Guardando i voti lo trovo sopravvalutato; per me è insufficiente. Per non essere ripetitivo ho quotato alcuni commenti in cui mi ritrovo:
Cyber Dylan ha scritto:
La trama è un semplice pretesto per far fare a Dylan una altrettanto semplice 'sessione' di autocoscienza. Anche le riflessioni e le conclusioni di Dylan sono abbastanza banali. Questa storia non ci dice nulla di più sul "Dylan della Barbato". Solo con un po' di retorica in più.
joe montero ha scritto:
Ma'! Non mi è piaciuto. Non capisco da che elementi possa arrivare una qualsivoglia forma di tensione o con quali motivazioni sia possibile definire viosionario l'albo. Scena dei quadri: Davvero non se ne può più di queste sequenze oniriche in cui il personaggio riflette su sé stesso. Non creano promeblaticità, profondità, sono solo petulanti e scontate, giocano troppo a carte scoperte col lettore!
Eraserhead ha scritto:
L'anticonvenzionalità barbatiana sta diventando una convenzione oramai. Più che altro c'è una ripetitività nella riflessione dell'autrice che in più di un albo (ora mi sovvengono La scelta e Il tocco del diavolo) affonda il colpo sempre negli stessi topoi del personaggio.
GiovanePioniere ha scritto:
Una sega mentale lunga 94 tavole. Qui la Barby allestisce il solito teatrino di paure Dylaniate a raffica, ma mi pare non riesca a centrare perfettamente il personaggio; troppo noioso, auto-smanettatore,(...) Storia senza centro di gravità, di avventura in avventura, di sega in sega ma senza nerbo, senza la poesia e la commozione di <i>Oltre quella porta </i>, principale referente di questa storia anche per similarità con qualche tavola.
Tyler Durden ha scritto:
a me questa pare una delle peggiori prove della Barbato, se non la peggiore. Un monologo noiosissimo,(...) senza alcun guizzo e per nulla intrigante. Voto mediocre.
OmbraLuce ha scritto:
Inizialmente il labirinto mi ha ispirato, peccato che poi la storia abbia preso un'altra piega. Devo dire che mi ha piuttosto annoiato, trovando monotono il susseguirsi degli eventi senza alcun colpo di scena interessante.. un solo andare avanti senza senso, con un Dylan a tratti insopportabilmente isterico. SPOILER L'uscita dal luogo improvvisa, senza che Dylan facesse nulla FINE SPOILER. Non mi ha preso. Voto mediocre.
Bufera1172 ha scritto:
Votato mediocre,(...),trovo che sia una delle peggiori prove della Paola nazionale, il finale lo trovo proprio stupido con Dylan e gli altri che escono così,senza una spiegazione.
dogares ha scritto:
Come non dire nulla per 94 pagg. Se non altro è un record. Non c'è stata una singola vignetta che non fosse fine a se stessa, con rimandi inutili ai tempi che furono.
ilvecchio ha scritto:
E'uno dei meno riusciti della Barbato. Un remake raffazzonato di "Oltre quella porta" che non porta tutto sommato a niente, scene oniriche o surreali che hanno davvero poco spessore. E una citazione di Johnny freak per finire per farci più contenti tutti.
A volte ho l'impressione che (secondo molti) basti che una storia sia scritta dalla Barbato per essere considerata bella a prescindere