elcruzado ha scritto:
Ricordo che, da bambino, mia madre mi raccontava la storiella che segue: "è buono il caffelatte" dice la mamma al bambino che non vuole mangiare. "Non è vero" risponde il bambino, "c'è troppo caffè". La mamma butta via la colazione e la prepara da capo, con meno caffè. "C'è troppo zucchero" strilla il bambino, serrando le labbra. La mamma paziente, riprepara il tutto, attenta a non mettere troppo zucchero. Sembrerebbe che, stavolta, il bambino non abbia più nulla da dire. Ma eccolo, di nuovo, chiudere la bocca. "Che cosa c'è che non va, questa volta, nel caffellate?" chiede esasperata la mamma. "è troppo bagnato!" dice il bambino.
Questo Dylan è ben scritto, ben disegnato. Dire che non è una buona storia perche non è una storia di Dylan Dog è come dire che il caffellatte è bagnato.
Mi viene in mente un'altra storiella. Quella del bambino che voleva dalla mamma sempre lo stesso pasto, cucinato allo stesso modo, con lo stesso sapore. Qualunque altra cosa gli faceva schifo, a prescindere.
Una storia è una buona storia se è ben scritta e ben disegnata. Gli autori (creatore del personaggio, sceneggiatore, disegnatore, supervisori ed editore) decidono qual è il Dylan giusto.
Ognuno ha le sue leggittime preferenze, per carità. I pregiudizi, però, sono soltanto pregiudizi.
Elcruzado
chapeau.