rimatt ha scritto:
Il discorso del "diventiamo bimestrali così curiamo di più il prodotto" si traduce in un più realistico "vendiamo poco quindi limitiamo i danni".
Del resto, né MM né MV, dopo il passaggio alla bimestralità, hanno migliorato la qualità delle uscite (anzi). Mi sembra chiaro che, se un prodotto bimestrale vende molto, la casa editrice ha tutti gli interessi a renderlo mensile, in modo da raddoppiare le entrate monetarie: le motivazioni "artistiche" sono di pura facciata, perché stai pure sicuro che se Brendon fosse stato un successone di vendite la Bonelli non ci avrebbe pensato un secondo ad affiancare a Chiaverotti qualche altro autore e a far diventare mensile la testata.
In diversi casi, le motivazioni artistiche non sono state di sola facciata, per quanto ne so.
Ad una conferenza (purtroppo non ricordo più dove, la mia memoria è quella che è), Bonelli disse chiaramente che i bimestrali vendono automaticamente di meno dei mensili e che lui preferiva che le serie fossero mensili, ma in alcuni casi si adattava al volere degli autori, e citò proprio Brendon, dicendo che era bimestrale per volontà di Chiaverotti, che non sarebbe riuscito a reggere la mensilità da solo.
Anche Manfredi ha raccontato più volte che quando decise di passare alla bimestralità per Magico Vento, Bonelli sconsigliò la cosa e cercò di fargli cambiare idea, ma lui era stanco dei ritmi della mensilità e voleva avere più tempo per curare le storie.
Ci sono però anche casi diversi, che dimostrano che quando una serie vende bene, la casa editrice impone le sue scelte. Per esempio, secondo quanto mi è stato detto, Berardi inizialmente si era opposto all'idea di dedicare l'Almanacco del Giallo a Julia, in quanto già pieno di lavoro per il mensile, ma avendo chiuso Nick Raider e non volendo interrompere la pubblicazione dell'Almanacco, Bonelli non gli ha lasciato scelta.
E sul forum di Dampyr, tempo fa Boselli disse chiaramente che se fosse dipeso da lui non sarebbe mai nato il Maxi Dampyr. Quindi anche in quel caso, gli è stato imposto dall'editore.
Perciò è evidente che se la vendite di Brendon, Martin Mystère (o Magico Vento in passato) fossero alte non sarebbero bimestrali. Però quando gli autori parlano di motivi artistici per la bimestralità non mentono, perché Bonelli non amava i bimestrali e accettava di pubblicarli solo per assecondare la volontà degli autori.