Cravenroad7

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# 310 - Io, il mostro
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Mediocre (5) 15%  15%  [ 15 ]
Accettabile (6) 26%  26%  [ 26 ]
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Ottimo (9-10) 6%  6%  [ 6 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: ven lug 06, 2012 3:30 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
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"Il fatto che sia un'esper non ha bisogno di spiegazioni perché anche in altri albi succede così" è un'altra non-spiegazione che sposta il problema invece di risolverlo.
Al massimo ti posso rispondere che valuterei negativamente anche gli altri albi, o che c'è contesto e contesto: se fai ruotare l'intero albo attorno a questo fatto, un minimo di profondità in più è lecito aspettarsela rispetto al "è così e basta".
Almeno, io personalmente me la sarei aspettata.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: ven lug 06, 2012 3:55 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Località: Milano
La spiegazione non sarebbe necessaria in se. Non esiste spiegazione al potere di Nessuno, ad esempio. Il discorso è che Ruju che in altre circostanze si è dimostrato bravissimo, parte con un intento ( quello di mostrarci il viaggio verso la catarsi finale della protagonista ) ma poi perde per strada il pathos e la drammaticità necessarie a rendere la vicenda meramente compiuta.
Visto che il personaggio centrale è Coralie e la sua drammatica impossibilità di vivere una vita normale, tutto scivola via su un on the road mal strutturato. Gli amori/suicidi/omicidi di Coralie sono senza spessore, non avvincono e non terrorizzano.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: ven lug 06, 2012 4:03 pm 
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Iscritto il: ven nov 04, 2011 5:48 pm
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Località: Catania
Nikolaj Stavrogin ha scritto:
"Il fatto che sia un'esper non ha bisogno di spiegazioni perché anche in altri albi succede così" è un'altra non-spiegazione che sposta il problema invece di risolverlo.
Al massimo ti posso rispondere che valuterei negativamente anche gli altri albi, o che c'è contesto e contesto: se fai ruotare l'intero albo attorno a questo fatto, un minimo di profondità in più è lecito aspettarsela rispetto al "è così e basta".
Almeno, io personalmente me la sarei aspettata.

Stiamo parlando di un fumetto che tratta argomenti paranormali, e tra questi argomenti c'è quello degli esper. Non ha senso una spiegazione. Trovi spiegazione nel poltergeist?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: ven lug 06, 2012 4:11 pm 
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Iscritto il: ven ott 15, 2010 4:50 pm
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Località: Venaria Reale (To)
Eva_Luna ha scritto:
Ma E' nata così.
Uffa, maledetta memoria, qual'era l'albo dove si parlava di esper? Dove c'era la ragazza sorda che aveva poteri mentali e via dicendo? Ecco, avete capito: neanche là si indaga perché questa tizia ha poteri mentali: li ha e basta e si dà per assodato che li abbia.


Quell'albo era "Percezioni extrasensoriali", sempre di Pasquale tra l'altro...me la ricordo bene perchè a 12 anni è il primo albo che ho comprato in edicola con soldini miei..

Lì comunque la storia era ben diversa...il tutto non girava tanto intorno ai poteri della ragazza quanto all'identità del serial killer che faceva strage di esper all'interno del palazzo..

Storia che tra l'altro io avevo pure gradito, ma che qui nel forum stroncano in pieno...

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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: ven lug 06, 2012 4:16 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
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@dogares

Concordo solo in parte. La vicenda di Nessuno ha uno svolgimento tale [nel racconto della sua vita, ad esempio] da rendere conto anche dei suoi "poteri", pur in chiave onirico-surreale.
Secondo me ritenere che lì non ci sia spiegazione è piuttosto fuorviante: non dico che tu non l'abbia capita, ma che è una narrazione talmente inusuale da garantire diverse interpretazioni, e nella mia personale è tutto perfettamente logico [per quanto possa essere "logico" un contesto come quello...].
Qui invece non c'è nessuna logica, onirica-formale-trascendentale-altro che sia. È stata accuratamente evitata la possibilità di garantire una qualche sorta di logica alla vicenda, intendendo con questo termine una spiegazione più profonda e articolata a quella [non] data.
Sull'assenza di pathos mi trovi d'accordo.

