente differente. Non è nel sunto di RRobe mostrarci prove difficili, spaltter o enigmatiche, quanto scavare nelle convinzioni di DyD e nel suo metterle in gioco. Per quanto complesse esse siano, per quanto governino la sua vita, Dylan è pronto a sfidarle ed infrangerle per uno scopo più alto, almeno all'apparenza.
Horror Paradise era una storia horror, questa è una storia psicanalitica sulle paure/convinzioni di Dylan.

SPOILER (edit Fedy)

La storia, come intrattenimento derivativo senza troppe pretese, si può dire riuscita.
Tuttavia mi sembra che il canovaccio di saw sia stato ri-modellato più sui clichè di Dylan che sull'effettivo spessore del personaggio.
Ne comprendo la difficoltà realizzativa, ma alla fine il risultato resta superficiale e al lettore resta davvero poco.
Tralasciando la contraddizione di uno che vuole andare ad un concerto per lamentarsi della folla (sic!), l'estrema (non) scelta nella prova finale suona come una resa che stride non poco con i principi etici del protagonista su cui si era costruito tutto il plot.
Personalmente poi non ho apprezzato il recupero di Axel, che fuori dal riuscitissimo contesto autoironico di Fuori tempo Massimo, diventa goffo ed involontariamente comico.
Mi sembra un'altra occasione persa per risollevare il personaggio.
Caluri fa una buona prova con le sue pennellate plastiche, anche se ogni tot vignette ci delizia con anatomie e proporzioni a dir poco sballate. Bisogna ammettere che l'inedito Dylan con i calzoni hip hop a pag 20 è amabilissimo.
Copertina anonima nel non saper valorizzare il pathos del soggetto con scelte cromatiche ed inquadrature adeguate.

Complessivamente: Accettabile

Nella mia personale classifica Rrobiana:
-Fuori tempo massimo
-Mater morbi
-Modulo A38
-Giudizio del corvo
-Nuovi barbari

Considera che in edicola se un bimbo resta traumatizzato, un padre pazzo che vuol fare causa al mondo intero poi, chi se lo regge?

dunque comprato e finito di leggere appena un quarto d'ora dopo. c'è davvero molta azione e pochi "dialogoni",cosa che ho davvero davvero apprezzato. Non si vedeva un azione simile da mesi!
La copertina:come sempre Stano riesce sempre e dico SEMPRE a stupirmi! La faccia disperata di Dylan è davvero impagabile.
Per quanto riguarda i disegni devo dire che mi sono sembrati davvero ben fatti e realistici,soprattutto l'espressione di Dylan quando inciampa sui carboni ardenti davvero bella.
Il soggetto mi è sembrato,verso la fine,un pò scontato ma è secondo me il giusto finale per una storia del genere. Voto:BUONO. unica pecca,l'assenza del vecchio e di Groucho!

ma secondo me più che spunto o plagio si tratta di una citazione o di un omaggio. Ce ne sono tantissime in Dylan

C'hai ragione pure te!
Comunque il soggetto mi va bene, è la messa in scena che mi fa schifo.

Io non reggo la postura del "corvo" e il becco spalancato come se ridesse come un ebete, quando alla fine nella storia mica gode come un sadico a veder soffrire gli altri

Anche a me la copertina non è piaciuta per niente. Trovo che negli ultimi tempi Stano stia perdendo qualche colpo, o forse sono io che comincio ad annoiarmi delle sue copertine, che sia chiaro quando ci prende sono straordinarie, ma un cambio di copertinista non la prenderei come una brutta notizia Con tutti i fantastici illustratori che ci sono in giro! E magari rivediamo Stano più spesso a disegnare storie (che è lì che m'interessa vederlo).

Forse la storia offre pochi spunti di riflessione, ma non per questo bisogna per forza prendersela con Caluri o con Stano...

Finalmente l'albo è arrivato anche qui in Turkmenistan.
Votato buono, lettura molto gradevole. L'evidente richiamo a Saw, tanto inviso a molti (c'è chi ha gridato pure al plagio o alla copia ), mi è parso più un escamotage per mettere alla prova, e in parte anche alla berlina, i saldi fondamenti etici dylaniati piuttosto che il tentativo di fare il verso alla saga inaugurata dal film di James Wan qualche anno fa. Insomma, quale personaggio meglio di Dylan Dog, i cui principi morali ci sono stati ripetuti negli anni fin quasi allo sfinimento, si prestava ad essere coinvolto dal "gioco" architettato da Mr. Giggle? Occasione troppo ghiotta per Rrobe e grande curiosità per noi lettori di scoprire come il nostro si sarebbe districato tra le difficili scelte sottopostegli. Bravo Recchioni a far mantenere a Dylan un profilo politically correct senza scadere nel banale, anche se forse mi sarei aspettato qualche soluzione più.. coraggiosa; tra queste, quella che meno mi ha convinto è stata proprio quella finale, , tuttavia nella concitazione del momento può comunque apparire giustificabile. Molto più interessante, per l'umanità con cui è stato reso, il comportamento di Dylan in occasione dell'incontro con Capitan Fantastic; così come parecchio interessante è la figura di Mr. Giggle, il buon corvaccio che si dimostra molto più moralizzatore di quanto non si sia rivelato la sua controparte cinematografica, quel John "Jigsaw" Kramer, che, primo Saw a parte, ha perso di vista film dopo film il suo intento primigenio a favore della mattanza-vendetta. Spero vivamente che Rrobe ci riproponga in futuro questo personaggio, che mi pare possa dare ancora molto anche perchè saggiamente poco o nulla di lui ci è stato svelato, ma potenziale carne al fuoco ne è stata messa (dimostra infatti di conoscere DD molto bene e di "tenere" in qualche misura a lui).
Critiche si possono muovere invece al comportamento dylaniato davvero troppo passivo nei confronti del suo carnefice, sicuramente tra gli elementi meno convincenti della sceneggiatura. Da respingere invece la critica alla scarsa caratterizzazione di Clelia, la cui funzione è imho solo quella di mettere in moto "il gioco" e poi chiudere il cerchio.
Il finale, con la sua parossistica discesa nella violenza quasi ai limiti del trash, tra un colpo di scena e l'altro, si presta allo stesso modo a piacere o non piacere. A me è piaciuto e ci sta alla grande con l'omaggio alla saga dell'enigmista.
Disegni di Caluri altalenanti ma rendono molto bene l'atmosfera morbosa, claustrofobica e angosciante della storia. Peccato solo per la rappresentazione di Mr. Giggle che, come detto già da Dogares, ricorda più un pinguino che un corvo.