Cravenroad7

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# 305 - Il museo del crimine
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Mediocre (5) 22%  22%  [ 29 ]
Accettabile (6) 28%  28%  [ 36 ]
Buono (7-8) 19%  19%  [ 25 ]
Ottimo (9-10) 2%  2%  [ 3 ]
Voti totali : 129
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: gio feb 02, 2012 4:11 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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snows9 ha scritto:
In realtà Scalvi ci riusciva benissimo!....
il problema è il resto... :(

(e viva Paola e la sua cattiveria!!!)



infatti, possibile che non ci riesca nessun altro? :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: ven feb 03, 2012 11:58 am 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Animale ambiguo questo albo, parte con un Dylan che sembra strizzare l'occhio ai nuovi lettori (si allunga in spiegazioni tipo quella sulla parola "serial killer", e sopratutto nei rimandi ad altri albi, dove è evidente a chi si stà rivolgendo). Poi tutto diventa più interessante, con le storie degli omicidi famosi e dei loro esecutori. Tutto si evolve, fino ad arrivare...

SPOILER


al primo finale che, secondo me non avrebbe avuto nulla da invidiare a quello definitivo. Quando la ragazza si rivolge a Dylan dicendo che è stato il suo complice suo malgrado, mi ha provocato un senso di completezza di storia, affascinante e crudele quanto basta. Ma anche la conclusione vera e propria mi ha soddisfatto. L'ho trovato straniante.
Essendo poi un fautore delle conclusioni, sono capace di salvare una storia mediocre anche soltanto per come si conclude. Quindi ho salvato anche quest'albo, che ritengo abbia una parte finale degna di nota.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: sab feb 04, 2012 4:00 am 
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Iscritto il: mar gen 31, 2012 11:10 pm
Messaggi: 33
Località: Abruzzo
Voto: accettabile.
Secondo me l'idea di base non era male.
Spoiler!
Creare un Dylan che si immedesima nelle storie dei vari assassini ci poteva pure stare, se non altro per avere un albo un po' diverso dal solito. Il problema è che ho trovato il tutto poco credibile e a volte un po' noioso. Ogni storia è chiusa in fretta e le conclusioni sono un po' forzate. Ma quello che proprio non capisco è il finale. Va bene ritrovarsi un Dylan aggredito da un suo "vecchio" nemico... va bene creare l'equivoco (tra l'altro prevedibilissimo) dell'identità del suo aggressore, va bene anche la ragazza che svela di essere LEI il killer del martello... ma poi perchè diavolo bisogna smontare il tutto dicendo che la tipa non era la vera figlia di Brooks?!?! Perchè?!?! E allora chi è?!?! Perchè ha aggredito Dylan?!?! Insomma che senso ha il tutto?!!
Che poi, a pensarci bene, anche se fosse stata davvero lei la figlia di Brooks e quindi il killer del martello, che collegamento ci sarebbe stato col resto dell'albo?!?!
Boh...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: sab feb 04, 2012 12:29 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
In realtà il finale è, IMO, la parte migliore della storia. Il problema non è domandarsi chi fosse la ragazza realmente, quanto quale collegamento avevano le varie storie e anche ammettendo che queste siano del tutto indipendenti l'una dalle altre, che legame potessero avere con Dylan tanto da indurlo a immedesimarsi con esse.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: sab feb 04, 2012 2:24 pm 
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Iscritto il: dom set 06, 2009 10:25 am
Messaggi: 114
Località: Roma
Ho votato accettabile. La storia in quanto tale non è affatto male, le mini-storie sono inquietanti quanto basta etc.
Avrei messo di più se Dylan fosse stato un pò più coinvolto...e non avesse avuto questa patina da buon nonnetto che ormai sfoggia sempre più spesso.

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Gli uomini colti sono superiori agli incolti nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: dom feb 05, 2012 9:16 am 
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Iscritto il: mar lug 28, 2009 11:42 am
Messaggi: 387
Sono un collezionista di tavole originali, ma ancora prima ero e sono un gran divoratore / lettore di Dylan Dog.
Prendo in mano questo albo tanto bistrattato qui nel forum pensando: "Chissà cosa mi aspetta con tutte queste coritiche non propriamente positive!".

SPOILER!

