Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: mer lug 04, 2012 2:21 pm
Iscritto il: lun gen 18, 2010 10:49 pm Messaggi: 132 Località: I T A L I A
the Imp ha scritto:
@ cristiano post interessante, ma evita le parolacce nel descrivere le opere degli autori, grazie.
Dal mio punto di vista, strettamente "tecnico", la serie di Dylan Dog verra' chiusa in pochi anni *. Specie se la crisi economica del Paese peggiorera'. Sembra di leggere il Mister No di Mignacco; si sta' facendo davvero male al personaggio. Provo per il Dylan Dog "menoso" (non capisco come possa camminare per strada: ma non si rende conto che potrebbe schiacciare qualche insetto?) molta più insofferenza di quella che alcuni qui nel forum rivolgono verso il Groucho post Sclavi. Non si tratta solo di storie scialbe, brutte o prive di nerbo. E' che si è tradito lo spirito del personaggio. Il suo “senso”. Miller quando ha preso Batman lo ha cambiato senza tradirlo. A suo modo Sclavi stravolse in parte Zagor ma... Zagor rimase Zagor. Leggere questo Dylan Dog e' avvilente, specie se con uno sguardo rivolto al passato. Forse mi piacerebbe se fossi un black-bloc, di cui mi sembra la fanzine. Si possono, domando, pubblicare storie del livello di quelle presenti nell'ultimo Dylan Dog Gigante? ( http://www.sergiobonellieditore.it/auto ... 20&subnum= )
* DATI SULLE SERIE REGOLARI 2011/2012 (mensili, bimestrali, semestrali, miniserie).
IN FONDO TABELLA DI COMPARAZIONE CON I DATI RIFERITI AL 2007.
■ TEX 210.000 copie
■ DYLAN DOG 140.000 copie
■ NATHAN NEVER 45.000 copie
■ JULIA 42.000 copie
■ ZAGOR 38.000 copie
■ DAMPYR 34.000 copie
■ LILITH 34.000 copie
■ SHANGAY DEVIL 27.000 copie
■ MARTIN MYSTERE 26.000 copie
■ BRENDON 22.000 copie
ALTRE COLLANE ANNUALI.
■ DYLAN DOG COLOR FEST (estivo): 86.000 copie ■ DYLAN DOG COLOR FEST (invernale) 80.000 copie ■ MAXY DYLAN DOG 77.000 copie ■ ALMANACCO DEL WEST 56.000 copie ■ ALMANACCO DELLA PAURA 50.000 copie ■ ALAMANACCO DELLA FANTSCIENZA 23.000 copie ■ ALMANACCO DEL GIALLO 21.000 copie ■ ROMANZI BONELLI (‘Linea di sangue’) 20.000 copie ■ ALMANACCO DELL’AVVENTURA 14.000 copie
Si evidenza quanto segue:
- la perdita (annuale) dei lettori è intorno al -4/6%;
- la serie che gode della maggiore stabilità è ZAGOR;
- Dylan Dog perde, rispetto al 2007-2008, circa 30.000 copie.
In tutto ciò, il risultato di bilancio di Bonelli Editore Spa (inclusi novità, ristampe, licenze) per il 2011 si dovrebbe aggirare intorno ai 34 mln € di fatturato.
La stabilità di Zagor e' probabilmente dovuta al suo curatore e sceneggiatore principale, MORENO BURATTINI, il quale, stabilendo un contatto diretto con i lettori tramite il suo blog “FREDDO CANE IN QUESTA PALUDE” e, anche attraverso i social network, e' nella condizione non solo di accogliere critiche ma suggerimenti sui gusti di chi effettivamente permette al personaggio di continuare a vivere: chi lo compra. Questa "particolarita" per noi dylaniati e' utopica. Nonostante le infinite critiche che si leggono nella rete sull’old boy, la casa editrice sembra assolutamente insensibile e prosegue con la sua linea, che spesso punta al sociale.
Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: mer lug 04, 2012 2:59 pm
Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm Messaggi: 2258
Ma anche se la redazione ascoltasse i lettori, siamo sicuri che ci sarebbero miglioramenti? Cioè, a parte "aggiustare" un pò la rotta in base a quelli che sono i consigli dei lettori, poi le storie le scrivono comunque gli sceneggiatori: anche consigliandoli su "che temi non trattare", "in che modo va scritto il giusto Dylan", "magari ci vuole più splatter", poi gli sceneggiatori hanno il talento che hanno.
Non conosco bene Zagor, ma se non mi sbaglio alla testata é arrivato Ade Capone, che é uno sceneggiatore coi controcosi...anche se non lo leggo, immagino che un lettore abituale si guardi bene dall'andarsene. Tex ha Boselli, Martin Mystere ha Morales... DyD avrà anche un problema di "linea editoriale" troppo monolitica, ma se gli scrittori sono questi... E non credo,come mi sembra di aver letto, che da Dyd vengano allontanati gli scrittori di talento, ma forse qualcuno più informato può saperne più di me: Enna ha la sua serie, la Barbato scrive e ha altri progetti (e le idee per dyd, visti anche gli ultimi numeri suoi,cominciavano a latitare, può essere che si sia allontanata per i fatti suoi), Recchioni aveva John Doe (ed anche dai soggetti delle sue storie si vede come probabilmente sia difficilissimo trovarne di validi per Dyd)...non mi ci vedo la Bonelli ad allontanare col forcone gli scrittori migliori dal personaggio, o a tenere fuori nuovi aspiranti scrittori per chissà che motivo...
Semplicemente, sceneggiatori validi (e con Dyd nelle loro corde) non crescono sugli alberi.
Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: mer lug 04, 2012 7:39 pm
Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm Messaggi: 11283 Località: Napoli
quoto Ezekiel. A prescindere da ogni considerazione sul valore artistico della serie, per analizzare le vendite future non basta estrapolare linearmente in grafico delle vendite con solo due punti presi in maniera più o meno casuale. Le vendite credo siano in calo, ma molto lentamente, prima che possa solo avvicinarsi al punto di chiusura ci vorrà parecchio tempo, e certo Dylan Dog non sarebbe la prima ad arrivarci, ma la penultima, subito prima di Tex.
Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: mer lug 04, 2012 8:25 pm
Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm Messaggi: 6349 Località: Milano
Che poi occorre anche capire che cosa si vuole, alla fine. Che DyD riprenda la qualità passata, premiata da vendite eccezionali, appare una mera utopia, visti i tempi odierni. I prodotti di qualità fanno girare le rotelle del cervello, quindi generalmente la gente evita di apprezzarli, sopra tutto i bimbi minchia odierni. Ritengo che se mai DyD dovesse arrivare ad una futura chiusura, e ciò appare remoto ma non impossibile, ne saluterei il trapasso certa che la serie abbia detto tutto ciò che aveva da dire ( e forse è già così ) e che il nefasto evento non sia che la sola soluzione possibile. Prevedere ciò che sarà fra sei/sette anni è mera utopia, dato che lo stesso Zagor ha attraversato momenti di crisi e ora appare in netta e forte ripresa. Dire che la linea della testata punti a sociale e che per questo perda lettori e rischi la chiusura, è una contraddizione. La chiusura la si rischia se si fanno cose orride oppure troppo sperimentali o impegnate. Se si punta ai vampiri da Twlight non si chiude certo, almeno oggi. Sarei felicissima se DyD perdesse altri lettori ma, come per osmosi, la qualità media delle storie avesse ad accrescersi.
_________________ " Il locale è triste e sta sempre qua ! "
Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: gio lug 05, 2012 1:58 pm
Iscritto il: lun gen 18, 2010 10:49 pm Messaggi: 132 Località: I T A L I A
Mirco ha scritto:
Cristiano, la fonte di quei dati? :O
Cita:
Quanto vendono i fumetti Bonelli, oggi Pubblicato il 02/04/2012 da matteos
Circa tre anni fa, scrivendo un saggio sul “modello culturale Bonelli” per la rivista francese Neuvième Art (online qua http://neuviemeart.citebd.org/spip.php?article173), decisi di raccogliere alcuni dati sull’andamento delle vendite nel 2007-2008 delle diverse collane dell’editore milanese. Nonostante la centralità di Bonelli Editore, una prassi curiosamente poco abituale nell’informazione italiana sul fumetto.