@Eva

non intendo dire che c'è sempre bisogno di una spiegazione eh, sia chiaro, lungi da me. Anzi, spesso lo spiegazionismo è deleterio.
In questo particolare caso intendo che, visto che l'albo è incentrato sui poteri di Coralie, mi aspettavo una vicenda più articolata ruotante intorno ad essi, e un maggior approfondimento su di essi, come ad esempio una spiegazione di qualche tipo.
Ma poteva essere anche altro, come un'indagine, un risvolto inatteso e non sempre uguale dei poteri stessi, un comportamento diverso delle vittime, un background più sostanzioso per Coralie, un contesto più grande in cui farla muovere e così via.
"È nata così e fa impazzire la gente [vedi chiarimento precedente sul termine impazzire, NdN]" a me non è bastato, anche perché altrimenti mi sarei limitato a leggere l'anticipazione e buonanotte.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: ven lug 06, 2012 4:21 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
La spiegazione ai poteri di Nessuno è la banalità normale della sua vita, il nessuno creatore di universi. Cmq Sclavi è bravissimo a sospendere nel non detto e nel quotidiano e banale, una vicenda assolutamente paradossale come quella.
Qui sposo in pieno la tua tesi: non c'è alcunché di intrigante e di ricordabile, a parte forse l'esser insopportabilmente piagnina da parte della protagonista.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: ven lug 06, 2012 10:50 pm 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
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Albo volato via abbastanza noiosamente...mamma mia, per una volta potrebbe essere una racchia...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: sab lug 07, 2012 3:39 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Strana storia questa.

La location di lettura deve averne agevolato la leggerezza e sbrigatività di fondo. A metà tra l’Iper di Orio, l’aeroporto adiacente, ed il volo in perenne ritardo, mi è capitato di consumare in sospensione un DD modestamente senza pretese, giocato su uno scarno (e solitario) spunto di base, ma scivolabile senza troppi malintesi gastrici durante l’assunzione :? .

Vive di poco e poco rilascia, per quanto non appesantisca la lettura né si aggrovigli in madornali strafalcionerie o strapiombi di stile. E’ più classico di quello che sembra (in ottica post-2000) anche per il calco di elementi già stravisti di freghierica memoria (la ragazza maledetta: Il Vivajo, il viaggio della scarogna: La strada verso il nulla) che contribuiscono a creare l’impressione di familiarità col risaputo/rivisto.

Decolla ordinariamente con buon ritmo ed atterra bruscamente di culo sul controfinale aperto al dirottamento, in senso narrativo.

Di primo pelo impubico gli avrei dato un MEDIOCRE secco, ma poi mi sono inumidito all’ACCETTABILE glissante perché in fondo non mi ha deluso più di tanto, e poi ho apprezzato in un certo senso l’incoscienza kitsch per il non-risolto/non-spiegato, tirato per un pelo sul fotofinish frettoloso :D .

Io, un mostro lo sarei se scatenassi la vocazione alla violenza (anche) suicida in tutti quelli che leggono il mio post sull’inedito del mese. Ma so di poter contare su una nutrita compagine di (saggi) forumisti che saltano di filato carpiato la mia neuro-recensione, giusto per risparmiarsi la fatica di storcere il naso o di perdere ulteriori diottrie davanti a materiale discutibile. E questo mi consola, anche se scorre meno sangue a suon di rasojate… :tc:

Intanto provvedo a bisturizzare quel poco che ritrovo sotto mano:

SPOILER
SPOILER SPOILER
SPOILER SPOILER SPOILER


Pomeriggio a Londra e ci scappa l’aggressione in pieno centro a spese della sciagurata di turno. Amore criminale? Siamo fuori pista, visto che il delirio nello sguardo di Ernie ha qualcosa che va oltre la banalità della cronacaccia nera da amoricidio reiterato da cui purtroppo siamo (realisticamente) assuefatti :x:

Ernie l’implac(c)abile sembra sul punto di sfigurare a vita (o a morte) la sua ex-bella, ma interviene un aspirante rugbista che lo placca a terra…se solo bastasse a contenerlo. Sangue chiama ( proprio ) sangue e ci scappa un suicidio per il gargarozzo. L’amore dissolve, e bella dissolvenza di Coralie (p. 13 iv-vi; ce n’è un’altra anche a p. 92. iii) davanti alla sua “prima” vittima.

