dogares ha scritto:
E per assurdo...se tu ( Imp ) fossi l'editore, come la sbloccheresti ?
Criticare è sempre più facile che proporre alternative, se avessi un'idea veramente valida non starei a proporla qui sul forum, ma andrei dritto in via Buonarroti, la esporrei ai vari Marcheselli/Gualdoni/Canzio/Sclavi, e mi inchinerei modestamente di fronte all'applauso scrosciante che i sunnominati mi tributerebbero, per non parlare della benedizione dall'alto che gli spettri di Gianluigi e Sergio Bonelli mi accorderebbero. La situazione, in mancanza di Sclavi, o di un autore che sia al tempo stesso geniale e soprattutto prolifico in grado di restituire identità a Dylan non è semplice. Diciamo che puntare alla genialità di Sclavi in questo momento è impossibile, però recuperare una media del 7 per ogni albo, con qualche punta occasionale di eccellenza, per me è possibile, mentre invece attualmente trovo che bisogna incrociare le dita per allontanarsi dalla pura mediocrità.
Per gioco, provo a dire le cose che piacerebbe vedere A ME:
1)Da lettore preferisco leggere 3 storie buone all'anno che non 3 buone e 17 insufficienti, per cui ho smesso di comprare regolarmente gli albi, e leggo solo quelli di autori che mi interessano, di albi la cui trama mi intriga, o che qui sul forum mi vengono segnalati come interessanti da parte degli utenti di cui più mi fido. Dal punto di vista artistico, se ogni anno escono 3 storie buone all'anno, per mantenere la media alta converrebbe pubblicare solo quelle tre storie e bocciare le altre. Da un punto di vista commerciale ovviamente sarebbe un puro suicidio, però è possibile che ogni anno aumentano il numero di pubblicazioni e il numero di storie buone rimane costante? Nel breve periodo la cosa conviene, perchè si fanno più soldi, ma nel lungo periodo annacquare la qualità della serie penso possa accelerare l'erosione di lettori.
2)I paletti. Se proprio vi devono essere, e io ne ho seri dubbi, perchè tutta questa pressione da parte dell'opinione pubblica nei confronti di Dylan Dog non ce la vedo, che almeno siano imposti con intelligenza, perchè a me pare che l'autocensura sia ormai più severa della censura stessa... se bisogna evitare di scandalizzare la gente con eccessivo splatter, almeno si cerchi di non scandalizzare la gente del 2012 e non quella degli anni '70... il mondo va avanti, e la Bonelli va indietro! E pure riguardo alla politica di non lasciare le cose inspiegate... basta spiegarle sinteticamente, non mettere la storia del mondo da adamo ed eva alla spiegazione (tipo il caso del santuario, in cui viene rievocato il caso di una nave scomparsa per spiegare la correlazione fra 'cibo caldo' e 'il fatto che i tizi si fossero allontanati da poco').
E una volta imposti i paletti, bisogna giocarvi dentro con intelligenza, se non puoi mettere splatter in una storia, non fare un soggetto slasher, perchè lo slasher con gli omicidi fuori campo finisce per fare pena. Piuttosto facci un horror psicologico, tipo quelli proposti dalla barbato, in cui non si vede una goccia di sangue, ma alla fine inquietano molto più di una carneficina. Se si decide di virare sulla commedia nera (alla arsenico e vecchi merletti), bisogna assicurarsi che le battute siano sufficientemente brillanti, non basta farne di 'simpatiche', devono piegarti dalle risate... come succedeva per 'ai confini del tempo' e per 'grand guignol'
3)La gestione degli autori. Una volta Manfredi mi disse che aveva problemi a trovare disegnatori bravi nel fare i cavalli per Magico Vento, perchè erano tutti dirottati su Tex. Questo che significa che c'è una politica della bonelli nell'assegnare gli autori alle varie serie... per me, visto che gli autori in grado di sfornare sistematicamente buone storie per Dylan sono pochi, e neanche troppo prolifici, per quanto mi faccia piacere vederli al lavoro su miniserie e altri progetti, trovo strano che non si riesca a farli ruotare in modo da avere che almeno un paio di questi siano a lavoro su Dylan mentre gli altri fanno miniserie e altro... in questo momento sono stati TUTTI dirottati contemporaneamente altrove, speriamo nelle nuove leve Bilotta Accattino e Cavaletto, perchè l'assenza contemporanea dei vari Barbato (che almeno sta seguendo progetti extrabonelliani) Medda Enna, Ambrosini e Recchioni (a eccezione delle storie già in cantiere)
4)Linee guida. Le politiche editoriali non possono determinare la presenza o assenza di capolavori, però almeno incoraggiare gli autori a battere certe vie piuttosto che altre. In origine in Dylan Dog i mostri erano sempre espressione delle fobie di Sclavi, dei problemi della società, la storia cercava sempre di spiazzare con scelte narrative inedite... la storia avventurosa pura e semplice era un'eccezione, e quando c'era era fatta bene... oggi è diventata la regola quella dell'avventura di routine (spesso scritta pure male), e dobbiamo pregare per una storia che veicoli qualcosa della sensibilità di chi la scrive (spesso sotto forma di predicozzo). E allora non si può pensare che sia solo una coincidenza, o è una politica editoriale, o un'incapacità nello scegliere autori che sappiano farlo.
5)Il mestiere. Va bene rimpiangere la genialità di Sclavi, ma certe volte ci si accontenta di caratteristiche che potrebbero uscire con un minimo di mestiere. Trame coerenti, colpi di scena con un minimo di trucchi per dare imprevedibilità, e al tempo stesso attenzione a non farli uscire totalmente ad minchiam, attenzione nella caratterizzazione dei personaggi, controllare gli errori di battitura... son tutte cose che richiedono più impegno che non ispirazione, e che andrebbero date per scontate in un fumetto del livello di Dylan Dog.
6)Personaggi. Basta vedere i nick dei neoiscritti, tutti provengono da personaggi comparsi nei primi tempi, o da personaggi creati dai soliti noti... tanti mana_cerace87, uomini invisibili, breedaniels, e nessuno che prenda ispirazione da un albo recente, l'ultimo caso è di un matermorbi. I personaggi si limitano a svolgere i loro ruoli, al massimo hanno una sola caratterizzazione di massima presa da qualche stereotipo o da qualche tic che gli si affibbia in chiave ironica (tipo la ragazza golosa di bizza), e per il resto sono totalmente intercambiabili. Pure qua non si pretende per forza di raggiungere il livello sclavi, però la Barbato è riuscita a creare personaggi indimenticabili come Angelique e Murray, Ruju ha creato una figura iconicamente affascinante come Fallen e personaggi forti senza stereotipi coem Diane Crane, possibili che di tanti dei nuovi non si riesca a trovare un solo personaggio che 'buchi la pagina'? al massimo qualcheduno che almeno ti ricordi come si chiamae lo riconosci quando lo vedi (tipo liam il bugiardo, che forse è uno dei migliori), ma ce ne fosse uno che un neoiscritto possa amare e identificarcisi tanto da sceglierlo come nick... tolta mater morbi?
7)Più di tutto vorrei che si ammetta che un problema c'è, e che richiede di lavorarci su... che all'esterno dicano che tutto va bene è normale, ma spero che all'interno si rendano conto che le vendite attuali sono in costante calo e che sono date dall'estrema fidelizzazione del lettore bonelliano, legato più al personaggio che non agli sceneggiatori, ma che una situazione del genere non può durare in eterno, e un giorno sarà troppo tardi per invertirla.