Cravenroad7

Cala la notte e i mostri sono liberi di uscire. Ognuno ha il suo, ognuno di noi lo tiene nascosto come un parente scomodo, un fratello di tenebra. Ma tutti sanno che non esistono lucchetti e catene che possano veramente fermarlo. Quando nella mente cala la notte, possiamo soltanto farci da parte e attendere la rabbia? della metà oscura!

Scheda wikidyd dell'albo: link

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Ho appena letto questa storia,soggetto bello che non annoia,disegni bellissimi,alla fine storia molto bella

Soggetto: 7
Sceneggiatura: 7
Disegni: 7,5

è UNA DI QUELLE STORIE SCLAVIANE CHE NON MI CONVINCONO + DI TANTO

MALA!!!

niente di grave ma una delle storie di sclavi meno riuscite...e per fortuna sono poche. da bocciare del nostro mi vengono in mente solo "il cane infernale" e "il tagliagole".

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non si può arredare un cimitero e poi chiamarlo casa.

Quoto skeletor... riletta oggi questa storia, devo dire che l'idea che mi è piaciuta meno è stata quella [spoiler] di far diventare cattivo il dottor Bronsky[/spoiler]

MALA!!!

Il mio primo Dylan Dog. A mio parere uno dei + belli in assoluto:
"Un ragazzo di nome Kevin Devlin uccide a con un rasoio i suoi genitori e suo fratello, la sorella Jaye, entrando di colpo sulla scena del delitto sorprende Kevin ancora sporco di sangue e con il rasooio in mano. Il ragazzo la ferisce e tenta di ucciderla, finchè lei non pronuncia le parole:"svegliati,Jaye, non può essere vero! sveglati!!!";all'udire queste parole il ragazzo cambia totalmente atteggiamento e dice di non aver ucciso i suoi parenti, ma ke ciò è stata l'opera di un assassino non identificato.Alla polizia diffidano dal suo racconto e mentre svolgono le ricerche lo tengono in galera,al sicuro. Nel frattempo Jaye si rivolge al nostro indagatore dell'incubo che non esita nell'accettare il caso e va a far visita al ragazzo, dove trova anke lo psicologo Brownsky che ha in cura il ragazzo da tempo. Durante il soggiorno in carcere di Kevin altri omicidi vengono compiuti simili a quello che lo ha coinvolto in questa storia, e cosa ancor più curiosa,tutti i presunti assassini sono in cura dal dottor Brownsky e tutti si sottopongono alla terapia dell'ipnosi, e tutti con lo steso problema:rabbia repressa. E così il dottore ha ben pensato di cercare di liberare la loro rabbia, e mentre lui era convinto di far del bene ai suoi pazienti non si rendeva conto che stava soltanto distruggedo le loro menti e le loro volontà."

C'è un "retrogusto" psicologico in tutta questa faccenda, che va a toccare l profondità del senso del controllo umano. Tutti possono controllare i propri sentimenti e le loro emozioni, ma che succede se è qualcun'altro a controllarle per noi contro la nostra volontà?

Ci sarebbe ancora molto d dire su questa storia, come d'altronde su altre mille storie a qst mondo,ma lascio che il fumetto parli da se.
La Metà Oscura n?113
soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
disegni: Giampiero Casertano
copertina: Angelo Stano
lettering: Diana Rocchi


P.S. e da notare i poster e la maglietta di kevin!!! Sepultura,Iron Maiden e AC/DC.....il fumetto perfetto!

a me è piaciuta, a quanto ricordo, forse più che altro per il colpo di scena finale.
S
O

I

L

E

R


nel senso, con un qualsiasi altro personaggio sarebbe stAto prevedibile, ma non con lui

storia estremamente sottovalutata.