La parte sul sopralluogo della polizia (pp. 17-24) è quella che a mio parere contiene per densità il più alto tasso di approssimazioni scorrette e fastidiosi extra, al limite delle fesseria :( .

Il servizio di soccorso sanitario di Sua Maestà non brilla per efficienza se dopo i delitti si ha il tempo (perso) per andar a prelevare un ispettore sbevazzato, si aspetta che questo arrivi e che esprima il suo parere…mentre la poveraccia ferita è ancora lì ad aspettare kissakkosa. L’unico solerte è l’inutilmente scorbutico medico di turno, che respinge con acredine gratuita (p. 18) tutti quelli interessati/chiamati proprio per controllare la situazione :| .

Altro omaggio alla retorica cascabraccia è l’appunto dovuto di Dylan che ricorda sdegnato come il carpentiere/rugbista deceduto “non è un tipo qualunque” (p. 21. v) , per la gioja del gruppo Anonima Operaja e della loro ultima vertenza sindacale. Lui almeno finirà sui giornali, da cadavere o in cassa da morto, e non da non-vivo fra i giornali… sotto i ponti o le casse(dis)integrate :x: .

Altrettanto campato in aria il sensazionalismo di Dylan+Bloch che guardano a questo caso come qualcosa d’immane mai concepito dalla mente (criminale) umana. Il primo si chiede stupito (?!) come si possa chiudere un caso del genere pur essendo gli elementi così evidenti (p. 23. v), mentre il secondo arriva a addirittura a dire che hanno sfiorato la visione dell’inferno (p. 24. i) pensando evidentemente che i casini della settimana di Golconda fossero invece una trovata puerile di Minzolini per guadagnare share :o .

Ancora più escogitata dal nulla – ma giustificata da esigenze di copione, e combaciamento (con schiocco) col titolo – l’illuminazione pretestuosa del prof. Dylan che arriva in un nanosecondo ad intuire come Ernie volesse diMOSTRARE che il MOSTRO era Coralie, o quantomeno il suo amore degenerato verso di lei.

In realtà Ernie nel suo vaneggiare sadico non accenna mai a questo elemento - neanche nel finale – che rimane però la chiave di volta/lettura di tutta la storia, nella sua struttura, titolo compreso. Forse ci saremmo arrivati/imbucati anche senza questo impistamento chiavinmano di Ruju? Si trattava di sfondare (senza scasso, da fatica) una porta già aperta dopo tutto… :roll:

Seguono alcune buone tavole di Freghieri (pp. 25-27) in cui Dylan si opacizza assorto e riprende dopo tanto il clarinetto, resistendo alla (scarsa) ironia di Groucho, che comunque avrà modo di rifarsi nella sequenza del tentato suicidio, la notte dopo, con tanto di cazzotto sanatorio (pp. 59-62).

La parte nell’ospedale è quella più convulsa, tra azione e sangue, e meglio riuscita del lotto (anche a livello grafico), pur senza stupire per originalità. Il racconto sul passato nefasto di Coralie viene sapientemente interrotto sul letto di degenza (p. 30) da un Dylan che si ritrae/ritira, per esser ripreso poi in flashback durante la fuga (p. 47). Nel mezzo l’infermiera Rose che perde la bussola ed orienta la nottata verso l’amarcord dello splatter, condito con pipposità mentali non immotivate e vignette di sincera violenza brutalizzante 8-) .

Grazie all’influenza di Coralie, Rose riscopre il suo male di vivere, un’esistenza senza vita, amore e buona sorte, in cui sentirsi soli e poco piacenti ajuta davvero poco. Per questo non le basterà squartarsi la mano per riscrivere le proprie linee-guida, ma vorrà (generosamente) dare un taglio a più vite possibili per interrompere questo turno sfibrante lungo una vita d’agonia :tc: .

