Cravenroad7

dopo il CAPOLAVORO TRASH di SINFONIA MORTALE, venne questo nuovo capitolo di La Neve e il suo punto di vista su DD. Incredibile ma vero: ne uscì fuori un episodio persino felliniano, da non crederci che fosse lo stesso autore. Il che conferma la mia teoria su una certa categoria di autori, i cosiddetti "gregari per destino": sarebbe auspicabile in ogni testata e in ogni tempo una scelta più accurata dei lavori di questo particolare tipo di autore. Sarebbe del resto l'alternativa razionale alla pubblicazione schizofrenica di ogni qualsivoglia fregnaccia senza un filtro di qualità. E so bene che è UTOPIA, per due motivi.

1) anche in Via Buonarroti sono uomini fatti di carne e anche a loro capita di sbagliare, di prendere granchi.

2) è troppo tardi, che vuoi che sia una boiata in meno dopo anni in cui svariate testate (Zagor, DD, Mister No, ecc.) sono state travolte da esuberi di pubblicazione.

tornando alla storia, non c'è molto da commentare; la trama è bellamente inutile, qualsivoglia riflessione è affidata al simbolismo, alle visioni che ciascuno di noi lettori può ritrovare nel "caos ragionato" messo in piedi da La Neve e discretamente raffigurato dal duo M&G nato per questo genere di storie. Il movente dell'esplosione felliniana è non molto geniale, ma è compensato dal dramma iniziale che tormenterà per tutte le 94 pagine Dylan e dall'estremo equilibrio con cui l'autore sforna le sue bizzarrie, con poca retorica e molta giggioneria (nel senso buono). Voto complessivo 7

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°93



Lo shockante prologo di Notte senza fine n°104.

Effettivamente fa ridere pensare che l'autore qui sia lo stesso che scrisse "Sinfonia mortale" però tant'è...

Un episodio che molto ricorda dopo mezzanotte...persino più onirico del capolavoro di Sclavi...un prologo molto inquietante.
Devo però dire che i dialoghi non mi hanno fatto impazzire, specie certe risposte secche di Dylan che in Sclavi non avremmo trovato.

Ad ogni modo un buonissimo albo...7 / 7,5 ...M&G han fatto di meglio...

uno dei miei preferiti in assoluto
voto 9

Storia abbastanza gradevole, buone le varie sequenze surreali e gli effetti dell'assenza da sonno. Molto bella pure la scena segnalata dal nostro Kramer. La spiegazione finale per quanto carina è una di quelle messe lì per chi ha la commozione facile.

Piccolo capolavoro di La Neve che giunge inatteso dopo il deprecabile esordio di Sinfonia Mortale. Che non fosse un carneade qualunque, d'altronde, La Neve lo avrebbe dimostrato anche di lì a poco lontano dalla SBE, con il suo "ESP".
L'elemento onirico è utilizzato ad oltranza, ma con equilibrio, senza strafare e pazienza se non viene pienamente giustificato nel finale. Il "perchè accade" appare subito intuibile e in ogni caso importa poco, più corretto farsi trascinare dalla sarabanda di situazioni surreali rese molto bene dai disegni del duo M&G, qui forse alla loro ultima prova veramente decorosa. C'è qualche tavola disegnata maluccio, ma tutto sommato la loro prova risulta buona.
Gran personaggio l'assassino insonne, peccato essersene liberati tanto presto, pensavo avrebbe impegnato Dylan sino alla fine.
Solo nell'ultima pagina si mette il piede in fallo nella retorica, piccolo e perdonabile passo falso che non stupisce perchè il Dylan di La Neve si avvicina molto concettualmente a quello di Chiaverotti.
Una delle migliori storie del 1995 indubbiamente.

Fuffa.
Fuffa fritta!
Elcruzado

La storia non mi è piaciuta un granchè ma il finale si.
6---

Certamente non ci manca Michelangelo La Neve su DYD.

Non saprei, qualche idea in più del trio delle 5G ( )dovrebbe ancora avercela.
Il problema era (ed "è", nel caso) metterle in ordine.

Ma il dis-ordine visionario di Notte senza Fine è comunque una gran cosa in confronto al comico involontario&arruffato dell'alchemica Sinfonia Mortale.

Sono il primo a votare, se non sbaglio.
Onorato

ALOHA

6 pure questo

7.
la parte onirica surreale è molto piacevole (i sogni di groucho) però si capisce abbastanza in fretta come stanno le cose..il finale nonostante la retorica classica dylandoghiana non mi ha convinto molto.

La prima volta che l'ho letto mi era sembrato una cagata, dissi a Vace "forse il peggior Dyd in assoluto". Lo rilessi tempo dopo (dopo aver trovato una bellissima storia di La Neve credo su Pilot), oggi lo giudico meraviglioso! Una delle migliori storie contro l'indifferenza (noncuranza) di sempre...

La retorica di quest'albo mi riesce insopportabile. Patetica e oltretutto mal inserita. Una scusa inconsistente per un numero tutto all'insegna del lirismo onirico più disperato (e ispirato). Una spiegazione che forse, stavolta, non era poi così necessaria.

una storia più che gradevole secondo me, molto dolce e triste la storia di mary jayne.

Spoiler pesanti

Se Sinfonia Mortale partiva in maniera decente e scadeva nel ridicolo, questo parte da una vicenda inconsistente (il mancato sorriso) e nel finale riesce in qualche modo a dare un senso al tutto. L'escamotage del sogno, sebben usato e strausato nella storia del mondo, non è così malaccio. La Neve scimmiotta l'effetto farfalla e ha in mente Dopo mezzanotte e L'ultimo uomo sulla terra: nel complesso gradevole.
Certo, va specificato una tematica del genere non avrebbe meritato più di 25 pagine.

6.5