Cravenroad7

avrei dovuto votare mediocre ma con dei disegni così non ho potuto che cliccare su insufficiente. sicuramente con dei disegni migliori le storie sarebbero state più godibili.

chiamata per l'inferno
una barbato a briglie sciolte senza freni (troppo) sembra scrivere a getto divertendosi non poco a perculare dylan dog. non contenta del taglio di capelli inguardabile ci mette anche uno dei suoi cazziatoni sul dylan donnaiolo. il risultato non arriva alla sufficienza. redazione facciamo che la diventa come xabaras e non si può più usare? ddaaaaaiiiiiiiiiiiiii!.

la verità sommersa
subbaqui, quanto può restare sotto un subbaquo zombi senza riemergere? per quanto uno zombi subbaquo fa plic ploc quando riemerso? se un zombi subbaquo incontra un lupo mannaro palombaro sono colleghi o no? secondo me se disegnati da montanari & grassani, no...fumetto subbaquo!.

vite gemelle
no, non parla delle tette della squirty...purtroppo dico io. gualdoni se non mette riferimenti ai capolavori storici non è contento...ma lasciamoli dormire in pace e mettiamo sotto chiave anche loro.

copertina semplicemente brutta.

E magari la seconda,con Vulvia al posto di Bronson (citazioni, citazioni...), diventava un capolavoro!

CHIAMATA DALL'INFERNO


Insomma,molto ma molto piacevole

LA VERITà SOMMERSA


VITE GEMELLE

Ho letto la prima storia è l'ho apprezzata al 100% nelle sue parti tristi e nelle sue parti divertenti...

Ho cominciato la seconda storia ma è presto per giudicarla.

Unico neo: la copertina. Non mi piace affatto...

Un buon Maxi.

La storia migliore per me, a sorpresa, non è quella della Barbato, ma quella di Gualdoni, con un'idea forte che rende possibile una sceneggiatura sorprendente, ritmata, e capace di spiazzare, di far fermare il lettore continuamente per domandarsi se quanto succede sia realtà, sogno, un plot fantascientifico o una trovata surreale. Una storia 'sgangherabile', con varie sequenze notevoli che si allacciano in maniera interessante. I dialoghi pure sono piacevoli, con alcuni scambi Bloch/Dylan divertenti da leggere, e tormentoni di dylan adattati alla storia (la scelta pizza e cinema o cinema e pizza, per dirne uno). L'omaggio alla vecchia storia che per altri è un difetto, per me, pur essendo parte inessenziale della vicenda, vi si inserisce discretamente bene.


Sul secondo gradino quella della Barbato, abbastanza atipica per i suoi standard, con molto humour, molto successo femminile, con un Bloch più scettico e meno partecipe (normalmente si preoccupa di più per la salute di Dylan, e con Groucho e Jenkins mattatori.
Non tutto funziona (), però nel complesso la storia funziona e non è banale (come non sono mai banali le storie della Barbato), e ci sono varie sequenze notevoli.

La peggiore, di Marzano, non è neanche malvagia, solo è molto convenzionale e classica, di conseguenza prevedibile... il personaggio femminile dell'albo è il più sciapo e meno riuscito, mentre Groucho è particolarmente efficace, nelle sequenze fra lui e Bronson. Soffre più delle altre i disegni di M&G, che non riescono a dare la giusta atmosfera horror all'albo.

A parte quella di Marzano, M&G li ho trovati comunque un pò meglio del solito, con un disegno più curato e particolareggiato. promossi anche loro.

