Cravenroad7

c'è gente che vive per il calcio e un po' di gioia e sfogo in un momento come questo di crisi economica lo trovo salutare e innocuo.

Non è la gioia, sotto indice. E' il modo patetico e nazionalistico che ne segue, sopratutto da parte di un paese che a livello di identità nazionale, è sempre stato assente o quasi. E' il finto risveglio dell'italianità da paese, da sagra del pesce di Mazzara del Vallo o del cotechino di Modena, condita con le dediche ai terremotati ( che forse avrebbero preferito qlc assegno in più staccato dai nostri milionari eroi bipedi ) e al commuovente: L'Italia ce la farà !
Aveva ragione sir W.Churchill: "Gli Italiani perdono le guerre come fossero partite di calcio, e vincono le partite di calcio come fossero delle guerre."

vabbè, ma che noia di danno, dai.

Rispetto Churchill che aveva ragione....fortuna che non abbiamo (per ora) più a vedere con guerre mondiali sul nostro territorio cribbio!

Tornando a parlare di calcio....questa squadra è forte, molto forte...

Personalmente prima dell'Europeo ero abbastanza fiducioso, poi la sconfitta con la Russia mi aveva fatto salire più di un dubbio...ma dopo il pareggio con la Spagna avevo pochi dubbi sul fatto che non avremmo fatto brutta figura..

Non so se l'Italia ha mai avuto un centrocampo così ben integrato e così forte...Pirlo, de Rossi e Marchisio stanno rendendo tantissimo...ma la vera sopresa è Montolivo che ha giocato le ultime due gare alla grande...
Zero ali, solo centrocampisti centrali....e la palla gira che è un piacere....

La difesa ha preso confidenza partita dopo partita...Barzagli è un muro...Bonucci è lontanissimo parente del disastroso difensore del girone di andata della Juve di quest'anno (ampiamente riscattatosi nella seconda parte), Chiellini guerriero (nessuna novità), Balzaretti merita una grande...

Bene i due davanti...Cassano ha avuto solo un guizzo davvero importante ma che praticamente ha indirizzato la partita...Balotelli, senza fisico

Bravi Bravi....io a questo punto ci credo davvero...anche se sarà terribilmente difficile..

Mi chiedo se loro giocheranno di nuovo senza punta.

Io questa nazionale la davo fuori ai quarti....mi ha sorpreso....sono sincero...

«Nell’esercizio anche del più umile dei mestieri lo stile è un fatto decisivo» (H. Böll ricordato da Il Fatto Quotidiano).

Ciò detto, posso dire anch'io «Ciao ciao culona» o «Vaffanmerkel»?

Sul patriottismo ha ragione lei.
È proprio ridicolo il concetto di patriottismo, uno dei pochi mali diffusi da quel movimento altrimenti edificante che è stato il Romanticismo.
A parte il fatto che l'Italia [la Germania, la Francia, ...] è un puntino sperduto nell'Universo, ma poi dichiararsi orgogliosi di essere nati in una determinata nazione non ha assolutamente alcun senso, visto che si è qui per caso.
Si può essere soddisfatti, contenti, ma orgogliosi proprio no, visto che il termine stesso implica una nota di merito. Saranno anche sottigliezze semantiche, ma sono sottigliezze semantiche che hanno portato alla superiorità della razza ariana. Tutte le nazioni si equivalgono nella loro pochezza rispetto al totale, e si può essere più o meno contenti di trovarsi su un suolo piuttosto che su un altro, per diversi motivi.
Ma è tutto qui, il resto [a mio avviso] è da esaltati.

Un altro male del calcio italiano sono i giornalisti.
Sentire il Beppe Dossena di turno dire "Università del calcio italiano" o "li abbiamo portati a scuola" è patetico, sia perché infrange un dovere che il suo ordine professionale gli impone, sia perché siamo gli stessi professori del calcio che hanno faticato con Croazia e in parte Irlanda, e non hanno mai visto la porta con un'inesistente Inghilterra.
Tanto che ieri c'è stato anche un mezzo battibecco fra i commentatori per questo motivo.
A livello mediatico siamo palloni gonfiati, un bel bagno di umiltà non ci farebbe male... a noi come a tutti gli altri.

Non condivido invece la questione della gestione organizzativa.
A parte che nessuno ha mai citato la Polonia, che infatti è uno dei pochi [se non l'unico] paese in crescita in Europa, ma "difendere" l'Ucraina dicendo "noi nel '90 abbiamo fatto peggio" o "neanche noi avevamo i mezzi per organizzare il torneo" è un gigantesco non sequitur.
Il che significa: tutto quello che vuoi, ma rimane il fatto che l'Ucraina non era pronta.
Ci tengo a precisare che al di là di ciò è un paese che apprezzo particolarmente, per motivi personali.

No x favore. Il lei ancora non lo consento. O tu o niente.