Fin qui ci siamo. Ed anche sul potere contaminante/esplosivo da ESP di Coralie non avrei molto da ridire…se non fosse che mi pare abbozzato in modo un po’ troppo generico, su binario a scartamento ridotto del tipo: Odio vivere-Chi mi sta vicino assorbe il potenziale distruttivo/delirante-E poi scatena la violenza contro sé, me ed altri, in cerca della morte.

Una lezioncina a catena un po’ facilona e priva di dettagli, quanto ad atroce maledizione. Non chiedevo spiegonismi di sorta per sventrare il caso scoperchiando tutti gli altarini – ed infatti ho apprezzato il trauma infantile dei genitori morti come effetto, e non come causa, della maledizione – ma qualche dettaglio/specifica in più ci poteva stare. In senso arcano, mistico, horror, sovrannaturale, fanta-psicologico o keddiaminefosse, ma sempre meglio del campar in aria di espedienti immotivati era :mad: .

Insomma Coralie rimane maledetta perché è maledetta ebbasta, punto, Amen, e noi malediciamo quella scarsità di elementi che potevano arricchire la storia in modo più sinistro ed avvincente. Occasione sprecata :cry: .

Dove invece ci si è profusi in una marea di inutili dettagli sfacciatamente superflui, per l’economia della storia, è sul versante dell’infatuazione reciproca tra l’Old Boy e Coralie. Senza dubbio la tipa avrà battuto il record storico di testa-appoggiata-sulla-spalla in 94pp da 300 numeri a questa parte. La giacca di Dylan si sarà consumata intanto, e senza parcella la vedo dura rimediare :oops:

Passi l’appello all’ajuto sull’ambulanza, ma tutto il balletto smancerioso successivo di “sei molto buono con me”; “dammi un bacio (della buona nanna)”; “e io, non ti piaccio (vestita di soli cerotti)?”; “sei molto bello” oscura qualsiasi tentativo di approfondire la sensibilità/psiche disturbata di Coralie per lasciar trionfare invece una trafila di moinerie di bassa lega, consumando pagine e pagine di vuoto ristagnante.
D’altronde il bipolarismo mentale non merita tanti approfondimenti, anche perché dopo Monti pure il Terzo Polo (psicotico) si è liquefatto :mrgreen: .

In pratica quella che doveva essere una fuga dal pericolo (quale poi?) diventa una romantizzata fuitina d’amore confuso, con tanto di cottage isolato nella boscaglia, maschio che fa la legna, e donna che si spoglia prontamente (pp. 68-70). Palma d’orzobimbo(minchia) come sequenza peggiore dell’albo, anche se se la contende a denti stretti con lo shampoo distensivo e l’asciugaggio dettagliatissimo, da consumare ben 4 vignette (p. 80).
Salvo lo shampoo, di un capello, solo perché effettivamente è una delle cose più intimamente sensuali da fare alla propria ragazza/compagna. :3 :* :* :3

Già, la fuga…ma a che serve fuggire se il pericolo è rappresentato dalla stessa Coralie, ed in fondo nell’ospedale ha fatto tutto Rose? Nun regge, nonnonò, nun me regge (kkiù).
Ed anche Dylan, in ritardo clamoroso, rivanga a posteriori di essersi morso la coda a casaccio (p. 66) senza capire cosa intendesse realmente fare fuggendo alla carlona. Altro buco di motivazione nella sceneggiatura…per quanto si colga l’occasione per una villeggiatura di straforo in alta stagione, a spese del defunto Ernie, suppongo, che aveva già pagato l’affitto :g:
.
A digiuno di tensione incisiva anche il momento in cui Dylan stesso sembra mostrizzarsi in preda alla maledizione di Coralie (pp. 77-80) , ridotto soltanto ad uno sguardo maligno ed un trincaggio (PROSIT :P ! ) interrotto dall’autoesorcismo proprio di chi è già passato dall’esperienza di voler non-vivere autodistruggendosi :( .

