Ezekiel 25:17 ha scritto:
dogares ha scritto:
Ma fare una storia, che sia una, con una trama ed un intreccio, è tanto conservatore ?
Mi spieghi cosa intendi per trama e intreccio con qualche esempio di storia di DD?
Dato che mi si rivolge una domanda, rispondo x cortesia.
Bha, la tua la prendo come una domanda ironica, o per lo meno surreale.
Per trama intendo una storia come, ad esempio, La zona del crepuscolo, che può apparire complessa nel suo insieme, ma che racconta degli avvenimenti, presentendoci dei personaggi che hanno un loro spessore con uno svolgimento che porta ad una conclusione ( benché possa sembrare il contrario ).
Oppure Morgana, che pur essendo un sogno dentro ad un sogno, ha un intreccio ben preciso.
O Vampiri, che propone un momento ma con un inizio ed una fine. Qui non c'è inizio e non c'è fine, non esiste che una parentesi con personaggi cristallizzati in un'ambra fossile, priva di emozione e di azione.
Non sono nemmeno d'accordo che c'è gente che critica per il piacere di farlo.
Le critiche non vengono fatte per esser fatte. Nè sono contestualizzate in un periodo storico di pubblicazioni. La prova è un albo fantastico come Mater Morbi, ad esempio, oppure l'amatissimo La Seconda Occasione, che sono stati a ragione considerati ottimi albi dalla maggior parte di noi, non sono dei primi 100 numeri, ma molto più attuali. Se una storia è una bella storia, è bella ed amen ( IMO naturally ).
L'intellettualità dell'albo ( ma si può dire ? ) non è figlia della scrittura complessa, ma delle situazioni colmi di rimandi continui verso un punto che non esiste se non nelle mire di chi ha scritto. Che ci sta pure, ma almeno lo si faccia creando una vicenda. O facendo agire Dylan Dog. The End, parola di Strega !