Cravenroad7

l'utilizzo del cellulare credo sia ironico.

Adoro gli albi con molte citazioni. Sono davvero soddisfacenti per quelli che, come faccio io, leggono gli albi in ordine cronologico. Ho tirato un sospiro di sollievo per Jill, che è una delle mie preferite.

per il fatto della vita intrappolata nel quadro prendetevela con edgar allan poe, l'idea di fondo, chiaverotti, l'ha resa da un suo racconto che si chiama "il ritratto ovale" se non erro...
a me l'albo è piaciuto molto, il personaggio di hannah lo adoro, molto forte, molto particolare...bravi bravi!

una delle storie più brutte di Dylan che abbia mai letto, un atto ignobile di Chiaverotti nei confronti della filosofia sclaviana.

intendiamoci, di pecche sceneggiative non ce ne sono o se ci fossero io non posso contestare la professionalità; quello che allora mi disturbò e che oggi dopo rilettura mi indigna è la rielaborazione irrisoria dei topoi dylaniani da parte dell'autore. Le suggestioni alla "Il ritratto ovale" sono ok, quel che disintegra i maroni è il trash della donna con l'impermeabile, la vomitevole retorica dei suoi discorsi a Dylan e alla vittima di turno, la scelta infelice per non dire scellerata di massacrare le vecchie fiamme.

per quest'ultimo aspetto: credo sia il simbolo dell'incoerenza che talvolta Chiaverotti sapeva serbare per il personaggio. Tante altre volte Chiaverotti ha scritto gioielli per Dylan, ma stavolta aveva scritto un trattato di anti-sclavianità; la donna di turno per Sclavi era l'idea stessa della Donna, della personificazione di Morgana, un amore ideale... e una caratterizzazione nuova e approfondita ogni volta. Con il massacro di "La donna che uccide il passato" Chiaverotti va contro questa idea, non tanto perché aveva in testa chissà quale meccanismo virtuoso del suo giallo-thriller, ma perché non aveva voglia o tempo di caratterizzare a dovere una sola delle "donne" di Dylan. Finisce per svilirle, per macchiarne la memoria immortale, per denigrare i ricordi commossi di ogni lettore affezionato a quella fiamma piuttosto che a un'altra. Oltre che a stramazzarne un bel numero e pure in malo modo. Nemmeno i disegni di Brindisi e lo splatter ispirato possono compensare ciò, IMO.

Un abbaglio orribile.

Voto complessivo 4,5

Purtroppo non posso far altro che quotare Kramer76, sono d'accordissimo con lui!

Insufficiente.

i disegni a me non piacciono ..pero la storia è bella, 7 pieno

Non ho disprezzato. Fra l'altro temo che l'idea di eliminare dalla scena in modo virulento le ex fiamme di DD possa aver avuto anche il placet del sommo, per liberarsi di tutti quelli che fracassavano i maroni su: quanto torna tizia, quando torna caia, dov'è finita sempronia ?
Chiaverotti è Chiaverotti, ma l'omaggio a Dario di Profondo Rosso non mi ha schifata.

Accettabile, nulla di più, nulla di meno.

Insufficiente anche per me.
Il problema principale di questa storia è che Chiaverotti contraddice sia il Dylan di Sclavi sia se stesso. Fin da subito si rimarca, se mai ce ne fosse bisogno, che ogni relazione per Dylan è stata importante, che è sempre stato innamoratissimo di tutte le sue partner (non sempre vero.. ad es. proprio con Patricia Reeves, maldestramente riproposta qui, ci andò a letto nel #46, perchè "gli andava"), peccato che:
- si spupazzi subito una poliziotta a caso (l'agente Kelly Norton, forse la più cessa con cui il nostro si sia accoppiato)
- verso la fine è talmente addolorato che seduce e si spupazza anche Tess (ragazza dylaniata poco considerata, ma tra le mie preferite)
- Bloch e Groucho continuino a ironizzare sulla mole di ex
Tutte cose che spogliano di credibilità la figura del Dylan romantico innamorato e del suo dichiarato "vero" amore mensile.
Molti si accontenteranno della curiosità/sorpresa di rivedere le vecchie fiamme, ma non perdono Chiaverotti non tanto per aver sfoltito il gruppo, quanto per la scelta; secondo me Patricia Reeves, Katlheen e Shelley non andavano toccate: troppo importanti nell'economia dei rispettivi albi di appartenenze per essere liquidate così velocemente. Per fortuna Jill (niente di che ma almeno è simpatica) e soprattutto Tess la scampano. Di Linda Grayson non sentiremo la mancanza.. ecco avesse toccato le sue donne (almeno le poche sopravvissute..) il buon Claudio invece che quelle di Sclavi..
L'unico spunto interessante è l'omaggio a Poe e al suo "Ritratto Ovale", che però si perde in fretta, annacquato da alcune trovate di pessimo gusto: il look da esibizionista di Hannah, il cellulare nella tomba, ecc.. Presenza di Hamlin superflua.
Molto bene invece Brindisi, i suoi disegni sono di gran lunga la cosa migliore dell'albo.

Non vedo grandi contraddizioni, in fondo Dylan è sempre stato edipicamente contraddittorio.
Promiscuità e amore saranno sempre un ossimoro al di là dei proclami del protagonista.
Chiaverotti si limita a trasformare la mattanza sentimentale di Dylan in mattanza reale.
Il risultato è un piccolo (forse involontario) capolavoro.
E pazienza per qualche tocco trash di troppo. In fondo è la firma dell'autore.

Prima prova della piena maturità per Brindisi.

Bruttina. Storia inverosimile con finale brutto ma controfinale che aggiusta un po' il tiro.
Insufficiente comunque.

A me è piaciuta molto... abbastanza originale come idea...

Un enorme pasticcio Chiaverottiano, ma di quei pasticci che si prendono in simpatia...l'ho riletto un sacco di volte.

Troppo divertente l'idea delle ex uccise, durante la carneficina speravo che nessuna delle mie preferite venisse toccata..

Poi Dylan :"Kim non rischia...è andata in America"...ma accidenti, per un fantasma che passa i muri riuscire ad arrivare negli Stati Uniti è un problema?

Ma sono tanti i momenti che mi fanno sorridere....Groucho ricoperto di insulti al telefono, Dylan che gira fra tutte le ex per chiedere di fare da esca , il biondino che finisce in lavatrice, il topo gigante in camera da letto ("Ben Jocker", ma perchè? )

Gli do un bel 7-, perchè , se non si fosse ancora capito, a me ha sempre divertito

voto 7.
una storia chiaverottiana come non mai.
niente filosofia ,è chiaverotti .prendere o lasciare.
ed io a claudio lo sempre apprezzato ,un dylan dog con trame horror divertenti che cadono spesso nel trash penso che in una serie di oltre 400 uscite ci sta benissimo.
il paragone con sclavi non tiene perchè parliamo di autori totalmente diversi , ognuno grande nel suo modo di vedere dylan dog