Cravenroad7

Io vedo un po' di critiche apririoriste verso il Gualdoni. Anche se facesse un capolavoro (e questa storia certo non lo è, anche se è buona per me), oramai non gli sarebbe riconosciuto.
Diciamo che mi ritrovo di più nei voti medi finora dati (quasi) che non nelle critiche lette.
Personalmente preferisco vedere il bicchiere mezzo vuoto, piuttosto che mezzo pieno.

a me sembra che prevalga il voto accettabile, ampiamente, non ci sono critiche aprioristiche ma abbastanza dettagliate.
poi vedi, momento in cui si versano i soldini all'edicolante la critica non è più aprioristica.
lo sappiamo mesi prima che un determinato numero sarà sceneggiato da tal dei tali, a quel punto se non si gradisce, non si compra

Parlo a titolo personale .
Personalmente non credo di portare avanti nessuna campagna di critica pregiudiziale contro GGualdo autore - per l'aspetto redazionale, è un discorso a parte...
Non ci sarebbe nulla di strano a trovare in edicola delle sue storie interessanti, nel futuro.
E si mi guardo indietro, trovo qualcosa di suo pugno che mi soddisfa...molto più di quest'ultima storia - e non è che ci volesse molto .

Tralasciando le brevi, per esempio, il tanto maltrattato Museo del Crimine è a mio vedere senz'altro più interessante, animato, e sostanzioso, nel provare almeno qualcosa d'impatto e a narrare la "paura"...anche se coi dovuti limiti e svarioni.
Qui invece siamo al compitino compilato per rabberciare le scadenze.
Diligente ed insapore.
Finisce ancora prima di iniziare, e tra le righe non lascia nulla .

Non si tratta di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Parlerei di bicchiere mezzo rotto, che perde coerenza e fila le labbra, troppo facilmente.
La qualità della materia prima paga sempre .


ALOHA

Il partito preso c'è, eccome. Non mi riferisco a nessuno in particolare ma è evidente, traspare. Come anche nel senso opposto. Certi autori sono bravi a prescindere, anche quando producono storie dozzinali o appena accettabili.
E' un meccanismo normale. Quindi non mi appartiene.

E se ritornasse villa? Pero' mantenendo la magia delle prime 41 cover...
Cmq sono sicuro che se stano dovesse lasciare il ruolo di copertinista (spero proprio di no, nonostante qualche calo di stile, ormai Dylan dog è lui) sicuramente il testimone passerebbe a Brindisi.

beh Stano è un grande , ma se proprio ci deve essere un cambio la mia classifica sarebbe ,
molto concorde con la tua , in ordine
Carnevale (per Carnevale a volte compri l'albo solo per la copertina)
Mastantuono (dai pochi Dylan realizzati mi sembrano ottimamente fatti )
Brindisi (dopo aver visto le copertine croate ha guadagnato ulteriori punti oltre a quelli che aveva già)
Celoni (in realtà era il mio preferito , ma tra tutti è finito al quarto posto , forse perchè non ha mai realizzato una copertina di Dylan Dog anche di prova o secondaria a differenza degli altri)

Stano..tu sei il mio Dio....non avrò altro disegnatore all'infuori di te...Amen !

E per tua modestia, direi.

Mamma mia che noia. Avrei preferito vedere una trasmissione della De Filippi invece di questa noia venduta a 2,90. La prossima volta risparmio i soldi e ci compro alcol o droga, almeno tocco davvero il fondo. Francamente trovo inutile anche discutere una storia come questa: noia è l'unico termine che mi viene in mente. Non che sia scritto male, che sia disegnato male, o altro. E' noioso.
Veramente noioso.
Insufficiente

ci compro poco "svago" a quel prezzo

Non conosco i prezzi della droga ma sicuramente ci compri poco, sia alcol che droga con 2,90!

li metto da parte
cmq un tavernello ci scappa

un cartone di vinello non ti toglierebbe la malinconia di questo albo insufficiente...

La storia mi è piaciuta molto, soprattutto perchè non mi aspettavo quel finale! (strano eh?)
Purtroppo non posso dire lo stesso dei disegni, che più li guardavo più mi girava lo stomaco. Un esempio? Pagina 5, vignetta in basso a sinistra: chi è quello?! Di sicuro non è Dylan!
Come invece ho già detto, la copertina mi è piaciuta dal principio, anzi, più che altro mi ha incuriosito!
Voto 6.

La storia non è niente di che. Tuttavia è scorrevole ed ho molto apprezzato il fatto che Dylan, dopo tanti numeri, torni VERAMENTE ad indagare. Va beh, poi si possono discutere i metodi, certo, ma almeno FA l'indagatore! Si muove, cerca, domanda... non aspetta che le informazioni gli caschino dal cielo.