Rieccomi a commentare con più calma l'albo del mese.
(Il post potrebbe contenere qualche piccolo
SPOILER.)
Albo del mese che per me, lo ribadisco, è ottimo: scritto divinamente e ben disegnato, già lo considero una delle migliori uscite dylaniate dell'ultimo lustro, nonché la storia più bella fin qui realizzata da Accatino. Tra tutte le critiche mossegli, ce n'è una che considero particolarmente condivisibile: questa non è un'avventura di Dylan Dog. E però io la considero comunque "dylaniana", come dicevo qualche pagina fa. Una contraddizione? Non necessariamente: di fatto, qui Dylan non è mai indagatore, ma svolge un ruolo che, con minime variazioni, avrebbe potuto svolgere un qualsiasi altro membro delle forze dell'ordine. Se invece del nostro indagatore ci fosse stato, che so, un qualunque
bobby in licenza, la storia si sarebbe svolta esattamente nello stesso modo. Non è un Dylan che ha perso del tutto l'ironia, come qualcuno ha detto, ma è un Dylan malinconico e autunnale, fuori sede e fuori ruolo. Del tutto dylaniane, però, sono le atmosfere evocate da Accatino, fuori dal tempo e inquietanti (a me è venuto in mente nientemeno che
La casa degli uomini perduti). Anche le pagine in cui, per dirla con le parole di chi ha criticato l'inconsistenza (IMO solo presunta) della trama, non succede niente, sono percorse da una sottile tensione e caratterizzate da un'intensità emotiva che non sono affatto nuove, per le pagine di Dylan, ma che certo non si incontrano spesso. E che sono, appunto, dylaniane, in quanto contraddistinguono alcuni dei grandi classici della serie (in particolar modo i più "polanskiani").
La sceneggiatura è scritta divinamente. Calibrata alla perfezione, può vantare dialoghi perfettamente misurati e una "regia" delle tavole accuratissima, a dimostrazione che Accatino ci ha lavorato parecchio. Un'attenzione per il dettaglio che emerge anche dalla caratterizzazione dei personaggi, che sono tutti più complessi e sfaccettati di quel che in un primo momento possono sembrare (possiedono una seconda faccia che parzialmente - seppure non del tutto - contraddice la prima). Il che, naturalmente, vale anche per il Dylan fuori parte di cui si diceva prima, all'apparenza indagatore alle prese con un imprecisato caso e in realtà semplice giovanotto innamorato perso. La trama è sì semplice, ma non così semplice come si vorrebbe far credere: di cose ne accadono, solo che anch'esse finiscono per essere assorbite dall'atmosfera mesta, cinerea e ovattata che caratterizza l'albo, lasciando alla fine l'impressione che sia successo molto meno di quanto realmente accaduto. A dimostrazione del fatto che la carne al fuoco era molta, segnalo la presenza di due storie che Accatino si è limitato a suggerire, lasciandole poi sullo sfondo: il possibile grande amore tra Dylan e l'infermiera, concluso a causa di una lettera non recapitata il cui contenuto non conosceremo mai, e la passata "carriera" di Wilson, mostrata solo in piccola parte e per il resto tenuta oscura. Spunti che, se sviluppati, avrebbero potuto innalzare notevolmente il tasso di "spettacolarità" dell'albo, ma che lo sceneggiatore ha deciso di non sfruttare.
Notevole l'uso del doppio punto di vista Wilson-Dylan, artificio attorno al quale è costruita l'intera storia. Tale scelta narrativa non fa altro che confermare uno degli assunti che stanno alla base di
L'assassino della porta accanto: nessuno è
esattamente ciò che sembra, ma al tempo stesso nessuno è
completamente diverso da ciò che sembra; in poche parole, delle persone che ci stanno attorno vediamo solo quel che vogliamo vedere (Dylan non è lì per indagare, quindi non nota niente di troppo strano in Wilson; Wilson teme di essere scoperto, quindi vede un giovanotto con la testa sopra le nuvole e trova in lui un persecutore; e via dicendo). Tanto di cappello ad Accatino, splendido autore di una storia "eccentrica" che però, su una testata come Dylan Dog, è tutt'altro che fuori posto, e complimenti anche a Gerasi, bravo interprete di una sceneggiatura non facile. Il ragazzo ha ancora un bel po' di strada da fare, ma è bravo e in futuro ci farà vedere grandi cose.
Ho votato ottimo.
Edit: sono stato esattamente il centesimo votante! Sbaglio o è un mezzo record?