A rovinare l’idillio da due cuori & una multiproprietà, interviene il solito Ernie di ritorno dall’ospedale – e poi dicono che la riduzione dei posti letto non serve – che per il suo nido d’amore ha idee ben più sanguinolente di un Dylan coccoloso.

Segue colluttazione di routine e svenimento provvidenziale prima che Coralie si pianti una pallottola nel cervello. L’avesse fatto, benedetta ragazza…perché quella canaglia di Winterbyrd ha in serbo ben altre angherie per il suo cranio labile e temibile :o .

I tempi si stringono, Dylan rimane impotente a letto (pessima combinazione…) sugli sviluppi degli eventi, e la storia si contro-finalizza con un’eruzione di orrore incontrollabile/beffardo dal retrogusto chiaverottiano. Non nascondo che qui ho gradito, ma queste sono mie debolezze personali… :oops:


****
Concludendo con le votazioni, senza spoglio perché scontate dopo tanto ciarlaggio:

Soggetto. 5 : In pratica c’è solo un’idea di fondo. Una maledizione (contagiosa) che maledice la vita dal malessere di una mal(n)ata della malora.
E tre macro-sequenze: prima aggressione/ritorno dell’aggressore; notte in ospedale; fuga in campagna.
Un po’ pochino ad esser sinceri, ma organizzata di mestiere sapiente da :r:

Sceneggiatura. 6 + : il ritmo tiene, i dialoghi (eccetto Coralie) non deludono, la storia scorre con una certa fluidità gradevole. Bloch convince, Groucho – davvero spento e troppo amicone – meno. Solo la parte nel villino gira parecchio a vuoto. Per il resto funziona e valorizza un soggetto altrimenti povero di risorse.

Disegni. 6 : Ho già accennato a qualcosa che mi è piaciuto. Aggiungo le vignette del viaggio in auto, per il tratteggio curato (p. 50), lo stile semplificato e corposo per il ricordo infantile (pp. 51-53), e la fantasmagoria conclusiva.
Al limite dell’indecenza, invece, certe disegni imbrattati a tutta furia come per lo scontro finale tra Dylan ed Ernie (pp. 89-92) o lasciati all’incuria dei dettagli come a p. 79 e p.96 :evil: .

Freghieri di questi tempi è così, prendere o lasciare. Rimane comunque una colonna (affaticata?), anche se l’avevo visto meglio sul Maxi invernale.

Copertina. 7: Ben venga il depistaggio del titolo o dell’immagine di Dylan con tanto di ascia al seguito. Colori più semplici e meno “tondeggianti” delle precedenti, più puliti e netti. In pratica si concentra sulla sola Coralie, che è l’unica ragione d’esser dell’albo, tra l’altro.

****

Adesso vi lascio perché devo andare dalla mia pedicurmante preferita per farmi leggere le tre linee sulla pianta dei piedi (Sfiga, Fetenzia, Storditaggine) e farmele rifare con la pialla in previsione di tempi moooolto grami a venire :wink: .

ALOHA

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
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Votato Ottimo perchè se lo merita chi con un semplice titolo ti riesce a far credere che sia tutt'altra storia...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
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Storia gradevole, dialoghi scorrevoli, disegni molto belli. voto 7


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: sab lug 07, 2012 12:22 pm 
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dogares ha scritto:
Dato che, come tutti qua dentro, spendo 2.90 euro per l'albo, è mio diritto comprarlo solo per criticarlo ( cosa di cui è convinto qlc ma che non risponde alla realtà dei fatti ), come è legittima la posizione di chi lo acquista solo per incensarlo.

Ma dopo, lo leggete? :D

Scherzi a parte, a me la storia è sembrata buona, ci ho ritrovato un po' delle atmosfere che avevo lasciato molti anni fa (come già detto nel topic di presentazione, ho ripreso a collezionare Dylan Dog - e altre serie - dopo una lunghissima pausa).
Non mi dispiacerebbe se la serie si mantenesse su questi livelli (se poi ne avremo anche di più alti, ben venga...); già così, direi che si passano tre quarti d'ora di piacevole lettura.
Detto questo, difenderò fino alla morte l'opinione di chi la pensa diversamente! (chi diavolo ho citato? Voltaire, mi pare... boh...)

