Cravenroad7

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# 307 - L'assassino della porta accanto
Insufficiente (1-4) 5%  5%  [ 9 ]
Mediocre (5) 7%  7%  [ 14 ]
Accettabile (6) 6%  6%  [ 12 ]
Buono (7-8) 37%  37%  [ 71 ]
Ottimo (9-10) 45%  45%  [ 86 ]
Voti totali : 192
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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 1:28 pm 
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Iscritto il: dom mar 11, 2012 12:50 am
Messaggi: 143
Località: Forte dei Marmi
Io non voglio gridare al capolavoro, ma alla seconda lettura ho intravisto molti aspetti ben fatti della storia; il ritmo cadenzato, la cura dei dettagli, Wilson, un bel po' di inquadrature "cinematografiche" senza troppe didascalie esplicative e dove è il disegno a farti leggere la storia, come ai vecchi tempi.. di storie come queste Dylan Dog ne ha bisogno; questa collana non merita le commedie banalette alla "Tra Moglie e Marito..." gli horror che horror non sono, come "Nella Testa del Killer" o "Il Sortilegio".

Quindi, ben vengano storie che dividono nei giudizi come questa. Intanto credo sia innegabile la buona struttura della sceneggiatura e l'abilità nei dialoghi e nelle inquadrature, in parole povere la bravura di Accatino. Ah, e comunque Marzano sull'ultimo Maxi mi è piaciuto molto, e così Di Gregorio ha già fatto storie di buona levatura. Questa non va confrontata con loro ne con Sclavi, è semplicemente una buona storia dove non succede niente -almeno di "azione"- ma succede molto bene, IMO.

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- When I'm sad, She comes to me, with a thousand smiles, She gives to me free... J.Hendrix


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 2:09 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 12:49 pm
Messaggi: 128
L'albo non è a mio umile avviso nulla di trascendentale, però i dialoghi sono decisamente più efficaci e maturi rispetto a quelli che ci vengono propinati mensilmente...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 2:33 pm 
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Iscritto il: lun feb 27, 2012 2:15 pm
Messaggi: 21
Località: Battipaglia
Erano molti mesi (forse anni) che non compravo un albo di Dylan. Ho preso questo e ho trovato subito una cosa che non mi è piaciuta.
E' mia abitudine leggere sempre prima dell'albo la rubrica Dylan Dog Horror club, e che ci trovo? Un mega spoiler dell'albo, un inutile riassunto che arriva addirittura ad accennare il finale. Ma da quand'è che hanno fatta sta pensata del cavolo? Che nostalgia dei vecchi "nun ce rompete" e le filastrocche sulla morte.
Comunque l'albo a me è piaciuto, proprio nella sua inconsistenza. E' una corretta esposizione della banalità del male, niente geni del crimine e supereroi del male ma un impiegato complessato che va nel panico perchè interpreta male la presenza di Dylan. Plausibile.
Dylan Dog che si comporta da sbarbatello in amore è in linea con il personaggio, che si fa amare proprio perchè ne vengono mostrate le debolezze e ce lo fa sembrare più vicino a noi.

Cosa manca all'albo secondo me:

1. Una bella scena di sesso con la francese
2. Groucho che fa le sue battute alla padrona di casa
3. Bloch che interroga Wilson... sarebbe stato un bel confronto


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 2:50 pm 
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Iscritto il: ven ott 15, 2010 4:50 pm
Messaggi: 2643
Località: Venaria Reale (To)
GrossaPanza ha scritto:
1. Una bella scena di sesso con la francese


Ci avevo sperato anche io...se non ricordo male Dylan con Accatino non ha ancora consumato (forse solo all'inizio de "La vita rubata")

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"Ci sono piu' cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognino i tuoi sistemi filosofici"


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 3:01 pm 
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Iscritto il: gio dic 15, 2011 3:12 pm
Messaggi: 16
sinceramente non so cosa dire su questo albo comunque

disegni : 8 davvero belli
copertina : 8 datta molto bene
trama : 5 non è una trama alla dylan dog mi sembrava piu del genere giallo che horror
totale darei un 7 ma solo per i disegni