Anche a me quest'albo è piaciuto molto.Devo però dire che pur apprezzando le doti di Casertano avrei preferito la scelta di un disegnatore èiù "cupo"

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione n°58



La metà oscura, mensile n°113, febbraio 1996

Testi di Tiziano Sclavi
Disegni di Giampiero Casertano

Cala la notte e i mostri sono liberi di uscire. Ognuno ha il suo, ognuno di noi lo tiene nascosto come un parente scomodo, un fratello di tenebra. Ma tutti sanno che non esistono lucchetti e catene che possano veramente fermarlo. Quando nella mente cala la notte, possiamo soltanto farci da parte e attendere la rabbia della metà oscura!

Albo sottovalutatissimo, esemplare di un periodo di parziale rinascita sclaviana dopo la pausa di riflessione del 1994-95. Un capolavoro di Casertano, estetico dejavu già dal mortifero videoclip del prologo e dagli omaggi a Stardust memories forse uno dei film più autoreferenziali di Woody Allen. Sclavi pennella una continuity interpretabile, a rileggere i n°4 e n°61 il Dr Brownsky rivela inquietanti sfumature. Lo splatter è affidato alle allucinazioni di potenza primordiale (l'ufo, la motosega, la doccia, la discoteca, il suicidio in carcere, la metà darwiniana) più che alla sequela di disgrazie. Dylan gigante (come lo Zagor sclaviano nel duello finale con Hellingen) ed uccisore di mostri: da ricordare il cornuto mazziato, il pederasta, la soppressione dell'ultima cavia e il tentato stupro di Dylan-gorilla (shock riproposto da Medda in La legge della giungla/Homo homini lupus nn 198/199 più vicina di quanto non sia Jekyll n°33). Nota di colore: il psicopedagogo di pag.69-70 è Mauro Boselli!!!

oooh, grande Kramer! Oltretutto lo reputo anche un giallo degno di nota. Io lo mettevo anche più avanti.

Ricordo l'attesa per quest'albo che segnava il ritorno della mia coppia di autori preferita, capace di sfornare nella prima era dylaniata capolavori di inarrivabile qualità.
"La metà oscura" è lontana da quegli acuti, ma è una buona storia, a partire dall'inattesa soluzione finale, che coinvolge uno dei personaggi ricorrenti della serie. La tematica del male, della metà oscura, del "mostro" che risiede sopita in ognuno di noi è classicamente sclaviana; non ingannino insomma il titolo kinghiano e la copertina stevensoniana. Al massimo è possibile rinvenire un richiamo ideologico, nella visione di Bronski, alla possibilità di separare bene-male ponderata in Arancia Meccanica.
Casertano bravissimo, alcuni suoi mostri ricordano graficamente le terrificanti apparizioni viste in "Attraverso lo specchio" (es. pag. 23 prima vignetta), albo richiamato peraltro anche da incipit e chiusura finale con filastrocca. Non mi piace solo la parte di Dylan e il gorilla!
Nella mia valutazione non arriva all'ottimo perché comunque sa di qualcosa già visto/letto.

Buona cosa.

L'albo che segna la discesa di un grande disegnatore come Giampiero Casertano.

Intendiamoci, la storia è disegnata molto bene e la qualità resta comunque molto elevata, tuttavia fa impressione pensare che dalla pubblicazione di un capolavoro grafico come il Cervello di Killex siano passati meno di 3 anni.
Dylan comincia ad avere il botulino agli zigomi, per non parlare del clamoroso naso adunco...e purtroppo il Giampo comincia qui a mostrare il proprio amore per i personaggi con i labbroni e le lentiggini esageratamente stereotipo british (Memorie del sottosuolo e Il progetto saranno altri due albi in cui questa esagerazione verrà ancora più accentuata)...

Ma ripeto, il disegno qui è comunque di grande qualità e concordo con chi sostiene che questa sia una delle storie più sottovalutate di Dylan Dog.
Sdoppiamenti di personalità, giallo assolutamente non banale, oniricitò accennata, Dylan ironico quanto basta, Groucho in gran forma e anche Bloch mi pare di ricordare fosse stato utilizzato molto bene...Il ritmo è forsennato nonostante ci siano vari momenti riflessivi

Ottima la scena del ritrovamento finale del tamarro legato in casa di Bronsky...

Voto 9

7...la meta oscura

Capolavoro e anche splatter.