Cravenroad7

Cioe'? Le nuove storie non sono horror? Possibile?

Diciamo che lo sono nella misura in cui lo sono certe tematiche horror oggi. Ormai quello passa il convento è in certi numeri un mescolare storie alla Nathan Never a Buffy o Twilight.
Cmq se ne discute sino alla nausea nel topic sulla situazione della testata Dylan Dog.

Ho letto un po di pagine di questa discussione...si dice che Dylan è cambiato negli ultimi anni e le storie sono qualitativamente inferiori...vorrei sapere esattamente in che senso...potrei dire lo stesso di Tex, ho circa 500 albi e devo dire che le ultime storie che mi hanno davvero preso risalgono a 10 anni fa. I difetti che trovo nell'ultimo Tex riguarda la scarsa cazzutaggine dei nemici e la banalità generale...suppongo che lo stesso discorso possa essere esteso a Dylan, qualcuno ha nominato influenze Buffy e Twilight, ma sul serio? Si è adolescentata la serie?
In realtà Dylan nacque nel momento di massimo splendore dell'horror, nella seconda metà degli anni80 e proseguì con fortuna nei '90 con la tendenza imperante del gothic (vedi la nascita del death metal, del gothic metal i remake cinematografici dei capolavori della lettereratura come Dracula o Frankenstein, il successo di film come il Corvo)...insomma anche gli anni90 sono stati molto "dark"...il problema si apre con gli anni 2000, il finto "volemose bene" dei social network, programmi televisivi come "Amici" che hanno strappato agli adolescenti il loro periodo "oscuro", che molti ragazzi vivevano nel periodo fine anni80/inizio90, immergendoli in una "zuppa truzzo-glamour". Ed ecco che abbiamo i tronisti come idoli al posto di Freddy Krueger.
Il nuovo Dylan risente delle influenze "contemporanee" dell'entertainment?

Il Dylan di oggi vive oggi, punto.

A me piace,e molto, quando gli autori intervengono a spiegare le loro posizioni... a volte grazie al dialogo ci si avvicina... e poi è bello conoscere qualche dietro le quinte... per esempio sapevate che Gualdoni per ogni soggetto accettato ne boccia altri 3?!? Io l'ho saputo tramite l'intervista alla radio ed è stata una sorpresa... per l omeno si è capito che non è una questione di quantità di storie che sebbene siano tante da fa uscire ogni anno ma vengono da una marea di proposte di scrittura... a questo punto è proprio un problema qualitativo o di decisioni editoriali... intanto Sclavi si gode la pensione e legge i numeri di Dylan Dog solo una volta usciti in edicola

Tuttavia stravolgere la testata per aderire ai nuovi canoni horror mi sembra un po una forzatura per un fumetto come Dylan Dog. E come dire a Tobe Hooper o a Romero di fare film in stile Twilight, solo perchè oggi l'horror che paga è quello per bambine...

Sarà ma le cose stanno così. La grande quantità i soggetti non depone, evidentemente, a favore della qualità degli stessi. Circa l'involuzione di Dylan Dog a favore di strade forse più attuali ma di certo meno coinvolgenti, basta pensare che cosa gli autori definiscono come splatter oggi e cos'era lo splatter negli anni novanta...

E cioè? Cosa si intende oggi per splatter? E cosa può esserci di diverso da quello dei 90?

Io non intendo nulla, lo fanno gli autori di Dylan. Fanno passare per splatter una banale mannaiata ( colpo di mannaia, non imprecazione toscano/maremmana ) neanche in viso o sulla cervice, ma banalmente omicida, piuttosto che uno sbudellamento con interiora esposte, un occhio cavato e spiccicato sotto ad un piede nudo ( Kill Bill II docet ) e cose così.
Diciamo che passa un messaggino pericolosetto e purtroppo ormia consueto: l'horror si è fuso alla action della peggior specie ( vedi l'immondo Van Helsing di poca cinematografica memoria e il meno deprecabile UnderWorld I e II, summa il pessimo Twilight ) perdendo le caratteristiche ancestrali e psicanalitiche che lo alimentavano.
Dylan di riflesso lo segue in questa caduta verso il nulla. Qualcosa si salva ancora, oggi dì. Come certi numeri di Dylan, che però, (s)oggetivamente fanno sempre meno paura.

Quali numeri recenti mi consigliate, che hanno caratteristiche simili ai vecchi albi?

Non per niente sono in cura da anni.....

Ho incorporato nel topic i post provenienti da 'Differenze vecchi albi con i nuovi' visto che alla fine la discussione è andata convergendo.


In ogni caso, Dylan è cambiato rispetto agli esordi, ma:
1)Non parlerei di attualizzazione, perchè il Dylan odierno è odierno solo perchè è pubblicato oggi, non perchè ci sia stato qualche sforzo di avvicinarlo a noi lettori del 2000. Come se se gli avessero cambiato taglio di capelli, ma non per dargli un taglio più alla moda, ma solo un taglio diverso. Fatta l'eccezione di qualche rara comparsa di tecnologie moderne (in genere rifiutate dal nostro ottocentesco old boy), e da poche storie incidentali che parlano di cose attuali (come reality e talent show), incidentali perchè non hanno influenze sul proseguimento della serie, e sono troppo sporadiche per rappresentarne una tendenza, le storie di oggi potrebbero pure essere pubblicate ieri, e viceversa. Il che non è necessariamente un male, sia chiaro.
2)Non esiste una soglia di transizione netta, anche se per gioco possiamo trovarne una (il 100, il progetto che a lungo è rimasta l'ultima di Sclavi, per esempio) è un processo graduale.
3)I cambiamenti sono vari, ma tutti hanno contribuito a trasformare un fumetto di rottura, che pur nell'inserimento in una tradizione classica che deve molto ai suoi predecessori, persino a Tex, aveva saputo sconvolgere e innovare, in un'opera di puro entertainment (quando va bene... perchè se le sceneggiature sono poco brillanti, non c'è manco quello), bloccata nella ripetizione narrativa degli stessi schemi.

E cmq: non so se Dylan abbia assorbito la ( non ) cultura dei reality ( in fondo però si finisce per incolparli di tutto ), so che questa non cultura è stata assorbita dalla società e dall'arte in generale.
Credo che Imp abbia fotografato bene la situazione, siam passati da un fumetto innovativo con radici nella cultura Bonelli, ad uno di puro intrattenimento. Va da se che il livello sia calato.
E per assurdo...se tu ( Imp ) fossi l'editore, come la sbloccheresti ?
E Kramer ? E anche Nyra..? Elettra ? E anche a Lady...
Dite quello che secondo voi occorrerebbe fare per rivitalizzare il nostro indagatore ( se ciò è possibile...).
Modestamente dico che personalmente la cura sarebbe semplice e complessa al medesimo tempo: far salire la qualità delle storie non avendo paura di innovare e di affrontare tematiche magari forti ma coraggiose.

per rivitalizzarlo basterebbe dargli una gnocca almeno ad albo come ai vecchi tempi, quello funziona sempre.
l'editore non cambierà mai dd, deve rimanere inoffensivo come oggi. niente noie, solo quieto vivere anche a costo di perdere lettori a getto. si dice sempre tanto vende sempre centomila copie...a questi ritmi prima o poi ce lo giochiamo.