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 3:15 pm 
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Iscritto il: ven ott 08, 2010 7:20 pm
Messaggi: 3171
Località: La Montagna del Nord
GrossaPanza ha scritto:

1. Una bella scena di sesso con la francese


Devo dirti che me l'aspettavo anche io

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Al mondo non vi sono felicità né dolore assoluti, la vita di un uomo felice è un quadro dal fondale d'argento con delle stelle nere: la vita di un uomo infelice è un fondo nero con delle stelle d'argento


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 3:44 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 6:31 pm
Messaggi: 76
Località: Brianza
Il mio giudizio è sostanzialmente riassunto da tutti i post positivi di questa discussione. Qualcuno dice che non c'è narrazione, che non succede niente:
Spoiler!
io ho trovato interessante il gioco di coincidenze e fraintendimenti che congelano una situazione che si sarebbe potuta evolvere con l'arresto del killer e il chiarimento tra Dylan e la fidanzata che non si vede mai. Alla fine si assiste ad una precipitazione degli eventi per cui ogni cosa, per le beffarde coincidenze del destino, torna alla normalità, salvo la scomparsa prematura e forzosa di due giovani, lo sfratto della donna e di sua figlia ed un amore stroncato sul nascere.
Una prova di storia possibile nata da un quotidiano degenerato sotto l'apparente normalità che si ripiega su se stessa fino a ricominciare all'infinito. L'eroe se ne torna a casa dopo aver perso una battaglia combattuta a sua insaputa. Poi ogni giudizio è soggettivo. Dinanzi ad una storia così atipica posso comunque ben comprendere le ragioni di chi non l'ha apprezzata.

Per quanto mi riguarda
Copertina: 10
Disegni: 9
Soggetto: 10
Sceneggiatura: 10


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 3:54 pm 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
Messaggi: 5678
Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Ci voleva Accatino per tornare a comprare il mensile e per mia fortuna non sono rimasto deluso. Anzi..

SPOILER

Partiamo dal soggetto.
La tre righe di presentazione non facevano ben sperare: pensione con annessi pensionati, amori impossibili, la mancanza di Groucho e Bloch..routine, diciamo, di questi tempi. Ma il nome Accatino gridava rivincita (in una testata mal messa come DD), conscio del fatto che sarei stato di fronte ad una buona storia o un'incredibile boiata (soprattutto dopo aver letto il minimalista Passaggio per l'inferno, ultima prova di Accatino).

La sceneggiatura invece è quella che mi aspetto ogni mese. Il titolo che appare a pag. 14 è una gradevole sorpresa, segno che Accatino non segue determinati schemi narrativi.
L'autore gioca con i classici clichè di Dylan e lo fa egregiamente. Scorrevole, buoni ritmi narrativi, ben inseriti i flashback. Tutto ben fatto.

Ma, secondo me, il colpo di genio di Accatino è quello ben delineato dal buon David: "i fraintendimenti". Sono questi i motori della vicenda.
Non ci sono entità soprannaturali deus ex machina pronte a risolvere la situazione. Un'escamotage fin troppo semplicistico e negato dallo stesso autore, che parla di orrore reale, quello più semplice, ma forse anche quello più terrificante.

Un altro aspetto molto interessante è il taglio cinematografico della sceneggiatura, merito sicuramente di Accatino ma anche di un altrettanto bravo Gerasi. I primi piani, i volti appena accennati, le espressioni crude e vere, i flashback del passato di Wilson. Esempio di quanto detto qui sopra è il flashback finale, di una bellezza disarmante, intenso, cattivo, commovente che non ha bisogno di dialoghi, superflui in una situazione del genere. Le sequenze mute di Accatino le apprezzo molto, rendono molto volte la vicenda più fluida e più emozionante, come in questo caso.

