rimatt ha scritto:
Rimanendo in argomento, in un passato non troppo lontano ricordo spossanti discussioni, peraltro sempre divertenti (stavamo facendo uno stage e avevamo tempo a volontà), con una ragazza la quale sosteneva di aver scoperto che il suo attuale fidanzato era "quello giusto" dopo il primo bacio. "L'ho baciato e ho capito che saremmo sempre stati assieme". E io, giù a ridere!
"Ma come", le dicevo, "già sai che tra i tre/quattro miliardi di persone al mondo non ce n'è un altro che ti potrebbe piacere di più?". Lei mi diceva di sì e mi chiedeva come poteva essere diversamente per me, visto che anch'io stavo con la stessa ragazza da anni. Io le rispondevo che stavo con lei perché avevo scelto di farlo, ma che non escludevo affatto la possibilità di incontrare altre ragazze che mi potessero piacere anche più di lei. In genere, a questo punto lei reagiva più o meno come la lady: si incazzava, mi diceva che ero arido come il deserto del Sahara, compativa la ragazza con cui stavo e via così. E io, giù a ridere!
Che crudeltà! Rimatt non ti facevo così sadico!
Cita:
In definitiva, io credo che quello che si definisce "amore" sia tutto il contrario del trasporto emotivo, del cuore che batte forte e delle gambe che tremano: per me l'amore non è nient'altro che una scelta razionale.
Ahimè, l'amore è irrazionale: è una emozione forte e pervasiva; e nel momento in cui si "razionalizza" finisce!
L'unica nostra possibilità di manovra consapevole sta nel prenderne atto e stabilire come esprimerlo e con-viverci.