Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione
n°58La metà oscura, mensile n°113, febbraio 1996
Testi di Tiziano Sclavi
Disegni di Giampiero Casertano
Cala la notte e i mostri sono liberi di uscire. Ognuno ha il suo, ognuno di noi lo tiene nascosto come un parente scomodo, un fratello di tenebra. Ma tutti sanno che non esistono lucchetti e catene che possano veramente fermarlo. Quando nella mente cala la notte, possiamo soltanto farci da parte e attendere la rabbia della metà oscura! Albo sottovalutatissimo, esemplare di un periodo di parziale rinascita sclaviana dopo la pausa di riflessione del 1994-95. Un capolavoro di Casertano, estetico dejavu già dal mortifero videoclip del prologo e dagli omaggi a
Stardust memories forse uno dei film più autoreferenziali di Woody Allen. Sclavi pennella una continuity interpretabile, a rileggere i n°4 e n°61 il Dr Brownsky rivela inquietanti sfumature. Lo splatter è affidato alle allucinazioni di potenza primordiale (l'ufo, la motosega, la doccia, la discoteca, il suicidio in carcere, la metà
darwiniana) più che alla sequela di disgrazie. Dylan gigante (come lo Zagor sclaviano nel duello finale con Hellingen) ed uccisore di mostri: da ricordare il cornuto mazziato, il pederasta, la soppressione dell'ultima cavia e il tentato stupro di Dylan-gorilla (shock riproposto da Medda in
La legge della giungla/
Homo homini lupus nn 198/199 più vicina di quanto non sia
Jekyll n°33). Nota di colore: il psicopedagogo di pag.69-70 è Mauro Boselli!!!