Cravenroad7

Ecco, mi mancava...

Una storia che esce da parecchi canoni Dylandoghiani,però molto buona,con una "freschezza" da primi 100 numeri,bravo anche l'esordiente Gerasi ,complimenti agli autori!!

Spiegati

Solo che non ritengo un momento altamente significativo vedere uno che si abbraccia ad un cesso otturato.
Tutto qui.

Neanche vedere un gruppo di ragazzi che stupra una donna davanti al marito impotente o che picchia un vecchio barbone per passare la serata in allegria. Eppure mi sembra di ricordare che un certo Stanley Kubrick le abbia considerate abbastanza significative.
Secondo me quella scena racchiude l'intero dramma di Wilson, un uomo totalmente solo e oppresso da frustrazioni e rimpianti, senza alcuna possibilità di redenzione. Inoltre è ottimamente costruita.
Se poi vuoi fermarti all'aspetto superficiale bene, concordo con te.

Paragone azzardato. L'opera di Kubrick era un proseguio/viaggio delle atmosfere malsane e malate di Arancia a Orologeria, ritrasformate dalla lente distorta del genio americano, cui è possibile collegare lo sguardo malato di Alex con il finale di 2001 ( occhio inquietante che guarda in dissolvenza, occhio drogato che apre la sequenza ) ed in generale il paragone fra Arancia e questo numero è fuorviante. Il film kubrickiano era la condanna feroce e spietata di una società british falsamente moralista e conservatrice ( i genitori di Alex, il politico corrotto, la periferia sub-urbana di Londra ) dal linguaggio pre masticato e costruito, cui i drughi si ribellano coniandone uno personale. Le scene di violenza e di malvagità, si inquadrano in una ripresa lontana, come l'amplesso a tre di Alex, similar film undergorund dell'epoca, quasi a sottolineare lo stacco dalla lente banale e quotidiana della realtà e dei media. Questo albo non regge il paragone, in alcuna scena.

Sì vabbé, e nessuno lo voleva fare il paragone con Arancia Meccanica. Basil ha semplicemente fatto notare una scena che ha ritenuto riuscita, in modo particolare, nell'economia della storia (non l'atto in sé, se no in ogni storia ci sono momenti che presi al di fuori del contesto non vogliono dire niente o risultano ridicoli). Trovo irritante continuare a punzecchiare chi ha apprezzato l'albo e ne condivide impressioni in merito.

Io no stavo punzecchiando nessuno. Ho solo fatto una osservazione. E a richiesta ho spiegato il perché della mia perplessità. E' lecito che ce l'abbia ? Si, bene. No, chi se ne impipa.
Se è per questo è particolarmente irritante anche sentire i peana di chi reputa il 307 un capolavoro e continua a farlo presente. ( Almeno quando non argomenta nulla ma pare insegnare dall'alto di chissà quale scranno. E non parlo degli ultimi post ).

"Ecco, mi mancava..." è un'osservazione? A me pare solo un sasso gettato. E per quanto possa essere irritante vedere elogiare in continuazione una storia che non è piaciuta per niente, è del tutto lecito farlo.

Senza togliere la mano, per altro. E' anche lecito argomentare a chi dice che questo è un numero epocale. Cmq facciamo così: la prossima volta che devo postare una cosa, prima la faccio leggere a te, per vedere se me l'approvi. Ok ? Io ho sempre detestato gli avvocati difensori delle cose altrui.
E scusate per l'OT e anche per tutti i post presenti qui e altrove. ( Specifico a scanso di equivoci: non è un addio. Quindi riponete lo champagne, che la Strega rimane salvo decisioni somme dall'alto ).

Però Dogares ammetterai l'ampissimo divario qualitativo tra l'albo del mese e i pastrocchi propinati mensilmente...

Mai negato. E non è detto che sia un bene, dato che quando avevo accennato in precedenza a questo genere di paragone, mi si è detto che non era corretto.
Cmq x favore, se volete farmi domande su questo albo, in pvt, please. Non occuperò più questo topic dicendo altro. FINE

Sono passati diversi giorni dall'uscita in edicola di questo, per me, albo particolarmente atteso. Purtroppo la delusione ha preso il sopravvento. Delusione perchè da un autore come questo, mi aspettavo sinceramente di più.
Come ho già scritto qui (appena dopo averlo letto la prima volta), la storia è un mattone che non comunica niente, ma almeno, a mio modo di vedere è ben scritta e di questo ne sono ancora convinto dopo 2 letture complete, parecchie ripassate e confronti con altre storie prima fra tutte "Memorie dall'invisibile" contro cui perde 10-0.
C'è chi l'ha paragonata ad un harmony, io, fortunatamente, non ne ho mai avuto nemmeno uno tra le mani, ma credo di capire il genere, ed effettivamente se non ci fosse stato Wilson, quest'albo sarebbe stato puro latte alle ginocchia. Ma Wilson c'è ed è questo il punto forte : il delineare la psicologia di quell'uomo in cui il lettore è obbligato ad immedesimarsi.
E questo non so se sia un problema del tutto legato alla mia persona (e personalità) , ma io mi sono molto ritrovato in quel personaggio e la sua alienazione e solitudine è descritta benessimo da un cinematografico Fabrizio Accatino.
L'uomo solo sarebbe stato un pirandelliano titolo di questa storia ... senza Dylan Dog!!! E se non ci fosse stato Dylan Dog, ma fosse parte di una miniserie dal titolo "Wilson" , io avrei votato buono.
Ma il problema è DD! Pesce fuor d'acqua insopportabile ed odioso nullafacente circondato da macchiette ridicole ed inutili finalizzate soltanto a commuovere (porco giuda ) il lettore in modo assolutamente insensato ed infantile. Voto 0 e dico 0 alla gestione del protagonista di testata e dei suoi amici! Dio mio! Se ci fossero stati solo loro questa sarebbe passata alla storia come uno dei peggiori albi Dylaniati. Per fortuna, dall'indicibile brilla qualcosa: Wilson.
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Soggetto: 6
Gestione Wilson: 7,5
Gestione Dylan: 3
questo confluisce nella
Sceneggiatura: 5,5
Disegni: 8

Media totale: 6,5 Penalizzazione di 0,5 : 6

ACCETTABILE

Io credo che la bellezza di questo albo, a cui ho dato 8 perché il massimo per adesso l'ho dato solo a Sclavi, stia nel fatto che Accatino abbia deciso e portato avanti un'idea di Dylan che ormai non ricordavamo più. E' il Dylan malinconico e crepuscolare di albi come Memorie dall'invisibile, ma ovviamente il livello qualitativo di quella sceneggiatura è superiore. Accatino ha preso un aspetto di Dylan, una sua sfaccettatura, e l'ha portata avanti, trascurando i n qualche modo il personaggio stesso avendo deciso di riversare questo senso di vuoto e di disperata solitudine in tutti i comprimari. Quest'albo è importante perché dimostra che Dylan può essere scritto in moltissimi modo, è un contenitore di storie, emozioni, atmosfere che prescindono il personaggio stesso.

Invece di lanciarti in una vuota analisi di Arancia Meccanica, potevi soffermarti un secondo in più sul mio commento. Ti saresti accorta che il mio intento non era suicidarmi con improbabili paragoni, ma farti notare che una scena non perde significato solo perchè calata in un contesto squallido.