Finalmente l'albo è arrivato anche qui in Turkmenistan.
Votato buono, lettura molto gradevole. L'evidente richiamo a Saw, tanto inviso a molti (c'è chi ha gridato pure al plagio o alla copia
), mi è parso più un escamotage per mettere alla prova, e in parte anche alla berlina, i saldi fondamenti etici dylaniati piuttosto che il tentativo di fare il verso alla saga inaugurata dal film di James Wan qualche anno fa. Insomma, quale personaggio meglio di Dylan Dog, i cui principi morali ci sono stati ripetuti negli anni fin quasi allo sfinimento, si prestava ad essere coinvolto dal "gioco" architettato da Mr. Giggle? Occasione troppo ghiotta per Rrobe e grande curiosità per noi lettori di scoprire come il nostro si sarebbe districato tra le difficili scelte sottopostegli. Bravo Recchioni a far mantenere a Dylan un profilo politically correct senza scadere nel banale, anche se forse mi sarei aspettato qualche soluzione più.. coraggiosa; tra queste, quella che meno mi ha convinto è stata proprio quella finale,
, tuttavia nella concitazione del momento può comunque apparire giustificabile. Molto più interessante, per l'umanità con cui è stato reso, il comportamento di Dylan in occasione dell'incontro con Capitan Fantastic; così come parecchio interessante è la figura di Mr. Giggle, il buon corvaccio che si dimostra molto più moralizzatore di quanto non si sia rivelato la sua controparte cinematografica, quel John "Jigsaw" Kramer, che, primo Saw a parte, ha perso di vista film dopo film il suo intento primigenio a favore della mattanza-vendetta. Spero vivamente che Rrobe ci riproponga in futuro questo personaggio, che mi pare possa dare ancora molto anche perchè saggiamente poco o nulla di lui ci è stato svelato, ma potenziale carne al fuoco ne è stata messa (dimostra infatti di conoscere DD molto bene e di "tenere" in qualche misura a lui).
Critiche si possono muovere invece al comportamento dylaniato davvero troppo passivo nei confronti del suo carnefice, sicuramente tra gli elementi meno convincenti della sceneggiatura. Da respingere invece la critica alla scarsa caratterizzazione di Clelia, la cui funzione è imho solo quella di mettere in moto "il gioco" e poi chiudere il cerchio.
Il finale, con la sua parossistica discesa nella violenza quasi ai limiti del trash, tra un colpo di scena e l'altro, si presta allo stesso modo a piacere o non piacere. A me è piaciuto
e ci sta alla grande con l'omaggio alla saga dell'enigmista.
Disegni di Caluri altalenanti ma rendono molto bene l'atmosfera morbosa, claustrofobica e angosciante della storia. Peccato solo per la rappresentazione di Mr. Giggle che, come detto già da Dogares, ricorda più un pinguino che un corvo.