Dritto al cuore??????????????
The Imp da te non me lo sarei mai aspettato
(anche i migliori sbagliano)

con simpatia

La Verità Sommersa

Ovviamente SPOILER

I dimenticati fanno ricordare (bel gioco di parole, non c'è che dire) inevitabilmente i marinai di Fog. Omaggio quindi ad una delle pellicole di Carpenter più belle e d'atmosfera. Qui Dylan è protagonista però di una storia prevedibile e scontata, poiché personalmente già a meno di metà fumetto, avevo capito come si sarebbe potuta concludere. Nonostante ciò la lettura è stata piacevole, e l'ennesimo racconto sul tema vendetta post mortem, come lettura spensierata, non ha guastato più di tanto.

nostante le mie avverse condizioni da influenza completo "alla buona" i mie parei sul maxi!!
la seconda storia di Marzano non è malvagia e per certi versi ci riporta alle atmosfere di un DYD di altri tempi......con annesse "ingenuita'" (papa' poliziotto su tutte!!) comuqnue buona storia! VOTO : 7

chiudiamo il trio degli sceneggiatori con il buon Gualdoni che fa centro pieno e si condende il primo gradino del "maxi podio"......buonissima storia, secondo me addirittura "sprecata" nel maxi..poteva essere da regolare (un pochino stiracchiatella la gita a golconda...ma un concerto de "I demoni" fa sempre piacere!!)!! voto: 8

disegni: M&G sempre diioni e "d'altri tempi"........emozionalmente per me una gioia.....certo a volte un po' imprecisi o "troppo statico/plastici"....pero' ragazzi QUESTA è STORIA DI DYLAN!!! VOTO : 8 ( e spero sempre in una loro apparizione sulla regolare!!!)

copertina: carina ma fondamentalmente inutile.......VOTO :6.5

Acquisto consigliatissimo!!!!!
G.L.

non mi è piaciuto questo maxi, le mie convinzioni sul dylan dog attuale trovano ulteriore conferma.
secondo me una tripletta di storie senz'anima, nessuna capace di distinguersi.
noia, idee sprecate, autocitazionismo, queste le cose che ho pensato leggendolo, qualcuno di voi ha confermato.
dialoghi (in generale) più legnosi dei disegni di M&G.
passi pure per il tratto grafico del duo, ma perchè ostinarsi a vestire i personaggi (specie quelli femminili) con un look anni '90?
ci fossero le stesse atmosfere del DYD di quegli anni, potrei anche capire, ma così l'effetto mi sembra quello di un dylan dog fuori tempo.

6.20 euro sprecati.

Commento solo sulla 1°: Orribile, terrificante, oscena.Soggetto abusatissimo (e viene anche detto subito da Dylan) un Dylan irriconoscibile con siparietti atroci (vedi barbiere, per avere le copie dei giornali si deve far fare i capelli di un cretino :O ) spiegazionismo finale al limite del ridicolo con un ( ah si mi sono sbagliata ) e la morte attorniata da "consulenti" manco fosse John Doe.
Per piacere, una storia terribile che meritava d restare tra le storie non pubblicate perchè troppo oscene.-
6.20 buttati

Una storia buona e due da cestinare senza tanti complimenti - anzi, senza nessun complimento!

Seguono annessi
S
P
O
I
L
E
R

CHIAMATA DALL'INFERNO

La Barbato, per una volta, lascia da parte gli sperimentalismi a base di soggetti improbabili ma originali e sforna una sceneggiatura 'citazionista', senza alcuna pretesa se non quella di divertire.
Ci riesce.
Forse l'insieme è un po' dispersivo, ma mai noioso. Il senso dell'umorismo barbatiano non è il massimo (il taglio di capelli di Dylan è più patetico che ridicolo...), ma si mantiene su livelli brillanti. I personaggi sono basati su solidi clichè (la tizia in pericolo, la giornalista scafata...) e tuttavia sono tratteggiati con sapienti tocchi capaci di conferire loro una buona dose di umanità. Cosa che non guasta: NON sono una manica di antipatici odiosi, come invece è (quasi) la norma per i personaggi barbatiani.
Anche l'uso della Morte, fuori dai canoni seriosi, è interessante.

Storia promossa a pieni voti. Direi un 8 meno meno.
Purtroppo i disegni di M&G non danno alla sceneggiatura quel valore aggiunto che avrebbe meritato.


