Cravenroad7

No, non fila. A mio modestissimo parere, ovvio.

Comunque De Nardo non ne sta più azzeccando una......

storia semplice ma che si lascia leggere, ma quelle decapitazioni fuori campo....
nizzoli un po' troppo standard per il suo stile, insomma è il solito visto sul color fest. le sue donne sono di una sensualità micidiale. da rivedere il viso di dylan. da segnalare: mai viste cosi tante tette al vento in un dylan dog.
copertina pessima a dir poco.
votato accettabile.

sulla trama:

Non mi e' dispiaciuta. Delle post 300 e' inferiore, imo, al 307, a quella di Mignacco e basta. Se la gioca con l'imbalsamatore, ma credo che la superi di poco.
La storia e' semplice e lineare, ma senza grossi strafalcioni, i disegni sono piu' che buoni. Dovrei rileggerla per valutarla meglio, pero' ripeto che non mi e' affatto dispiaciuta.
Ah, per il "nun ce rompete", segnalo che a pag 18, in auto, la ragazza ha i pantaloni, mentre due pagine dopo, nel bar, ha la gonna.

L'albo di questo mese secondo me non è male, sicuramente De nardo è riuscito a trasmettere il senso d'angoscia della situazione e, seppur in maniera non troppo originale, riesce a giocare bene con il confine tra la realtà ed il sogno, l'unico appunto che posso fare è quello che
In ogni caso l'idea non è male e non ho trovato errori di sceneggiatura grossolani, quindi (visti anche i precedenti dell'autore) mi sento di promovuerla.
Sui disegni, direi ottimi anche se credo Nizzoli dovrà sviluppare uno stile un pò più personale in futuro, unico appunto il grosso errore di pag. 18 dove Hillary in auto indossa i pantaloni e nelle scene immediatamente successive la gonna, strano sia scappato alla supervisione.
Cover senza infamia e senza lode.

Soggetto: 7
Sceneggiatura: 7
Disegni: 7
Cover: 6

Non sarebbe stato male se il finale non fosse così scontato. Francamente si capiva tutto, dove voleva andare a parare. Peccato
Con un po' più di incisività nei dialoghi (si sente la mancanza di Groucho, leggetevi le notti delle luna piena per capire quanto possa fare la differenza) e con un finale meno frettoloso e scontato poteva essere una discreta storia. Anche l'atteggiamento di Dylan l'ho trovato un po' incoerente.
Purtroppo il mio voto si ferma sul 5.
Belli i disegni, molto fan service, ma meglio così
Avevo notato anch'io il particolare dei jeans e della minigonna.
Se avete qualche aggiunta da fare a questa scheda segnalatemela a informazioni@cravenroad7.it

https://www.cravenroad7.it/wikidyd/index ... _Dea_Madre

io ho votato 5.
francamente la storia parte bene ,è interessante però a parer mio ha un continuo scadimento di qualità pagina dopo pagina per arrivare ad uno sconclusionato pastrocchio finale..
sui disegni ho trovato un dylan poco espressivo .
interessante invece le figure femminili ,nonostante alcune banalità (hillary ammiccante su tutte)

votato insufficiente
secondo me la storia ha un sacco di potenzialità inespresse:insomma è un'occasione sprecata,dato che si capisce subito tutto
Inoltre,è troppo piatta e impersonale nelle reazioni e nei dialoghi
Ovviamente secondo la mia umilissima opinione

Voto dato:BUONO.

Dunque tanto per cominciare la copertina...a dir poco FAVOLOSA. Il buon Stano non si smente mai. davvero bravissimo nel sottolineare l'espressione rassegnata dell'indagatore e la furia della donna che sta per decapitarlo col machete.
La storia ha una bella trama,anche l'intreccio è molto fluido e piacevole.

Ho dato buono perchè il finale pur lasciando il lettore abbastanza "spiazzato",è comunque prevedibile. Il tratto di Nizzoli è ben definito e mi piace soprattutto il modo in cui sottolinea le espressioni facciali delle "sorelle". un albo piacevole,consiglio a tutti di leggerlo

Finito in questo istante La Dea Madre, le mie impressioni sono che è un albo buono, con passaggi molto ben fatti tra i sogni e la realtà. Le note dolenti sono caratterizzate da una trama che appare scontata e prevedibile fin dalle primissime pagine, almeno a me ha dato questa impressione.
Nel complesso darei un 7

Un buono pieno (8,5) fra copertina, disegni (dopo gerasi, nizzoli. ci stanno viziando) e storia.