In effetti è un tipo di male che riguarda anche ben altro. Ad esempio le Olimpiadi cinesi del 2008. Lì i diritti umani sono rispettati peggio che in Ucraina, e nonostante il luccichio della perfetta macchina organizzativa ( anche se costruite dietro enormi violazioni civili, di lavoro e sociali ) tutto era immerso in una vergognosa "China go to world" atta a magnificarne le doti di nuova potenza del terzo millennio. Un esempio abbastanza candido ma indicativo che tutto ciò che ci propinò Pechino nel 2008 era solo propaganda: la bambina che cantava con voce suadente l'inno cinese di apertura ai giochi, era un fallace playback. A cantare era un'altra ragazzina, ritenuta però troppo bruttina per apparire in mondovisione.

Però gli Europei sono anche serviti per sottolineare alcune situazioni, come l' arresto di Yulia Timoshenko. Molti giornalisti hanno fatto domande specifiche agli uomini della federazione ucraina ottenendo risposte elusive ed imbarazzate. Senza contare che le proteste politiche hanno avuto tutta un' altra luce grazie ai riflettori giunti fin lì per l' evento calcistico.

L' indegno massacro dei cani è esploso con questo evento, ma è futile dare la responsabilità al calcio, perchè questo problema è sempre stato presente in Ucraina. Tutti odiamo la violenza verso gli animali, ma lì in alcune zone non puoi camminare senza il rischio di essere sbranato. L' atteggiamento migliore da parte degli altri Paesi sarebbe stato quello di proporre soluzioni accettabili, al posto di mostrare uno sdegno ipocrita e vano.

Insomma, al limite il calcio con tutto il baraccone che si porta appresso rende più evidente quanto il mondo faccia schifo, ma da qui a considerarlo una delle cause dello schifo del mondo il passo è troppo lungo (per usare un eufemismo).



Il discorso sul "patetico nazionalismo" in parte lo condivido, ma non sono d' accordo quando dicono che "gli Italiani si ricordano di essere patriottici solo quando gioca la Nazionale". Quali sarebbero le altre occasioni in cui essere patriottici? Quando inquadrano Monti a Bruxelles o i caccia italiani in Libia?
Fra l' altro, voglio sottolineare la differenza fra "nazionalismo" e "patriottismo". Il nazionalismo è l' orgoglio di appartenere ad una nazione e spesso sfocia nel ritenere che la propria nazione sia superiore alle altre. Il patriottismo è invece l' affetto verso la propria nazione. Non c' è nulla di male nel fatto che una vittoria calcistica riaccenda un po' di patriottismo.

Il patriottismo è il pensare che la propria nazione sia la migliore al mondo perché è quella in cui ci si è nati (cit. , probabilmente di wilde, come tutte le citazioni di questo mondo)
Seriamente, la virtù è un punto equidistante fra due vizi, penso che un minimo di attaccamento alla patria, stemperato dal rispetto per lo straniero e dal sentimento di fratellanza universale, che vada a sfogarsi in qualche sfottò, in un sano spirito sportivo, nell'orgoglio nazionale per i vari leonardo da vinci, giulio cesare, salvo d'acquisto, falcone e borsellino... e roberto baggio sia una cosa tutto sommato positiva, che possa essere d'ispirazione e di conforto. La xenofobia, l'odio razziale e tutto il resto sono il male, ma così come la vigliaccheria e la spavalderia sono due mali e coraggio e cautela sono due beni.

Il patriottismo sarebbe un sentimento anche positivo se fosse usato come tale. Ad esempio nell'orgoglio di certi uomini ( Falcone, Borsellino ok, ma anche dei tanti commercianti che sfidano la mafia denunciandola ad esempio....) di certi valori, del nostro passato storico ecc...
Il guaio è che tale sentimento, presente in forma molto maggiore nelle altre realtà nazionali ( su tutte gli USA ) da noi è una barzelletta x gonzi e viene diffuso a piene mani solo per forma meramente retorica.
Di Garibaldi, ad esempio, la maggior parte degli italiani conosce la canzonetta deficiente su " Garibaldi che comanda i bersagliè", le deficienze di Neri Marcoré e poco altro.
Il vero patriottismo sarebbe il rispetto delle forze dell'ordine, del parlamento, della bandiera intesa come identità patria, e anche il preservare i nostri valori senza distruggere quelli altrui.
Ora tutto questo, a volte e non per tutti ma x la maggioranza italiana si, si riduce alla partita degli azzurri, al loro "lottare con il cuore " al loro "spirito di sacrificio" e ad altre banali ovvietà da libro Cuore.
Certe cose non sono innate ma dovrebbero esser insegnate da una cultura e una educazione che da noi è lontana anni luce.

Che poi non regge nemmeno questo discorso del "siamo sempre divisi" come se a essere divisi in Europa fossimo solo noi...


Ma se in Spagna i catalani, i baschi e i castigliani NON SI POSSONO VEDERE...In Germania hanno più staterelli interni autonomi che abitanti un altro po.....In Francia ci hanno dato l'idea per quei film "giu al sud" o roba simile dove si accenna alle differenza tra abitanti di Lille e quelli di Marsiglia....


Siamo una nazione che si estende da nord a sud per 1000 km....E' IMPOSSIBILE essere completamente uniti su tutto...e una delle poche cose...è la nazionale...