LA VERITA' SOMMERSA

C'era proprio bisogno di un remake di Fog di Carpenter?
Non credo proprio, soprattutto tenendo conto (scusate la bestemmia... ) che già il film è tutt'altro che un capolavoro. Classico horror retributivo con annessa vendetta dall'oltretomba, già vista e già narrata centinaia di migliaia di volte.

Non c'è nulla che salvi questa storia dalla routine. Certo non i personaggi stereopatissimi e l'andamento scontato.


VITE GEMELLE
C'è una parola perfetta per definirire questa storia : ripetitività.

Non capisco come faccia a piacere... Un soggetto del genere poteva andar bene per una storia breve, ma non -ripeto : NON- per una di 94 pagine!
Nulla è più noioso di una stessa IDENTICA situazione ripetuta ad libitum per pagine e pagine : una tizia che forse è una sosia di un'altra tizia viene uccisa; breve pausa; un'altra tizia, forse clone o forse sosia, viene uccisa; altra pausa; un'altra tizia viene uccisa...

Niente personaggi secondari, niente sottotrame. Solo un'unica situazione continuamente ripetuta. E di certo non giova che l'assassino sia una figura banalissima (il solito impermeabile e il solito cappellaccio...) e i delitti tutt'altro che inventivi e fantasiosi.

Dopo una trentina di pagine, l'unica cosa che aspettavo era la fine liberatoria, sperando che offrisse una soluzione all'altezza.
Neanche quello. La soluzione è di quelle che ti fanno dire: Embè?

Da dimenticare senza rimpianti.

La prima storia (bellina per carità) ai tempi belli sarebbe stata da sei, oggi, anch'io la valuto da otto. C'era un proverbio su un orbo nella terra dei ciechi...

il mio giudizio è 7. (fra l'altro dipendesse da me toglierei dalle votazioni mettere insieme il 7 e 8 perchè secondo me fra il discreto del 7 e del buono dell' 8 di cose ne cambiano))
la prima storia parte bene ,mi è piaciuto il dialogo con la morte che ricorda lo sclavi paradossale di anni fa anche se per certi versi alcune cose sono esageratamente forzate ma cmq interessante.
la seconda sembra un disco di ligabue o vasco rossi ossia niente di nuovo ,scorre liscia come un whisky.
ma la chicca per me resta la terza ,finalmente gualdoni !
tocca un argomento che a me ha sempre affascinato che mi lascia un senso di inquietudine e di impotenza .

Vite Gemelle
La teoria in base alla quale si creino degli universi paralleli ogniqualvolta un individuo prende decisioni importanti nella sua vita, è presa da Gualdoni e usata nei migliori dei modi. Non è la prima volta che si affronta l'argomento, ma la cosa che può fare la differenza in queste occasioni è proprio il tocco dell'autore, che qui la rende personale e romanticamente disperata. Decisamente la storia più bella del trio, che conclude questo maxi estivo 2012 in modo più che dignitoso.

Per quanto riguarda Montanari e Grassani: il loro stile è molto fumetto anni '60, e mi pare che negl'ultimi anni non sia cambiato radicalmente, eccezion fatta per gli occhi dell'old boy. Li ho trovati diversi, strani, e in certe vignette risultano anomali.

Copertina: sempre affermato che il problema di alcune di esse sia la divisione/rappresentazione dell'azione e non Stano, il quale cerca sempre di dare il meglio di sé.

Voto complessivo buono

piccolo aneddoto: ho impiegato sui dieci minuti buoni, per scegliere la copia del maxi che più mi soddisfasse. Tornato a casa, ho rovesciato mezzo bicchiere d'acqua sul mal capitato rendendolo metà ondulato e compromettendo la quarta di copertina. Questo fatto devo dire che mi è servito, perché mi ha fatto scendere dal piedistallo del perfezionista a tutti i costi, condizione che in molti casi non mi ha fatto godere appieno alcune cose e molti momenti.

torna dall'edicolante e digli guardi che le piove in negozio, guardo se se ne è salvata una copia...e lo cambi.