Lo sfoglio, subito mi trovo una bellissima tavola iniziale, con Dylan nella classica vignettona che occupa lo spazio delle due tipiche strisce bonelliane su tre, che mi entusiasma molto anche perchè non è facilissimo nella serie regolare trovare il protagonista sia nella prima che nell'ultima pagina come in questo caso (dinamiche, o menate, di noi collezionisti di originali!).
I disegni sono di Nicola Mari, grandissimo artista che ho seguito con passione fin dal suo graffiante esordio Dylandoghiano sul gigante n. 5 con "Serial Killer" e sul n. 123 con "Phoenix". Disegnatore che più volte si è messo in gioco sperimentando ed evolvendo il proprio tratto per quanto fosse possibile in una serie forzatamente con certi paletti stilistici.
Ho notato poi che, grazie alla sceneggiatura di Giovanni Gualdoni, di queste tavole ad ampio respiro (con tutta quella china) ce ne sono tre o quattro (che starebbero bene appese alle pareti di casa mia).
Quindi dal punto di vista grafico sono pienamente appagato.
Ma passiamo alla parte più importante, la storia (o sceneggiatura) e quindi inizio a leggere.
Pur avendo letto tutti i Dylan, ogni mese affronto la lettura facendo una tabula rasa, come se fosse uno dei primi albi che leggo.
Non ho così la presunzione di sapere già cosa penserà, cosa dirà o non dirà mai Dylan in questa od in quest'altra situazione.
Come per un vecchio amico della mia compagnia che penso di conoscere e a volte mi stupisce per certe sue uscite, storco il naso non appena leggo che Dylan non approva un museo dell'orrore.
Pensandoci bene e sentendo la sua risposta ci sta. Lui è appassionato di cinema horror, affascinato (come me d'altronde) dal romanticismo di certe figure letterarie e cinematografiche e (anche se lo spunto di partenza può essere di persone realmente esistite), può averne le scatole piene degli orrori reali, tanto più che apprendiamo che il direttore è partito con il piede storto (e da qui secondo me l'avversione iniziale di Dylan alla visita) perchè voleva usare il suo nome a scopo pubblicitario e tutti sappiamo quanto il nostro eroe sia restio ad esperimenti del genere.
L'oretta successiva mi passa velocemente, vola.
Non mi sono assolutamente annoiato, anzi, mi sono divertito.
Mi è piaciuta l'ambientazione di fine settecento in un cimitero che per un attimo mi ha fatto tornare alla mente il grande Dellamorte Dellamore, e Dylan in abiti dell'epoca dipinto magistralmente da Nicola.
Mi ha incuriosito anche l'episodio di fine ottocento del Signor Cushing e del giovane libraio così come mi ha interessato l'avventura del medico Dylan al Royal London Hospital del 1953 e della bella quanto fuori di testa Alison.
Il giovane poliziotto Dylan poi, con un nuovo pezzetto di puzzle dal suo passato.
Trovo interessante anche come si sia deciso di chiudere l'albo con quei colpi di scena e vorrei quasi prenderei spunto per documentarmi sulla fragilità della salute mentale degli esseri umani (ma infinite cose da fare e così poco tempo).
E' stata per me un'ora di relax, cosa che mi aspetto da un buon fumetto, ed è per questo che ho giudicato molto buono questo episodio ed un motivo in più per continuare a leggere la saga del mio Indagatore dell'Incubo preferito.

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L'INDAGATORE DI TAVOLE DYLANIATE


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: dom feb 05, 2012 10:36 am 
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Iscritto il: dom ott 10, 2010 5:17 pm
Messaggi: 1603
Località: il buio oltre la siepe -emilia paranoica!-
Finalmente letto. . . commento molto sintetico. . .

abbastanza noioso! 8-)

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- ex bambina prodigio -

chi mi conosce, mi evita. . chi non mi conosce. . meglio per lui!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: dom feb 05, 2012 8:15 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
Corte ha scritto:
E' stata per me un'ora di relax, cosa che mi aspetto da un buon fumetto, ed è per questo che ho giudicato molto buono questo episodio ed un motivo in più per continuare a leggere la saga del mio Indagatore dell'Incubo preferito.


Dipende giustamente tutto dalle aspettative che si hanno, e da cosa si cerchi in un fumetto.
Per me il relax è giusto giusto l'ultima.

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: dom feb 05, 2012 9:04 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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relax è le parole crociate.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: lun feb 06, 2012 6:40 pm 
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Iscritto il: lun set 12, 2011 12:46 pm
Messaggi: 197
Le tavole sono molto belle e curate. I disegni sono bellissimi, soprattutto nelle microstorie ambientate nel

Spoiler!
1771 e la seconda ambientata nel fine '800


Secondo me riproducono perfettamente lo stile dell'epoca.