A distanza di qualche tempo, sono tornato in via Buonarroti per fare il punto. Questa volta, purtroppo, in assenza di Sergio Bonelli – ma come allora in compagnia di Mauro Marcheselli, direttore editoriale che, dati del distributore alla mano, mi ha fornito le cifre principali e riferito alcune tendenze generali.
I dati sono relativi alle uscite tra dicembre 2011 e gennaio 2012 – con qualche eccezione (Almanacchi, DyD color fest, Romanzi Bonelli) – riguardano solo le novità (niente dati sulle pur numerose ristampe, quindi), e sono arrotondati alle migliaia. La relativa stabilità delle vendite in questo mercato – mesi estivi esclusi – permette di fare abbastanza facilmente comparazioni con gli anni precedenti, e di considerare le cifre invernali come buona approssimazione della media annuale di riferimento.
Alcune delle collane ‘annuali’: •Dylan Dog color fest (estivo): 86.000 •Dylan Dog color fest (invernale): 80.000 •Maxi Dylan Dog: 77.000 •Almanacco del West: 56.000 •Almanacco della Paura: 50.000 •Almanacco della Fantascienza: 23.000 •Almanacco del Giallo: 21.000 •Romanzi Bonelli (‘Linea di sangue’): 20.000 •Almanacco dell’Avventura: 14.000
Fra le tendenze generali, alcune sono particolarmente significative: •l’erosione media (annuale) dei lettori è intorno al -4/6% •la serie che gode della maggiore stabilità è Zagor
In tutto ciò, il risultato di bilancio di Bonelli Editore Spa (inclusi novità, ristampe, licenze) per il 2011 si dovrebbe aggirare intorno ai 34 mln € di fatturato.
Comparando i dati apparsi nell'ottobre del 2010 su il sole 24 ore ( forse il numero e' disponibile anche online, cercatevelo se non avete la copia cartacea: http://www.ilsole24ore.com/ ) con quelli attuali di fumettologicamente (vedi sopra), abbiamo quanto segue:
La testata che perde meno in termini percentuali (e non in numeri assoluti) e' Tex: 4,5 %. Segue come piu' resistente Zagor, come gia' scritto nell'analisi di fumettologicamente, che perde appena il 5% (in termini assoluti solo 2 mila copie). Il vero collasso si ha invece per Dampyr (- 19%) e Julia (-16%). Continuando questo trend a breve scenderanno sotto Zagor. Per quanto riguarda il nostro Dylan Dog, i suoi cali sono da... paura. Brendon dovrebbe chiudere con il 100. Infine Martin Mystere deve iniziare a preoccuparsi seriamente con le sue 26 mila copie. Mr no chiuse con 25000 solo pochi anni fa con il trascurabile dettaglio che all'epoca non era in corso una crisi economica mondiale che si prospetta peggiore di quella del 29'. Riassumendo, se l'andamento proseguira' come minimo saluteremo con la manina quasi tutto il materiale "extra" = in eccedenza: Almanacchi, color fest, Romanzi. Grazie al cielo.
