Cravenroad7

Nessuno l'ha mai negato. Si dibatteva sulle critiche e denigrazioni alle opinioni dei lettori, non all'operato degli autori.

infatti io ho detto la mia sulle critiche e denigrazioni alle opinioni dei lettori.

"Non è possibile tacciare altre persone di troppa criticità nei confronti di un autore".

Non si parlava di criticità nei confronti di un autore, ma nei confronti dei lettori. Almeno, nel mio caso.
Tu sei libera di dire che Moccia fa schifo, ma non che sbaglia chi apprezza Moccia. E non è una limitazione fisica, ma interna alla struttura della ricezione artistica.
Per il resto, d'accordo.

Le prime 60 pagine partono molto bene

SPOILER

L'acquisto involontario del baule da parte di Ronnie nell'asta l'ho trovata molto interessante come idea

Bella anche la scena splatter e il contesto seguente con i cadaveri che vengono trasportati in mezzo alla strada tranquillamente e il colloquio tra Ronnie e i poliziotti che sfocia un pochino nella comicità

Anche la trovata dei centopiedi velenosi non è male

Fine Spoiler



Le ultime 30 pagine calano un po soprattutto per quanto riguarda la storia del baule



ALTRO SPOILER

Molto bella l'ambientazione esotica quando Dylan viene trasportato dal baule, Il ciclope è orribile ma ci può stare..

Sono un pochino pensieroso sul fatto che questo fantomatico baule delle meraviglie sia in realtà una cassapanca senza alcun valore e la figura di Pangok una storiella,al massimo una leggenda. Alla fine viene liberato dalla sua maledizione grazie al perdono della moglie di Hancock,precedentemente aveva maledetto i beni collezionati negli anni per tutti i guai finanziari che gli ha lasciato il marito per oggetti da souvenir..... NON MI CONVINCE PER NIENTE. Secondo me questa è l'unica nota negativa

FINE SPOILER II



La storia a parte il finale, si lascia leggere senza molte pretese ma nemmeno è da bocciare. Voto accettabile

No, non un capolavoro, tutt'altro. Però questa storia mi è dispiaciuta in maniera diversa, e a mio giudizio meno grave, rispetto alle ultime. Qui qualche idea c'era, si è visto il tentativo di imbastire una trama che dimostrasse almeno il minimo sindacale di originalità. Certo, il risultato è stato notevolmente confuso, con scivoloni invero grossolani (come già ricordato sopra, gli indonesiani dall'improbabile linguaggio british, o il gigante monocolo privo di qualunque significato apparente): è, banalmente, una storia riuscita maluccio (o molto male, dipende dai POVs). Il che la pone comunque su un piano diverso rispetto a Terrore ad alta quota o Il divoratore di ossa, che erano il vuoto pneumatico fatto soggetto.

Insomma, l'albo non raggiunge la sufficienza, ma mi lascia la flebile speranza che, con un minimo di professionalità in più, le cose possano migliorare in futuro. Quando invece latitano le idee, c'è gran poco da sperare...

che bello, ormai è una gara a cosa dispiace di meno

...è una gara persa in partenza Darly, a tavolino.
Con squalifica per almeno 4 mesi dei colpevoli...che sono tanti, purtroppo...

Comunque difendere il "soggetto" (sottineso? camuffato? all'inchiostro antipatico? auto-disinnescato?) di questa storia significa che la critica costruttiva ha raggiunto nuove frontiere..."che voi umani."..[cit]

L'ultimo Di Gregorio ha riciclato le solite situazioni tra campisanti e carlinghe...ma qualcosa (di giusto o sbagliato, in modo sempliciotto e prosaico) la voleva comunque dire .

Qui trionfa invece soltanto il vuoto pneumatico assoluto .
Il "tiramossacampa' che tanto jaa daamo a bbeve". La latitanza dell'autore che taglia la corda per far posto al compilapagine spassionato.
E si compiace, ghignando sotto i baffi, dei lettori che ci trovano qualcosa.

Ma ognuno trae piacere come vuole, e può. De gustibus...


ALOHA

Non ci siamo capiti

Che il soggetto di quest'ultimo albo sia confusionario e stracolmo di lacune l'ho detto e lo confermo. Che la responsabilità di ciò si debba in quota notevole ad una certa incuria, idem. A mio avviso, però, una concausa è anche l'aver voluto provare a mettere giù qualcosa di meno lineare del solito. Purtoppo è andata male, ma apprezzo il tentativo.

A ricalcare pedissequamente la trama di n-mila horror o thriller fumettistici e non (e non mi si dica che nei soggetti dei due albi precedenti c'è granché più di questo) son capaci anche gli studentelli delle medie. Ponsci ponsci popopo (cit). Nessun dubbio che Terrore ad alta quota e Il divoratore di ossa si reggano meglio in piedi dal punto di vista strutturale, ma sono scritti col pilota automatico.

Poi, come dici, avrò raggiunto nuove frontiere della critica costruttiva e il buon Marzano ghignerà sotto i baffi a più non posso del sottoscritto, ma se cito commercials in risposta a Blade Runner dimostro palesemente un limitato QI, no?

Pisendlov

50 è poco!

...aridanghete.