Anche quelli che riguardano la scena finale sono molto belli e sopratutto interessante il luogo in cui si svolge l'azione.

La rovina del lotto è la sceneggiatura :(


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: lun feb 06, 2012 10:36 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Corte ha scritto:
E' stata per me un'ora di relax, cosa che mi aspetto da un buon fumetto


Diciamo che io, una volta, per relax intendevo il tempo nel quale, leggendo Dylan, perdevo il senso della realtà. Non mi doveva rompere nessuno, era una lettura mistica ! Ora, in certi numeri, leggo un poco oggi, un poco domani, e li finisco per inerzia.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: mar feb 07, 2012 5:41 pm 
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Iscritto il: lun apr 23, 2007 1:18 pm
Messaggi: 10477
Località: Giuliano Teatino (Chieti)
IMO se voglio relax vado al mare :wink:

Albo insufficientemente insulso :?

Lontano parente di DYlan Dog :wink:

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Il Sindaco !

#siamotuttihater


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: mar feb 07, 2012 10:13 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Finalmente letto! Statisticamente, quest' albo verrà da me ricordato come quello che ho potuto leggere con maggiore ritardo in assoluto rispetto alla data d' uscita.

Non ancora leggo gli altri commenti quindi potrei ripetere cose già dette.


CONTIENE SPOILER

Si inizia con un prologo a cui non manca proprio nulla: frasi fatte, dialoghi inutili/stucchevoli e un bell’ esempio di info dumping con un detective privato, una psicologa forense e un esperto di criminologia (o presunti tali) che parlano della definizione di “serial killer”.
Come se poi potesse esserci un lettore di Dylan Dog che non sappia cosa sia un serial killer.

La prima mini-storia è troppo piatta per essere vera; chi sia il cattivo si capisce alla prima vignetta, sul movente sorvoliamo.

Seconda storia: un vampiro si aggira per Londra e il vicino di casa di Dylan è un tizio smunto e pallido che non sopporta la luce del sole. Caso risolto.

Terza storia: il dottor Dorian Dog lavora in un ospedale dove la gente muore avvelenata. Chi sarà il colpevole? Indizio: l’ infermiera fidanzata di J.D. Dog ha la mania di preparare tisane di tè alla rosa canina.

Finale: non appena Bloch ci informa che Magwitch ha una bambina di sedici anni, viene subito da pensare che questa sia Mary. Dunque ammetto che non mi aspettavo il controfinale per cui tutti i dettagli svelati alla fine fossero falsità inventate dalla ragazza.
In ogni caso il vero problema è che questo finale non giustifica minimamente il motivo per cui siano stati propinati i tre gialletti, che diventano quindi completamente inutili e non si integrano nella struttura della storia in alcun modo, se non come riempitivo per arrivare a 94 tavole.

Conclusioni: di interessante ci sono l’ idea di far morire Dylan alla fine di ogni racconto (idea che però rende ancor più prevedibili i finali dei racconti stessi, specie di quello a tema ospedaliero) e i disegni di Mari, ma nel complesso l’ albo paga la scarsa capacità di inserire le storielle che lo compongono in un contesto organico (dato che queste, pur rappresentando circa tre quarti di albo, non hanno alcun significato per lo svolgimento della trama e sono solo un' aggiunta male amalgamata al soggetto vero della vicenda) e soprattutto paga la pochezza delle storielle stesse.

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MessaggioInviato: mer feb 08, 2012 12:33 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Nyarlathotep ha scritto:
Come se poi potesse esserci un lettore di Dylan Dog che non sappia cosa sia un serial killer.

Da cose così si vede ormai il loro totale scollamento non solo dai lettori, non solo da come andrebbe scritto Dylan Dog, ma proprio dalla realtà.

E' come se su Tex sentissero improvvisamente il bisogno di spiegare cos'è un ranger ("Diavoli dell'inferno, Tex Willer il ranger! Il più noto esponente di quella forza di polizia con sede ad Austin e che ha giurisdizione nello stato del Texas, negli Stati Uniti d'America!") o un apache ("Peste, ci attaccano gli apache!" "Ma gli apache chi? La popolazione nativa dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale nota per la propria bellicosità?" "Proprio loro, dannazione!")...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 305 - Il museo del crimine
MessaggioInviato: mer feb 08, 2012 1:18 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
:lol: :lol: :lol: Hai perfettamente reso l' idea!

Non so perchè lo sceneggiatore abbia voluto inserire questo dialogo: se perchè non gli veniva in mente nient' altro per riempire i balloon o se perchè ha una bassa considerazione della cultura dei lettori.

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