Il finale è il secondo colpo di genio. Tutto rimane inalterato. Wilson non viene arrestato, anzi fa ricadere la colpa su Shane e continua il suo amato hobby. Il lettore sa chi è Wilson, Dylan no. Quella stretta di mano tra loro secondo me è quanto di più pazzesco mi sia capitato di vedere negli ultimi mesi. Il personaggio di carta è ignaro della persona che si trova davanti, e questo non fa altro che aumentare la tensione.
Qualcuno ha parlato di Hitchcock e mi ha fatto pensare alla scena della cassapanca di "Nodo alla gola": situazione analoga, stessa tensione. Dylan si trova estraneo, ignaro di quello che è successo, si trova li per caso, per amore e non per un'indagine. Questa ambiguità è resa bene pertanto dall'ossessione di Wilson che vede in Dylan un potenziale nemico da sconfiggere. Ma in verità qui Dylan Dog è lo sfondo, non è il perno della vicenda (e questo potrebbe essere l'unico difetto). Il fulcro della vicenda ruota attorna a Wilson con il suo odio, la sua rabbia, la sua cattiveria. Un orrore vero, profondo, quello della solitudine e dell'amore oppressivo di una nonna, che spesso sfocia in un vortice di violenza e sangue. Il signor Wilson è già morto, torna a vivere sono quando uccide, quando sente scorrere tra le mani la vita di una povera vittima, ratto o donna che sia. Un gran personaggio, che buca certamente la pagina.

Gli altri comprimari sono funzionali alla storia, fanno il compito che devono fare e nulla più.
Le lettere mandate alla sua amata sono in linea con il personaggio, nulla di stucchevole o melenso. Ben diverso il discorso di Groucho..una telefonata sarebbe stata più consona.

FINE SPOILER

Gran bella prova di Accatino/Gerasi. Potrebbe essere la storia dell'anno.

Voto 8

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Nobody talks about the pile (cit.)


Ultima modifica di MandarinoFish il ven mar 30, 2012 5:21 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 4:04 pm 
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Iscritto il: ven gen 08, 2010 1:04 pm
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# 307 - L'assassino della porta accanto
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Vabbè diciamo che adesso il forum si è deciso...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 4:08 pm 
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Iscritto il: ven nov 04, 2011 5:48 pm
Messaggi: 2101
Località: Catania
POSSIBILI SPOILER.

Mi associo a quanti hanno definito quest'albo "strano". Nè in senso bello nè brutto, ma è davvero particolare. I disegni sono semplicemente stupendi, abbiamo acquistato un ottimo disegnatore, i dialoghi perfetti, la trama originale, ma il finale mi ha lasciato un pò così... C'è da dire che io detesto i finali non conclusivi, quindi magari è una cosa mia, ma Dylan che non riesce a ricevere la lettera, e quell'essere che continua a uccidere animali (già a pagina 4 desideravo la sua cruenta morte per sgozzamento), non mi sono andati giù. Hanno comunque il loro perché, quindi nel complesso l'albo mi è piaciuto per intero, i miei gusti personali sono altra cosa. I personaggi sono caratterizzati benissimo (Wilson, Layla, l'irlandese di cui non ricordo il nome e mi stava tanto simpatico, la padrona di casa) e neanche per stereotipi, hanno le loro sfumature. Mi è piaciuto vedere tutte le caselle che si mettevano a posto dopo l'omicidio di Layla, e il passato di Wilson (anche se al primo "Nonna diceva sempre" mi è partito Forrest Gump in testa :D ).
Votato Buono!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 4:31 pm 
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Iscritto il: lun feb 27, 2012 2:15 pm
Messaggi: 21
Località: Battipaglia
mmm, forse ci avrei messo anche

Groucho che lancia la pistola a Dylan mentre Wilson strozza il topo... ma forse è un pò retrò...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 4:36 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
MandarinoFish ha scritto:
Qualcuno ha parlato di Hitchcock e mi ha fatto pensare alla scena della cassapanca di "Nodo alla gola": situazione analoga, stessa tensione. Dylan si trova estraneo, ignaro di quello che è successo, si trova li per caso, per amore e non per un'indagine. Questa ambiguità è resa bene pertanto dall'ossessione di Wilson che vede in Dylan un potenziale nemico da sconfiggere. Ma in verità qui Dylan Dog è lo sfondo, non è il perno della vicenda (e questo potrebbe essere l'unico difetto).