SUPER OT
Ragazzi, questa voglio dirvela, anche se non c'entra nulla...
Ieri ero in auto per andare da un cliente, per raggiungere il quale percorro una strada che attraversa un po' di campagna, qui nel basso veronese, e anche qualche paese tutto sommato nemmeno così piccolo.
Ero come sempre assorto nei miei algoritmi (prima o poi mi troverete spalmato addosso a un platano, a causa di ciò...), ma sentivo che la mia mente stava registrando inconsciamente qualcosa di anomalo; continuo imperterrito, fino a quando, risorgendo dal mio torpore, ho avuto come l'impressione di trovarmi in quell'episodio di "Ai confini della realtà", dove c'è quel tipo che al risveglio si rende conto di essere l'unica persona rimasta sulla faccia della terra.
Ho quasi subito realizzato che erano diversi chilometri che non incrociavo nessuno, e né all'orizzonte, né negli specchietti si intravedeva anima viva! Non c'era nemmeno quel camion che trovo sempre quando percorro quella strada, e che mi fa fare quasi tutto il percorso ai quaranta all'ora.
So che può sembrare una stupidata, ma la senzazione è stata proprio quella di essere finito su un altro pianeta. Quando, arrivato in vista del paese successivo, ho intravisto una bicicletta che mi veniva incontro, pur sapendo benissimo di non essere l'ultimo uomo sulla terra, ho avuto quasi una sensazione di sollievo.
Era orario di punta di un giorno lavorativo... che sia un altro segno dei tempi che stiamo vivendo?
Scusate l'OT.

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Potrei tranquillamente affermare di essere il migliore...
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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
MessaggioInviato: sab lug 07, 2012 1:59 pm 
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E' un segno che è estate :D


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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
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Votato accettabile.
Storia scritta con mestiere da Ruju che, grazie anche alla lunga militanza nelle file dello staff dylaniato, dimostra di conoscere Dylan a memora come pochi altri e di saper ben padroneggiare i meccanismi della serie.
La sceneggiatura scorre bene, si può forse rimproverare a Pasquale di aver perso l'occasione di gestire meglio la situazione in cui Dylan viene "contagiato" da Coralie (anche se, come rimarcato da altri, titolo e copertina hanno un po' fuorviato le nostre aspettative). Carne al fuoco ce n'era tanta e il numero di pagine non permetteva certo di poter approfondire tutti gli aspetti, però una punta di rimpiano rimane. Il vero problema è che, leggendo questo #310, rimane un po' addosso una sensazione di dejà vù (generato dal ripetersi in loop del triangolo dylan-diverso/mostro-cattivo/dottore già visto tante volte) che non permette di provare sufficiente empatia nei confronti della coprotagonista e all'albo di elevarsi sopra la media. Interessante però l'idea (e qui dissento da chi vuole per forza sapere il perché e il per come dei poteri esp di Coralie, le cause sono del tutto irrilevanti ai fini della storia) e sempre un piacere vedere scorrere sangue in abbondanza. Groucho mi è sembrato un po' depresso già prima del "contagio". Il finale è imho molto chiaverottiano.
Passando ai disegni, molto bene Freghieri sui primi piani, un po' deludente sul resto (Jenkins a pag. 28 assolutamente inguardabile).
Merita mezzo voto in più di 6. Il Feghieri dei tempi d'oro avrebbe probabilmente fatto innalzare l'asticella della mia valutazione sino al buono.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 310 - Io, il mostro
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Eva_Luna ha scritto:
E' un segno che è estate :D

mmm... dovrò fare qualche indagine in tal senso, ma credo di non essere molto lontano dalla realtà ritenendo che l'estate c'era anche gli anni scorsi. :wink:
Secondo me (e qui spero di sbagliarmi), molta, molta gente non sta lavorando... :(
Ma chiudo immediatamente l'OT, prima di venire (giustamente) marchiato a fuoco dagli amministratori!

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Ho letto "minchiato a fuoco"... Niente troppo caldo oggi a Catania :D


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