Craven ha scritto:
@ bertuccia:
dal dizionario, la definizione di Libertino è: Improntato alla sregolatezza di costumi, osceno, vizioso.
diciamo che il nostro non è magari Osceno, ma sregolato e vizioso si! perdincibacco!
ma... perchè "sputasentenze"???
e va beh ma allora non leggi, se non si capisce quello che intendo io ti cito gli altri che lo hanno espresso meglio:
cit. Dogares: Quoto chi ha espresso quello che ho sempre pensato: il continuo sforzo orizzontale di Dylan, un tempo immergeva il personaggio in un fascino da seduttore, da eroe irresistibile alla James Bond.
Ma il renderlo evangelico in qualsiasi situazione, moralista all'eccesso, animalista, vegetariano, pronto a raccogliere i fondi per gli struzzi orbi del Kenia e per i bimbi malati della Malesia, ha reso questa sua caratteristica incoerente ed ipocrita. Del resto dipende anche da come si sceneggia una storia.
Forse uno come Sclavi era un poco più capace di provocare emozione e sentimento anche da avventure fisiche fini a se stesse. Questi no ! -fine cit.-
cit. Wolkoff:
Il problema è che nei non-tanto-ultimi tempi lo si è indottrinato di un buonismo mieloso eccessivo, bacchettone e catechizzante contro ogni forma di (presunta) irregoralità morale - basti vedere la tremenda arringa contro l'orrore che apre il Museo del Crimine - perdendo in dinamismo e capacità di evolversi in modo coerente nel corso di una storia, a seconda di quello che vive sulla sua pelle .
Per questo, dopo le sue tirate stucchevoli e romantizzate, perde drasticamente in credibilità se si fionda nel letto della prima (alternativa) che capita, senza un motivo preciso nell'impianto narrativo, se non quello di celebrare il suo cliché costituente da mandrillo albionico, anche dove questo suona/stona ad capocchiam .
Come in quest'ultima storia appunto, dove, dopo tutto l'accorato baillame attorno alla morte di Meg, si trastulla subito con la capo-centralinista per...nessun motivo in particolare: non vience accennato un "fattore consolazione", un "la vita va avanti e chiama altra vita", un "prima dell'andropausa 'ndo cojo cojo", etc.
Puro inciampare nelle mutande altrui
Non c'è nulla di esecrabile in sè, ma almeno evitarci quell'aura da santonismo pasionario che lo precede ci poteva stare.
E' quella che scombina le fasi e determina un'incoerenza di fondo...ma molti autori recenti sembrano scivolarci allegramente sopra, con accoppiamenti a casaccio per il puro gusto di inserire quelle quattro vignette dovute al pubblico, che dal suo Old Boy si aspetta sempre un OneManShow sotto le lenzuola .