Craven ha scritto:
ad esempio le due storie che reputi "boiate" a me piacciono moooooooolto ma moooooolto di più dell'ultimo DYD.. sono sempre punti di vista e gusti personali, a prescindere dai momenti storici.
Punti di vista? Non solo. Se ne è parlato più volte: non tutti i parametri sono soggettivi, ce ne sono anche di oggettivi. Altrimenti, se così non fosse, preferire Alan Moore a Rob Liefeld (per rimanere in ambito anglosassone) sarebbe solo questione di gusti. Cià detto, sfido chiunque a dimostrare che
Incubo di una notte di mezza estate è scritto meglio di
L'assassino della porta accanto.
@dogares: non potevi fare esempio più sbagliato.
Carl Barks è, nel 2012, molto più moderno della quasi totalità degli autori disneyani, e tutt'ora leggere una sua storia è per me una goduria, al netto di nostalgia e rimpianto per i bei tempi andati. Il discorso del Dylan Dog apripista, coraggioso e innovatore, poi, non mi ha mai convinto: alla fine, non è che Sclavi abbia inventato chissà che... L'abilità di Sclavi stava IMO nello scrivere bene, non nell'innovare. D'Antonio, Nolitta, Castelli: questi sono stati innovatori. Sclavi lo è stato molto meno, a parer mio: si è limitato a frullare e reinterpretare genialmente stili e concetti già noti. Oltretutto, non si rende giustizia a
Memorie dall'invisibile cristallizzandolo in un'epoca e assegnandogli chissà quale valenza innovativa: è una grande storia proprio perché è ben scritta, e funziona oggi, nel 2012, esattamente quanto funzionava nel 1988.