Cravenroad7

Ad Albissola quando ho avuto la fortuna di incontrarlo parlando di Brendon usava espressioni del tipo "Il mio ragazzo...il mio figliolo....l'ho creato io"....quindi sì...certamente è molto geloso del suo personaggio...

Ecco.Ragion per cui non è possibile farlo scrivere da altri perchè non scriveranno mai come lui, possono solo cercare di assomigliargl.Ma in fondo meglio così, se successo ci fosse stato ( e meritato anche) ci sarebbe stata la classica "serialità" che ammazza i personaggi con il solo scopo di vendere..basta vedere Dyd....

Dyd sta morendo per altre ragioni.

Guardate che Chiaverotti è pur sempre un dipendente della Bonelli, sarà anche il creatore del personaggio ma non è certo lui ad avere l'ultima parola sulle politiche editoriali. Se in alto loco si fosse deciso di far diventare Brendon mensile, Brendon sarebbe diventato mensile, punto. Magari Chiaverotti sarebbe stato supervisore e avrebbe avuto l'ultima parola per quanto riguarda gli autori da affiancarsi a lui e le storie da pubblicare, ma fidatevi: se la serie fosse stata una hit, sarebbe diventata mensile.

chi ha trasformato le persone impiccate in manichini impiccati?

Chiaverotti!

In diversi casi, le motivazioni artistiche non sono state di sola facciata, per quanto ne so.

Ad una conferenza (purtroppo non ricordo più dove, la mia memoria è quella che è), Bonelli disse chiaramente che i bimestrali vendono automaticamente di meno dei mensili e che lui preferiva che le serie fossero mensili, ma in alcuni casi si adattava al volere degli autori, e citò proprio Brendon, dicendo che era bimestrale per volontà di Chiaverotti, che non sarebbe riuscito a reggere la mensilità da solo.

Anche Manfredi ha raccontato più volte che quando decise di passare alla bimestralità per Magico Vento, Bonelli sconsigliò la cosa e cercò di fargli cambiare idea, ma lui era stanco dei ritmi della mensilità e voleva avere più tempo per curare le storie.

Ci sono però anche casi diversi, che dimostrano che quando una serie vende bene, la casa editrice impone le sue scelte. Per esempio, secondo quanto mi è stato detto, Berardi inizialmente si era opposto all'idea di dedicare l'Almanacco del Giallo a Julia, in quanto già pieno di lavoro per il mensile, ma avendo chiuso Nick Raider e non volendo interrompere la pubblicazione dell'Almanacco, Bonelli non gli ha lasciato scelta.
E sul forum di Dampyr, tempo fa Boselli disse chiaramente che se fosse dipeso da lui non sarebbe mai nato il Maxi Dampyr. Quindi anche in quel caso, gli è stato imposto dall'editore.

Perciò è evidente che se la vendite di Brendon, Martin Mystère (o Magico Vento in passato) fossero alte non sarebbero bimestrali. Però quando gli autori parlano di motivi artistici per la bimestralità non mentono, perché Bonelli non amava i bimestrali e accettava di pubblicarli solo per assecondare la volontà degli autori.

Sono anch'io a conoscenza della vicenda di Manfredi e del suo MV; il passaggio alla bimestralità era stato sì voluto da Manfredi, ma alla base c'era comunque un successo non esaltante (meno di 40.000 copie vendute). A queste condizioni, la Bonelli è disposta ad accontentare gli autori, ma solo a queste.

credo che N.6 abbia inquadrato bene il punto della questione: ogni caso è da considerare singolarmente.
vorrei però approfittare della piega presa dalla discussione per caldeggiare una cosa che mi sta a cuore: se è vero che, talvolta, l'editore può imporre la nascita di una nuova collana, come è stato per i maxi dampyr, è anche vero che siamo noi lettori a fare la differenza, con le nostre scelte.
per cui, dylan dog può essere sfruttato finchè si vuole aumentando il numero delle pubblicazioni a lui dedicate per aumentare le vendite, sta poi alla nostra coscienza di lettori scegliere cosa comprare e cosa no.

Mica è detto che le uscite extra siano qualitativamente peggiori delle regolari, però.

Non conosco nelo specifico il caso di Dampyr, ma, rimanendo nell'ambito DYD, mi pare che le storie dello scorso Maxi abbiano ricevuto un gradimento maggiore di quello dei numeri della serie regolare coevi.

E autori validi come Bilotta sono entrati nello staff passando proprio attraverso le uscite speciali.

erano storie vecchie tenute dei cassetti perchè troppo particolari (per i canoni odierni di dd) per la serie regolare, non scadenti.

Appunto. Complice anche questo meccanismo, se vuoi, "conservatore", molte buone storie finiscono su Color, Giganti, Maxi etc. Per questo il fiorire di uscite fuori serie non è necessariamente sinonimo di decremento della qualità media, anzi.

solo dylan però ha tonnellate di storie ferme nei cassetti. per le altre testate non è così, sui maxi vanno proprio gli scarti.
su dylan oggi poi funziona così:
maxi grassani scarti
altro maxi storie vecchie ferme da anni

non ho detto questo.
però sono del parere che un lettore, immergendosi nella lettura a tutto tondo di una serie, nel tempo finisca per sviluppare un senso critico che gli fa capire quali sono le pubblicazioni che, in termini di qualità, vanno valorizzate.
io ad esempio, parlando di dylan dog, preferisco comprare i superbook, perchè mi piacciono le cover di cvilla, e perchè secondo me i fumetti dovrebbero avere tutti quella copertina cartonata, dà al fumetto un certo tocco di classe.
e così facendo sorvolo sul fatto che si tratta pur sempre di una ristampa, che normalmente non acquisterei.
ora, se voi mi dite che dylan dog propone ottime storie nei maxi, proverò a comprare anche questi in futuro.



non proprio, io escluderei anche i maxi zagor, che da un po' di tempo sfornano storie decisamente ottime!

Ok, se il discorso è sulla qualità della pubblicazione in senso lato posso capire, avevo frainteso Personalmente, avendo il tarlo del collezionismo e seguendo fin troppo in edicola, una ristampa né mi interesserebbe né me la potrei permettere.

Non caricare i Maxi DYD di troppe aspettative, eh, l'ultimo era buono, ma abbiamo avuto anche discrete fetecchie, recentemente

Per il confronto Zagor/Dampyr/Dylan Dog, ogni serie, naturalmente, fa storia a sé. DYD ha la fortuna di avere frotte di autori interessati a scriverlo, e questo, unito a una politica piuttosto restrittiva sulla s.r., arricchisce le serie semestrali/annuali di storie potenzialmente interessanti.

Per altre serie è diverso, vedasi i poco esaltanti MaxiTex.