wolkoff ha scritto:
Ken Parker è qualcosa in più di un semplice anti-eroe. Giustappena, eh...
Non mi azzerderei mai ad etichettarlo così
.
Dylan Dog è partito da una caratterizzazione ben diversa, ma si sta da lungo tempo assuefacendo a quei clichè.
Nathan Never si è creato un Universo corale attorno, sa defilarsi quando è il caso, sa sfumare nell'intimo o, all'opposto, presentarsi come puro strumento d'azione.
Gli unici che hanno un po' spodestato i soliti binari dell'antieroismo (bonelliano
e bonellide, soprattutto) nei suoi meccanismi sono state le creature di
Ambrosini (
Napoleone &
Dix) ed in un certo senso
Julia.
Be', ma non è che definendo un personaggio "antieroe" io esprima una valutazione di merito, né mi soffermi sulla profondità della sua caratterizzazione: tendenzialmente, ogni personaggio può essere identificato come "eroe" o "antieroe", e Ken Parker ricade decisamente nella seconda categoria.
Tex? Eroe.
Zagor? Eroe (anche se...).
Mister No? Antieroe.
Ken Parker? Antieroe.
Pat McDonald? Eroe.
Dylan Dog? Antieroe (anche se...).
Nathan Never? Eroe.
Magico Vento? Difficile dirlo, diciamo che in lui convivono sia aspetti eroici (probabilmente preponderanti) sia aspetti antieroici.
Saguaro? In effetti lo definirei più eroe che antieroe: è un uomo con un forte senso della giustizia che cerca sempre e comunque di fare la cosa giusta, è solitario ma non più di tanto, ora è diventato anche un uomo di legge... Comunque si vedrà meglio con il passare del tempo (e dei numeri).
Ah, terzo numero IMO molto bello, addirittura splendido nell'incipit (ma voi ve l'aspettavate davvero un simile comportamento da un protagonista bonelliano?). Un fumetto nella più solida tradizione bonelliana, altissima leggibilità compresa: continua a piacermi molto. Il parco dei comprimari, che si delinea meglio ogni numero che passa, mi sembra valido; l'ambientazione aggiunge fascino a vicende forse risapute ma sempre ben narrate e avvincenti. Tre numeri sono pochi per tirare le somme, ma se la qualità media rimanesse questa sarei un lettore estremamente soddisfatto. Peccato per i disegni di Foderà, che non sono malaccio ma che non sono neanche un granché.