Ho visto una infinità di volte quel film ( mi pare almeno 6 o sette ).
Mi pare che il livello di tensione e di disagio che Rope creava negli spettatori fosse enormemente superiore a questo albo. Piuttosto lo paragonerei a certe punte de Il pensionante di Alfred Hitchcock che non è fargli cattivo complimento. E che quello fosse un film muto, non è un paragone che ho fatto a caso.
The Rope era un meraviglioso esempio di tensione costruita si dissolvenze senza stacchi e un piano teatrale.
Qui io non ce li vedo, ma è parere personale.
Non giudico un albo sul ruolo centrale di Dylan nella vicenda. Quando questo passa in secondo piano di fronte alla vicenda stessa. Cosa che non avviene nel numero 307 ( IMO ).

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Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 5:00 pm 
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Iscritto il: ven lug 29, 2011 10:13 am
Messaggi: 189
Sceneggiatura mediocre con le assurde lettere che rompono il "ritmo", oltre ai riferimenti/citazioni/omaggi a:
L'inquilino del terzo piano (su tutti)
Dietro il sipario
Ossessione
Il che porta il soggetto ad un frullato delle storie citate.
Nota positiva, i disegni, davvero stupendi.
Ad ogni modo, una storia nettamente migliore delle ultime uscite, eccetto l'almanacco.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 5:10 pm 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
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Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
dogares ha scritto:
MandarinoFish ha scritto:
Qualcuno ha parlato di Hitchcock e mi ha fatto pensare alla scena della cassapanca di "Nodo alla gola": situazione analoga, stessa tensione. Dylan si trova estraneo, ignaro di quello che è successo, si trova li per caso, per amore e non per un'indagine. Questa ambiguità è resa bene pertanto dall'ossessione di Wilson che vede in Dylan un potenziale nemico da sconfiggere. Ma in verità qui Dylan Dog è lo sfondo, non è il perno della vicenda (e questo potrebbe essere l'unico difetto).


Ho visto una infinità di volte quel film ( mi pare almeno 6 o sette ).
Mi pare che il livello di tensione e di disagio che Rope creava negli spettatori fosse enormemente superiore a questo albo. Piuttosto lo paragonerei a certe punte de Il pensionante di Alfred Hitchcock che non è fargli cattivo complimento. E che quello fosse un film muto, non è un paragone che ho fatto a caso.
The Rope era un meraviglioso esempio di tensione costruita si dissolvenze senza stacchi e un piano teatrale.
Qui io non ce li vedo, ma è parere personale.
Non giudico un albo sul ruolo centrale di Dylan nella vicenda. Quando questo passa in secondo piano di fronte alla vicenda stessa. Cosa che non avviene nel numero 307 ( IMO ).

Ho citato Nodo alla gola perchè lo spettatore sa del cadavere dentro la cassapanca, come sa d'altronde della vera identità di Wilson. Lo spettatore in entrambi casi è il testimone oculare, concetto che ti fa entrare all'interno della narrazione. Emblematico, imo, il primo piano della stretta di mano tra DD e Wilson.

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Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 307 - L'assassino della porta accanto
MessaggioInviato: ven mar 30, 2012 5:46 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
A chi dice che i dialoghi non sono un granché: la battuta (che poi non è in un dialogo, ma vabbé)
Spoiler!
"Bloch dice che mi comporto come un adolescente, solo più immaturo"
(più o meno, cito a memoria) è bellissima! :D

E a me sono piaciute assai anche
Spoiler!
le lettere di Dylan al "caro Groucho".

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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