Non amo ripetermi, anche perchè sono solito scriver analisi-fiume (amazzonico) dell'albo del mese...e quindi se tornassi a scriverci sopra mi meriterei un (giustissimo) ban per pedissequietà neurale.

Se hai tempo e diottrie da consumare...la puoi trovare alla pagina sei di questo thread

Lì troverai non pochi indizi sparsi che sgamano il vuoto totale di idee che tenta di nascondere questa storia, tirata per capelli ad un "soggetto" calvo, e confezionata con sciatteria compiaciuta .

Anche la presunta non-linearità o effetto confusione sortiti sono del tutto posticci, usati strumentalmente come alibi per nascondere il vuoto di fondo e lasciar intuire un (retro)gusto per il surreale/ironico/fantastico che in realtà è qui quantomai esile, e per quel poco, di quarta mano.

Puro mestiarante trascinarsi fina all'ultima pagina, che se la ride di tutti, me compreso...ma soprattutto di chi lo ha autorizzato a dare alle stampe roba simile su una (ex)testata come questa .


One more time: Lovendpis (preferisco farli in quest'ordine... )


ALOHA

Ho riso tantissimo!

Se si esaminasse L'adolescente di Dostoevskij con una delle tue analisi verrebbe fuori un disastro dilettantesco: passaggi non spiegati, spesso slegati, motivazioni mancanti, logiche bizzarre, totale confusione. Eppure, almeno a livello di critica, nessuno l'ha mai bollato come tale.
Prestigio dell'autore? No, solo diversi livelli di analisi e diverse sensibilità.

E tengo a precisare che per me l'albo di questo mese, pur possedendo dei contenuti [a mio avviso], è confezionato in maniera poco più che mediocre, e lo stesso Marzano non mi fa impazzire.

Attenzione a sbandierare indizi che sgamano...

Votato mediocre. Curioso come ad ogni albo che esce ci sia sempre qualcuno che dica "è il peggiore che abbia mai letto". Scolpiamoci nella mente l'esistenza del #299 (non ho il coraggio di riportarne il titolo) prima di azzardare simili affermazioni; so che tutti vorremmo dimenticarlo, ma ricordare aiuta a stabilire quanto può essere profondo il baratro.
Sgombrando il campo dai dubbi, questo #306, pur palesando numerosi difetti, non scade a quegli infimi livelli, vuoi per il timido tentativo di proporre qualcosa di nuovo, vuoi per l'uso, anche se parsimonioso e un po' forzato, dell'ironia.
Le pecche più grosse stanno nella costruzione della storia, con l'evidente errore di inserire in maniera consequenziale le due spiegazioni sulla maledizione del baule di Pakong. Mi sorbisco tutto lo spiegozzo sulla leggenda e l'ipotesi non fa neanche in tempo ad acquisire credibilità che già viene sbugiardata e subito sono costretto a sorbirmi un'altra spiegazione fiume sul perchè e il per come. Inspiegabile poi il motivo per cui I comprimari tutto sommato non sono gestiti male, anche se forse rubano tempo e spazio a un migliore incasellamento degli eventi che avrebbe reso la trama più interessante per il lettore. Rimangono le ingenuità già segnalate da altri (i giavanesi che colloquiano in inglese, il ciclope/demone non identificato), anche se a me ha lasciato interdetto forse più Dylan che all'asta sostiene che "quel baule stonerebbe con la sobrietà del mio arredamento".. insomma.. detto da uno che ha un corridoio pieno di statue di mostri e chincaglierie varie non è molto credibile. Finale tutto sommato non disprezzabilissimo, l'ultima pagina potrebbe anche essere interpretata come , ma riconosco che è un volo pindarico di fantasia da parte mia.
Per quanto riguarda i disegni non c'è nulla da fare, Cossu non l'ho mai digerito: rende in maniera troppo statica l'azione e realizza in modo buffo le espressioni dei personaggi (o almeno questo è l'effetto che fanno a me). Ingiudicabile quindi, per mantenere un minimo di obiettività. Bryce l'ha disegnata carina comunque.

Mhmmm...vedo che si svia il senso di quanto detto : questo albo non è segnato al negativo dalla confusione dei contenuti (parolone inappropriato)...ma magari!!!! Ad avercene di disordine e confusione! Sarebbe un parapiglia ben gradito nella sua vitalità sconnessa e compenserebbe il resto.

La sceneggiatura (l'ordine/struttura/tempi/dialoghi) è una delle poche cose salvabili, eccetto che per le ultime 10pp.
E' quello che c'è dietro la sceneggiatura che sfiora l'infinitesimo submolecolare. La totale mancanza di un'idea base su cui eleborare il resto, in avanti o indietro nella narrazione.

Quanto agli scompensi (voluti) di Dostoevskij, non mi sembra che il caro Marzano possa appigliarsi a similie cose come sostegno del suo penneggiare. Altrimenti finirà per credersi il Joyce o il Gadda dei (miei) baloon (rigonfi) quanto a disordine compositivo ed estro caotico .

La chiudo qui perchè pre-sento i fantasmi di Deridda e Barthes rincorrermi al prossimo post
EVITAMOSELO

ALOHA

Per cortesia non facciamo paragoni assurdi. Già c'è Virgilio che si sta rivoltando nella tomba....