Cravenroad7

Sono l'unico ad aver capito con grande anticipo che Layla sarebbe stata strozzata dal vecchio???

Guarda questo è il male minore. Il problema è che avrebbe potuto essere pure mi nonna e non sarebbe cambiato nulla. Il personaggio della canadesina in fregola è assolutamente paragonabile ai fogli di carta oleosa che danno sal salumiere, quanto a spessore. Ed è inserita in un contesto tanto lento e prolisso da far rimpiangere la moviola della domenica sportiva.

Dylan attore "ingnaro" nella vicenda personale del serial killer Wilson, con la conclusione GENIALE del "nulla di fatto"

se non avesse chiesto alla padrona di casa di disinfestare la cantina dei topi, Wilson non si sarebbe fatto riprendere dalla voglia sfrenata di uccidere che ha poi portato alla morte di Lyla

Sul vicino di casa:
Credo che l'autore volesse invece regalarci la solita figura dell'iralndese simpaticone e alla mano ( enanche anto lontana dall'italiano amico di tutto e buono di cuore. PIZza e mandolino tanto per capirci )
Invece per me e una figura patetica ed odiosa, anche se la sua storia d'amore fallita lo nobilita un poco.
La canadese sexy fa tanto pin up anni 50 ma certe scene sono davver poco credbili.
Dylan in questo numeo nonf a assolutamente nulla, se non intervenire come elemento di casualità. Ok sarà anche una trovata geniale. deGustibus. llora la prossima basterà che Dylan non appaia nemmeno e sarà un capolavoro. Di fronte ad opere come queste che puntano ad una legittimazione assoluta, ma per me senza anima ne storia, rsto basita. Non ho bisogno di alcuna filosofica approvazione per caprie che questo numero non è unfumetto e non è ancor più una sotria di Dylan dog.
Che possa piacere amen. A me non piace. a chi mi consiglia di rileggere il capolavoro, dico solo che ho colto: riferimenti a Sentieri Selvaggi, Berretti verdi e or mi sovviene I ponti di Toko Rij ( con William Holden ), la figura del pensionante omicida che si ifà ( IMO ) a reginald Christie assassino strangolatore della Londra anni 43/53 cui somiglia fisicamente. Segno non di una lettura superficiale.