Cravenroad7

ora non mettetevi però tutti a dire la vostra opinione su quel post, per cortesia.
si commenta la storia del mese, e basta, tutto il resto è OT (e cancellabile).

Mi è piaciuto molto molto, devo essere sincero...credo sarà uno dei migliori albi dell'anno.

Mi scuso,
con Dogares e con altri che si siano sentiti offesi dal mio precedente post. Non era mia intenzione.
Lasciando da parte qualunque storiella di bambini capricciosi, mi preme precisare che non trovo perinente, come giudizio di valutazione, il considerare una storia in positivo o in negativo a seconda che sia più o meno dilandoghiana. Come si fa a stabilirlo? Chi lo decide? Qual è la ricetta? Tanti lettori hano riconosciuto nell'albo scritto da Accattino il vero Dylan Dog, altri (molti di meno) il contrario. Chi ha ragione? Non è una questione di maggioranza e minoranza.
Io dico che la ricetta la decidono gli autori (creatore del personaggio, sceneggiatore, disegnatore, curatore di testata, editor, redazione ecc.). L'esecuzione della stessa, poi, può essere buona o meno. Ma il fatto che da una ricetta venga fuori un sapore che non è quello che uno si aspetta non significa che la ricetta sia mal riuscita. Non possiamo "mangiare" sempre la stessa pietanza come non possiamo leggere sempre la stessa storia. In ciò sta il pregiudizio.
Se la formula ogni tanto cambia, può essere solo un bene. Dylan è stato concepito come un personaggio adattabile alle più diverse formule. E' la sua forza.
Ovvio, il discorso ha senso solo se il prodotto di cui parliamo è ben fatto, ben scritto, ben disegnato. Ma di critiche basate su tali parametri, mi pare, riguardo la storia del mese, non ne sono venute.
Elcruzado

oggi pomeriggio (complici il mal di gola e la febbre che mi tengono in casa) ho girovagato un po’ sul forum, da neofita. dopo poco però lo statistico che è in me ha preso il sopravvento e mi sono reso conto che “l’assassino della porta accanto” ha sfondato una serie incredibile di record. nel dettaglio:

- è il secondo albo più commentato di sempre: 36 pag. e 530 post (dopo “oltre quella porta”: 44 pag. e 654 post)
- è l’unico albo (insieme a “oltre quella porta”) ad aver superato la soglia dei 500 post
- è l’albo più votato in assoluto (con 137 voti)
- è l’albo in assoluto che ha totalizzato il maggior numero di “ottimi” (64)
- è l’unico albo votato al momento della sua uscita ad aver ottenuto più ottimi che buoni
- è l’albo votato al momento della sua uscita che ha ottenuto una percentuale più alta di “ottimo” (47%) e di “ottimo”+”buono” (81%).

il tutto in poco più di tre settimane (e quasi 13000 visite singole al topic, più di 500 al giorno).

comunque la si pensi al riguardo, si tratta di un albo che ha lasciato il segno. mi domando solo cosa dobbiamo aspettarci ora dalla serie: se dobbiamo considerarlo il segnale di una svolta o la classica rondine che non fa primavera.

Non capisco il voler scannarsi per far cambiare idea a chi la pensa diversamente.

Io ho votato mediocre ma capisco che l'albo sia piaciuto. E'scritto e sceneggiato benissimo e i disegni sono molto belli.
Detto questo, Dylan è l'indagatore dell'incubo ma non indaga affatto.E'quasi tappezzeria in questa storia e chiaramente,sempre secondo me,è un difetto non da poco.

Il fatto poi che l'irlandese non si degni nemmeno di provare a chiarire con Dylan la situazione è una forzatura.

Non volevo certo che Dylan indagasse e scoprisse,sarebbe stato anche banale.Ma un finale cosi no,non mi garba proprio.
Il tema del delitto senza castigo mi piace ma ormai risulta fin troppo abusato.
A posteriori, avrei molto gradito un finale in cui a Wilson, mentre guarda andar via Dylan, viene un infarto e muore.
Il cerchio si sarebbe chiuso.

E'sempre e solo la mia idea. Se alla maggioranza è piaciuto,bisogna alzare le mani e prenderne atto.Ciò però non significa che coloro i quali lo hanno trovato non sufficiente siano dei cretini o dei troll

Ma no, dai, Dear Boy è simpatico, fossero tutti così i provocatori!

Ciò detto, che un albo di Dylan possa piacere tanto è già un evento, quindi ben vengano storie così. Almeno la testata si dimostra viva, il che è qualcosa che non si può dire spesso. Io ribadisco di aver apprezzato molto il dipanarsi della sceneggiatura e di aver volentieri chiuso un occhio sulla scarsa "dylanianità" del nostro indagatore, ma di comprendere come ad alcuni la cosa possa aver dato fastidio. Capisco meno le critiche alla scrittura di Accatino, ma non per questo mi si guasterà l'umore.

non mi pare di aver mai scritto "ultimo quinquennio"
mi riferivo, ovviamente, alle sue origini

E' una storia approvata molti anni fa da Marcheselli, quindi non credo proprio possa rappresentare una svolta.

ma in generale cosa vuoi mai svoltare in Bonelli?

il mio sarà un ragionamento strambo o sbagliato ma..
molte persone che hanno recensito questo numero hanno scritto "mi è sembrata una storia di TIZIO", "somiglia molto ad una storia di CAIO".
che diamine! io compro Dylan Dog per leggere Dylan Dog!
questa è storia scritta e disegnata in modo decisamente superiore alla media, ma se non è una storia di Dylan Dog da parte mia non avrà un voto buono.
sulle ultime tre domande temo che non ci sia altra risposta che:
Nessuno! E' totalmente soggettivo.

Sarebbe stato più logico pubblicarlo con il titolo originale. Completamente congeniale alla storia narrata, ciliegina sulla torta su di un albo fantastico!
Sopratutto perché quello ufficiale denota la solita politica di attirare più attenzione.

alcuni spunti di riflessioni molto ma molto interessanti:

http://www.lospaziobianco.it/50068-dyla ... ta-accanto

"La strada per Laredo" è micidiale!
Non condivido il fatto che lui scriva che dal 300 al 306 non ci siano stati albi memorabili; L'imbalsamatore e Delitto Perfetto (e aggiungerei anche Il museo del Crimine) sono esempi lampanti di storie di un certo livello.

buon ultimo: non considero l'albo un capolavoro, ma comunque per me è più che buono.
quanto al resto [credo che non si tratti di spoiler, non rivelando parti essenziali, e del resto già a quest'ora chiunque sia arrivato a questo commento già avrà letto l'albo], ci sono certe forzature che non mi garbano tanto, ma più che l'eccesso di sdolcinatezza di Dylan (che spingendo un po' ci può stare) le parti più fuori personaggio sono
1. che uno spiantato come lui possa farsi mesi di vacanza (peraltro nemmeno dietro l'angolo) senza lavorare e dovendo pagarsi pigione, cibo, viaggi, eccetera. (o era mantenuto dalla tipa?)
2. la disinfestazione della cantina. ok, odia i topi ed è già dimostrato in altri albi, ma lui non l'avrebbe mai chiesta.



C'è un refuso: la strada è per Babenco.

La strada per Varedo? E dove siamo in Brianza?