Per la storia sono d'accordo con Lord Taurus: questa storia non è un giallo in cui bisogna scoprire il colpevole che anzi, è a portata di mano ( e non è neanche la prima volta che De Nardo percorre questa strada, vedasi l'ottima "il gran bastardo") ma un lucido viaggio nella incomunicabilità fra due universi. Una sorta di "Calvaire" a ruoli contrapposti, per chi lo ha visto

Nel dopo 300, IMO è dietro solo a "l'assassino del mese scorso"

Appena finita di leggere.
Non l'ho trovata poi così disastrosa come poteva sembrare, avevo sbirciato qua e là in questo topic prima dell'acquisto e per questo ero partito parecchio sconsolato; la lettura invece mi ha, in questo senso, piacevolmente sorpreso.
Certo, tale sorpresa è sicuramente dovuta alle bassissime aspettative che avevo....per me i veri disastri sono altra cosa ("Il baule delle meraviglie", "Una affezionata clientela", "Tra moglie e marito"...giusto per fare degli esempi tra i più recenti), questa galleggia abbondantemente sopra la linea delle sufficienza, al di là della prevedibilità (anche le prime due storie del maxi-freghieri erano terribilmente prevedibili, eppure non per questo il loro valore veniva meno), se proprio devo fare un paragone con una delle post-300, le metto sul livello di "Terrore ad alta quota" o giù di lì.
Una storia che fa molto "Suspiria", molto "Le notti della luna piena"; ma su questo parallelo col numero 3 sottoscrivo quanto detto da Mirco: quanto manca Groucho!!!
Molto buono Nizzoli, in certi momenti mi ricorda molto Brindisi (e credo che miglior complimento non ci possa essere) spero rimanga un "fisso" dello staff dei disegnatori.
Copertina che acquista tantissimo dal vivo, non lo avrei mai creduto. Grande Stano.

Indeciso sul voto da dare, accettabile abbondante o buono striminzito (uno di quei casi in cui 5 opzioni di voto sono troppo poche)
Dopo il picco del mese scorso, un calo era inevitabile, quasi fisiologico; non mi lamento, poteva andare molto peggio.

Quante ne ha azzeccate da quando scrive sulla testata?

Letto:



Voto buono.

Ps x Bertuccia:

Non è dispiaciuto neppure a me, un accettabile abbondante.
Partendo dai disegni, buona la prova di Nizzoli anche se può fare ancora meglio, non appena avrà trovato il feeling con il personaggio (feeling che aveva trovato fin da subito con Napoleone ad esempio). Più che Brindisi come sosteneva qualcuno, in alcune tavole mi ha ricordato moltissimo Di Vincenzo, nel modo di disegnare profilo e bocca di Dylan (un esempio a caso, prima vignetta di pag. 49). Uno dei Dylan più Ruperteverettiani di sempre comunque.
Venendo ai testi, De Nardo sceglie di giocare a carte scoperte fin da subito, arma che si rivela a doppio taglio perchè, se da una parte gli permette di focalizzarsi meglio sul discorso del (dis)equilibrio dei sessi, dall'altro finisce per rendere fin troppo prevedibile l'andamento della storia. Una scelta coraggiosa che lo premia solo in parte e scontenta inevitabilmente il lettore più esigente. Il soggetto mi rievoca suggestioni, oltre che dei citati The Wicker Man e Suspiria (rispettivamente per trama e ambientazione), anche del poco conosciuto "The Woods-Il mistero del bosco" di Lucky McKee, tutti film che in misura maggiore o minore ho apprezzato. Inevitabile anche il richiamo mnemonico al collegio del mitico #3.
Spiace l'assenza di Groucho, ormai più che spalla, ridotto a personaggio ricorrente della serie. Non riesco a capire se gli sceneggiatori non sappiano gestirlo o abbiano del tutto rinunciato all'ironia, prendendosi troppo sul serio.
De Nardo dimostra di avere qualche problema con i finali, ma stavolta se la cava. L'atteggiamento di Dylan si presta a diverse interpretazioni e questo è bene.
Passando all'osservazione di Dogares, anche se non sono stato interpellato, ritengo non paragonabile il comportamento di Dylan .
La parata di belle ragazze, tette (per un po' possiamo non lamentarci più), culi e tentativi di seduzione mi indurrebbero a spostare più in alto l'asticella del voto, al di sopra del buono , ma sono uno di quei lettori più esigenti di cui sopra.
Comunque l'avevo detto io, lo sapevo.. . E bravo Dylan, così ti voglio!