Ezekiel 25:17 ha scritto:
Se chiude Dylan Dog, chiude la Bonelli. Quindi state parlando di fantascienza
Tex e' il fumetto italiano che vende di più in assoluto. Da sempre. Dylan Dog non ha mai realmente insidiato ma neppure scalfito il suo primato. Da sempre. Passato 1986/1996 = Epoca d'Oro dylandoghiana - Presente = no comment - Futuro = Addio. E non solo come serie regolare inedita ma anche come RISTAMPA. Le ristampe di Tex vendono tre o quattro volte quanto vendono alcuni “bonellidi” di Aurea, Star, Panini, o GP. Questo dimostra che esiste un abisso tra quello che si scrive su Internet e il mondo reale, fatto di edicole e copie realmente vendute. Il tanto vituperato Claudio Nizzi, schifato e disprezzato da tutti i fighetti da forum e dai critici fai da te che si aprono un blog, vende ancora adesso molto più delle “rivelazioni del fumetto italiano”, che imperversano su Forum e Blog. Tradotto: la gente VERA, quella che VERAMENTE compra i fumetti e non quella che ne parla sui blog o sui forum, preferisce e premia certi prodotti. Che sono totalmente ignorati, o addirittura schifati, dalla fighetteria da tastiera media.
Cita:
- Tex Willer is the main fictional character of the Italian comics series Tex, created by writer Gian Luigi Bonelli and illustrator Aurelio Galleppini, and first published in Italy on 30 September 1948. It's the most popular characters of Italian comics, with translations to numerous languages all around the world. The fan base in Brazil is especially large, but it is very popular also in Finland, Norway, Turkey, former Yugoslavia and Israel.[1]
- Una leggenda. Questa è l'unica definizione possibile di Tex Willer che, pubblicato ininterrottamente da più di cinquant'anni, è il più longevo personaggio del fumetto italiano e, insieme a Superman e Batman, uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Familiare in Italia come la Ferrari e la pizza, continua ad avere centinaia di migliaia di affezionati lettori.
Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: gio lug 05, 2012 2:08 pm
Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm Messaggi: 2258
Però la "fighetteria" non paragonava il Tex di Nizzi alle storie dei supposti paladini dei fighetti fumettari di oggi, (chennesò, Roberto Recchioni forse?)...Lo paragonava al Tex di Bonelli lamentando non che la sceneggiatura non fosse valida e che Nizzi non sapeva scrivere, ma che il personaggio era snaturato...Quindi mi sembrano più critiche di una parte di lettori (diventati, o improvvisatisi, critici) che Tex lo leggevano e lo leggono, non di gente che dice "Ah, il vero fumetto é altrove!"...Poi Tex é più importante di tutto il resto a livello editoriale, concordo (e concordo anche sul fiume di serie extra in eccesso...). Secondo me, eh...
Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: gio lug 05, 2012 2:27 pm
Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm Messaggi: 2158
Cristiano ha scritto:
la gente VERA, quella che VERAMENTE compra i fumetti e non quella che ne parla sui blog o sui forum, preferisce e premia certi prodotti. Che sono totalmente ignorati, o addirittura schifati, dalla fighetteria da tastiera media.
Mamma mia, nemmeno io avrei osato una generalizzazione tanto drastica. Forse quei dati vendita andrebbero letti anche alla luce del tipo di acquirente. Tex ha probabilmente più adulti e meno ragazzi rispetto alle testate più recenti. Gente che compra per abitudine da chissà quanti anni, con maggiore disponibilità economica, che non sa manco cos'è un blog e che magari lo getta pura il "giornalino" dopo averlo letto.
Cristiano ha scritto:
Tex Willer = Baggio
Facciamo Rivera, vah.
_________________ l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)
Quindi, sgarbato Dear? Sì, come al solito. Sta dicendo cose assurde? Per niente. (cit.)
Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
Inviato: gio lug 05, 2012 2:50 pm
Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm Messaggi: 6349 Località: Milano
Ecco appunto che è meglio. Cmq Cristiano, se ipotizzi una chiusura di DyD a breve, e lo fai dicendo che la serie è snaturata e scadente ( e per me in molte cose hai anche ragione da vendere ) la soluzione non sarebbe allora riproporre un prodotto di qualità maggiore e più adulto ? Ma così facendo non si creerebbe una nicchia in senso opposto ? Tex credo venda moltissimo per le cose che dice Dear e anche perché è un fumetto più inquadrato: sai cosa leggerai e cosa vi troverai, a grandi linee. DyD una volta era innovazione e sperimentazione, almeno nei contenuti.
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