Cravenroad7

quello che intendo io per banalità ad esempio è
- il vecchio al quale dei prepotenti/ricchi proprietari terrieri prosciugano il ruscello costruendo una diga/deviando il corso del ruscello e costringendolo a vendere la sua proprietà (visto almeno 875983479387938573 volte)
oppure
-avvelenamento dei capi di bestiame allo scopo di allontanare/scacciare/indurre a vendere le proprie terre (visto 394803295803958305 volte)
in ordine sparso:
- il bambino ammiratore (questo c'è sempre)
-il giovane indiano con tanta voglia di fare e senso della giustizia che non segue i consigli e si ficca nei guai
- lo sceriffo ingiusto che potendo fare la scelta giusta col minimo sforzo, sceglie sempre la via dell'ignavia (perchè "non è più lo stesso da quando è morta la mamma")
-la sceriffina che prende una sbandata per l'anticonvenzionale eroe col padre che lancia loro dietro improperi
-l'eroe indiano che non vuole la patacca altrimenti la gente lo vede come un traditore
-l'eroe che viene chiamato con un soprannome che evoca rispetto e gagliardia, ma lui lo detesta oppure dice "ormai xxxxxxx è morto" e si intristisce


davvero non si può fare qualcosa di un pizzichino diverso?

L'originalità è sopravvalutata: di un fumetto originale per tematiche ma scritto male non me ne faccio niente, mentre un Saguaro, che magari non brilla per inventiva ma è scritto ottimamente, lo leggo con grande piacere.

cosa intendi per "scritto"? (non sono polemica eh, vorrei solo capire)

Per una singola opera son d'accordo, la valuto a prescindere da genere e originalità... per leggere un'opera seriale, che richiede impegno di lettura e monetario prolungato nel tempo ci dev'essere anche quel quid che la renda accattivante, e l'originalità può essere parte importante di quel quid.

D'accordo con Imp. Non ricerco l'originalità in termini assoluti ma qualcosa di diverso da una serie nuova, nel 2012, me lo attendo. Non basta che sia scritta bene per essere accattivante, imho.

Sceneggiato. Tempi narrativi perfetti, ottimo storytelling, dialoghi belli e verosimili. Enna è uno sceneggiatore con i fiocchi.

@Imp: e l'originalità la vai a cercare in Bonelli? Posto sbagliato! Comunque, per quanto mi riguarda non faccio differenza tra one shot o serie a lungo termine: per me è sempre la bontà della sceneggiatura che fa la differenza, mai l'originalità (che poi finirebbe comunque per stemperarsi nel momento stesso in cui questa diventa seriale: rinnovarsi di mese in mese è impossibile, e come ci ha insegnato Dylan dopo un po' si entra nella zona del crepuscolo).

Vabbè, tutto è relativo, nell'ambito Bonelli una serie come Volto Nascosto ha i suoi elementi di originalità, mentre Saguaro e Brad Barron non si avvicinano neanche per sbaglio al concetto di originalità. Purtoppo non posso seguire troppi seriali contemporaneamente, fosse solo per motivi di spazio, e devo fare una selezione. Un fumetto che proprio non mi dice nulla di nuovo, deve avere una sceneggiatura di valore davvero molto elevata per ovviare e convincermi all'acquisto, non basta un prodotto solido.

Che poi tutti questi elogi per la sceneggiatura vista in questi due numeri mi paiono eccessivi......
Questo secondo numero non mi è piaciuto affatto,se sarà cosi anche con il terzo lascio.......

gusti personali ragazzi.
personalmente concordo con rimatt, lo trovo molto piacevole da leggere e credo che alla lunga potrà riservare anche qualche sorpresa, non scordiamoci che è stata pensata su archi narrativi come stagioni di serie tv, pertanto potrebbero esserci dei cambiamenti, magari anche importanti, durante il corso della serie.
cosa che non è mai successa in un "prodotto" Bonelli.

Secondo me Saguaro ce l'ha.

Comunque, Volto nascosto originale? Ma se lo stesso Manfredi ha ammesso di averlo strutturato come un feuilleton, a partire dai sottotitoli di ogni albo!

Ok, la scrittura è TUTTO, e sono d'accordo, ma proprio perché è tutto guardiamo le cose con serenità e ammettiamo che Saguaro è scritto benissimo ma NON divinamente. Non è di Nolitta, e nemmeno di Manfredi. Una sportina di cliché del genere deve essere servita col caviale, me la devi cucinare NON bene, MA benissimo. Se no io vedo Renegade e Walker Texas Ranger, e di MacCarthy manco l'ombra.

il problema di saguaro è che non è 100% enna, non c'è stata libertà totale nel plasmare la serie. enna è un fuori classe anche se, se la consacrazione avverrà con saguaro, solo il tempo ce lo dirà.

Io credo che Saguaro tratti un periodo storico (gli anni 70) e un argomento (l'integrazione dei pellerossa, le riserve etc..) che noi europei conosciamo poco, molto poco.
Personalmente trovo riduttivo dire che è solo un Renegade o un Walker, ok può ricordare questi serial ma mi sembra ce lo sfondo sociale in cui si svolge sia molto più complicato e interessante, se a questo ci aggiungiamo un pò di sana azione come si deve e un set di comprimari già enorme (tanto che sarebbero utili delle minischede in seconda di copertina secondo me), per me ne ho abbastanza per dire che ora come ora Saguaro è la serie che leggo con maggior piacere, spero abbia vita lunga.

Nell'ambito del fumetto bonelliano, anche solo avere un fumetto corale con una continuity che permette un'evoluzione del personaggio anzichè una semplice coazione a ripetere, con un nemico sempre nuovo da menare, è una rivoluzione. Addirittura, nell'ambito del fumetto bonelli persino una storia di... supereroi (magari con un taglio moderno, alla heroes/alphas/chronichles) sarebbe innovativo.
Sinceramente a leggere un altro pistolero che ogni numero mena un nemico diverso mi viene l'orticaria, a prescindere che il pistolero in questione nel tempo libero faccia il pellerossa, il critico d'arte o il soldato/biologo.

Il soldato/biologo é...Brad Barron?